Reflusso vescico-ureterale

Salve,

alcuni giorni fa mia madre è stata ricoverata d'urgenza perchè si sentiva debolissima e non riusciva a stare più in piedi. Da alcuni mesi lamentava un po di nausea ed inappetenza ma non si era preoccupata mai molto. in due giorni le sui condizioni sono peggiorate tantissimo fino al ricovero in ospedale.

In fase di ricovero aveva:
- creatinina a 13
- emoglobina a 6g/100 mL

L'ecografia ha rilevato un calcolo di circa 3cm posizionato in fondo alla vescica (non sul rene). Secondo i dottori questo potrebbe aver causato un reflusso vescico-ureterale e portato l'insufficienza renale. Dall'ecografia è stato notato anche un allargamento dello vescica.

nell'arco degli ultimi 8 giorni mia madre ha effettuato 3 trasfusioni di sangue e 4 dialisi.
Attualmente porta sempre il catetere attaccato per svuotare la vescica. Anche con questo accorgimento, i dottori dicono che i reni non sembrano funzionare e che difficilmente riprenderanno il loro funzionamento. Sono inoltre titubanti su come procedere per rimuovere il calcolo. Dicono essere un'operazione critica perché mia madre è in forte sovrappeso e presenta uno spesso strato adiposo nella regione addominale.

Secondo voi quali sono le reali possibilità di recupero delle funzionalità reali?
Potete consigliarmi qualche centro di eccellenza in ambito nefrologico-urologico dove posso chiedere un consulto?
Ogni altro consiglio/commento sarà ben accetto.

Ringrazio anticipatamente per il supporto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signora,
un calcolo vescicale di 3 cm può essere agevolmente trattato per via endoscopica utilizzando il laser Olmio. Ovviamente questa via di intervento non è condizionata dall'obesità e può essere eseguita anche in semplice anestesia periferica. L'intervento è necessario (non urgentissimo comunque), ma la ripresa funzionale è in questo momento legata esclusivamente allo scarico della vescica, garantito dal catetere. In genere le possibilità di ripresa almeno parziale sono discrete e si dimostrano nell'arco di 2-3 settimane. Nel frattempo i consulenti nefrologi potrebbero consigliare in via transitoria l'esecuzione di alcune sedute di emodialisi, così come saranno certamente eseguite delle trasfusioni di sangue.
Ci spiace, ma le regole di questo sito non permettono di indirizzare a singoli professionisti e centri di cura con riferimento ad un caso specifico. Si tratta comunque di una situazione abbastanza comune che qualsiasi struttura urologica di riferimento regionale dovrebbe essere in grado di trattare senza difficoltà.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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