Rene e uretere dilatati, papilloma e altro

Gentili Dottori,
a seguito di un protratto episodio di ematuria mio padre - 81 anni, discrete condizioni di salute generali malgrado un importante intervento cardiaco nella primavera 2011 (tre bypass) - è stato sottoposto a un RM Addome completo senza contrasto, che ha dato luogo al seguente referto:

A destra si osserva marcata dilatazione di III grado delle cavità pieliche con notevole assottigliamento diffuso del mantello parenchimale; la pelvi renale presenta un diametro antero posteriore di circa 4,8 cm.
Anche l’uretere appare notevolmente dilatato e tortuoso (diametro massimo 2,2 cm); la dilatazione dell’uretere si estende sino a circa 3,5 cm dal meato ureterale; quest’ultimo tratto distale dell’uretere pelvico appare anch’esso lievemente dilatato (diametro massimo circa 11 mm) e completamente occupato da materiale discretamente ipointenso; le caratteristiche di segnale non consentono un preciso inquadramento: si potrebbe trattare di materiale litiasico impilato, o di tessuto patologico endoluminale. A livello della parete laterale dx al di sopra del meato si osserva piccola immagine vegetante di circa 7 mm compatibile con papilloma.
A sn si osserva modesta dilatazione della pelvi renale e dell’uretere sino a livello dell’incrocio con i vasi iliaci; il rene sn presenta dimensioni ridotte (diametro bipolare 6,3 cm); il mantello parenchimale ppare solo lievemente assottigliato.
La vescica presenta pareti marcatamente irregolari per numerose disseminate irregolarità di aspetto pseudodiverticolare. La prostata appare ingrandita e determina impronta sul pavimento vescicale.
Modesta dilatazione aneurismatica dell’aorta addominale sottorenale del diametro traverso massimo di circa 3,3 cm con trombo eccentrico postero laterale sn dello spessore massimo di circa 15 mm.

Il medico di famiglia gli ha suggerito di consultare un urologo: la visita è stata prenotata, ma soltanto per febbraio. Sto cercando di convincere mio padre a rivolgersi con maggiore urgenza a un urologo e ad un nefrologo, ma con un'indole fatalista peggiorata dall’età mi risponde che tanto non ha alcuna intenzione di sottoporsi a interventi o cure invasive che gli dovessero essere prescritte, e vada come vada. Mi rivolgo allora a voi per capire quale sia lo specialista più adatto alla sua situazione, e anche se dal referto sia possibile evincere ragioni d’urgenza o si possa prefigurare la necessità di quelle operazioni invasive che lui è fermamente intenzionato a evitare.
Grazie in anticipo e saluti cordiali.
[#1]
Dr. Valerio Bertino Nefrologo 156 5
Di sicuro lo specialista più indicato è l'urologo. Sulla situazione clinica di suo padre è bene fare una precisazione:
1) esiste un problema medico. Ovvero i reni risultano danneggiati e dall'esame effettuato non è possibile comprendere la gravità del danno. Suo padre dovrà quindi sottoporsi a degli esami ematochimico quali il dosaggio della creatininemia per cercare di capire qual'è il grado di funzionalità residua.
2) esiste un problema chirurgico. Suo padre deve effettuare una cistoscopia. È necessario comprendere a cosa è dovuta quella ostruzione ureterale e se è possibile intervenire per risolverla. Ha mai effettuato una ecografia in passato?

Cordiali saluti

Dr. Valerio Bertino

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
la ringrazio di cuore per il rapidissimo riscontro. Purtroppo io abito a 250 km di distanza dai miei genitori e riesco a carpire soltanto le poche e filtrate informazioni che, per non farmi preoccupare, sono disposti a riferirmi. In questo caso, sono riuscita soltanto con molta insistenza a farmi dare una copia dell’esito dell’ecografia. So comunque che mio padre aveva già effettuato anni fa un’ecografia dalla quale era emersa la presenza di un rene di dimensioni ridotte, e probabilmente anche qualche altro problema, visto che da anni le sue analisi rivelano valori di creatinina (e di trigliceridi e colesterolo) molto alti. Cercherò di farmi dire quali sono esattamente i valori emersi dalle indagini che ha fatto il mese scorso. Intanto, comincerò anche cautamente a introdurre il discorso della cistoscopia, che mi pare di capire è indispensabile. Mi pare di capire anche che la situazione è, come temevo, critica: posto che è l’urologo lo specialista di riferimento, una visita a febbraio non è a suo parere un po’ tardiva?
Grazie ancora, cordiali saluti.
[#3]
Dr. Valerio Bertino Nefrologo 156 5
Non mi è possibile esprimermi sulla necessità di una visita più urgente data la scarsità di informazioni che può fornire. Credo che suo padre abbia fatto una scelta ben chiara e lei ne può certamente discutere con lui, ma non sostituirlo nelle scelte da effettuare e nelle decisioni da eventualmente dover prendere.
I valori di creatininemia elevati sono presenti da tempo, dunque immagino che suo padre sia già in cura da un nefrologo.
Quanto alla cistoscopia, questo è un esame necessario sulla base del referto che lei ha riportato, ma molto dipende anche da una completa conoscenza della storia clinica. Dunque parli con i suoi genitori, affronti la problematica con calma e vedrà che suo padre conosce molto più di quanto le ha già detto.
Per qualsiasi ulteriore necessità noi siamo qui per aiutarla.
Cordiali saluti
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