Frenulotomia - glande coperto

Gentilissimi medici.
Innanzitutto vi ringrazio in anticipo per ogni delucidazione possiate darmi e mi congratulo per il servizio reso agli utenti.
Il problema che vorrei esporvi riguarda un post-intervento di frenulotomia.
Un paio di giorni fa mi sono sottoposto a detto intervento perchè, dalla nascita, non sono mai riuscito a scoprire il grande (sia in erezione che a pene "flaccido") provando un forte dolore durante la penetrazione nei rapporti sessuali.
In seguito all'intervento il chirurgo che mi ha operato, mi ha lasciato il glande completamente scoperto con i punti ben in vista.
Volendo evitare eventuali complicazioni nei 2 giorni seguenti ho sempre tenuto il glande scoperto, provando però un continuo senzo di fastidio, per non dire di dolore.
Stringendo i denti sono arrivato al secondo giorno, durante il quale però si è iniziato ad evidenziare un vistoso edema tra il prepuzio e il glande.
Un po' preoccupato mi sono rivolto al medico, il quale mi ha detto che l'edema è una cosa normale e non allarmante e che per il fastidio devo semplicemente coprire il glande.
Detto fatto, questa sera, con un po' di fatica ma senza alcun dolore, sono riuscito a ricoprire il glande, riportandolo allo stato in cui si trovava prima dell'intervento.
Il problema è che, subito dopo averlo ricoperto, ho provato a scoprire di nuovo il glande senza successo.
Dato che di nuovo ho difficoltà a scoprire il glande le domande che vorrei porvi sono tre:
1. E' possibile che il medico abbia confuso una fimosi serrata con un problema congenito di frenulo corto?
2. Visto che il problema sembra riproporsi, l'intervento che ho fatto è stato inutile e quindi a questo dovrà succederne un'altro di cinconcisione?
3. Visto che l'appuntamento con il medico è previsto per venerdì (domani e giovedì è fuori sede), come faccio a continuare le automedicazioni? In pratica come faccio a pulire e disinfettare la ferita se non riesco più a scoprire il glande?
Ribadisco i ringraziamenti presentati all'inizio e, nell'attesa di una vostra risposta, colgo l'occasione per porgervi i miei più cordiali saluti

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
1) Nell'immediato post-operatorio è normale che si abbia il gonfiore e la difficoltà ad abbassare il prepuzio che comunque non va mai forzato
2) Sono conclusioni che non possono essere tratte in questa fase di guarigione. Le vautazioni le deve fare non prima di 1 mese a guarigione avvenuta
3) In questa fase se non riesce ad abbassare senza forzare il prepuzio l'importante è avere una corretta igiene locale anche ad ogni minzione.
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dopo
Utente
Utente
Egregio dottor Scalese, la ringrazio vivamente per la pronta risposta.
A questo punto cercherò quanto più possibile di pulire la ferita cercando di far fluire quanto più disinfettante all'interno del prepuzio in attesa del consulto con il medico che mi ha operato previsto per venerdì.
Ancora grazie e cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
OK! Prego.
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Utente
Utente
Gent.mo Dr. Scalese.
Come previsto, ieri (venerdì 20) ho eseguito il controllo presso il chirurgo che mi ha operato.
Quest'ultimo, dopo aver visionato la situazione mi ha detto che il decorso procede correttamente e che in pratica, i punti sono già caduti.
Fatto ciò, fornito di fisiologica e gel anestetico, il dottore ha provveduto a scoprire nuovamente il glande (operazione che non è stata per nulla semplice), dicendomi che avrei dovuto ricoprirlo nella serata e, stringendo i denti, scoprirlo di nuovo l'indomani mattina.
Perplesso, visto che quando il medico ha scoperto il grande, nonostante l'anestesia locale, il dolore è stato intenso, penetrante e per certi versi insopportabile, sono comunque tornato a casa e ho fatto quanto l'urologo mi ha detto.
Nella notte tutto apposto, ma il problema è sorto stamattina, perchè, come pensavo, nonostante l'unzione con gel anestetico (luan al 2,5% nello specifico), l'operazione di "scopertura" del glande è stata per me impraticabile, visto che il prepuzio è scivolato libero fino a circa 1/3 del glande e poi si è incastrato rendendo lo scorrimento dello stesso troppo doloroso.
Quello che vado a chiederle, tenendo in fede quello che sia lei che il mio urologo mi avete detto (che bisogna aspettare prima di saltare a conclusioni), di norma, dopo l'intervento, quanto tempo bisogna attendere prima che il prepuzio riesca a scivolare liberamente fino in fondo?
La ringrazio in anticipo e le chiedo scusa per l'insistenza, ma più passano i giorni e più si fa avanti in me la paura che l'intervento non sia servito a niente.
Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Non abbia timore se non riesce ad abbassare completamente il prepuzio, lo faccia fin dove riesce, come detto prima l'importante è la detersione. Aspetti almeno un mese per gli esiti definitivi.
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Utente
Utente
Gent.mo dottor Scalese.
Stamane, finalmente l'operazione di abbassamento del prepuzio è andata a buon fine (e devo ammettere che, a parte il tempo che ci ho perso, alla fine ci sono riuscito senza eccessivi patemi).
Certo spero che alla fine del decorso post-operatorio quest'operazione possa diventare più "automatica" come dovrebbe essere nella normalità, senza dover ricorrere ad ulteriori interventi chirurgici, ma per il momento mi accontento di essere riuscito (per la prima volta in vita mia da solo) a far prendere aria al glande.
Naturalmente, come lei giustamente consiglia, provvedo continuamente a pulire il tutto almeno 2 volte a giorno e ogni volta che urino.
Nel frattempo la ringrazio ancora per la pazienza e la cortesia con la quale lei mi risponde e nuovamente colgo l'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego!
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Utente
Utente
Gent.mo dottor Scalese.
Innanzitutto le chiedo scusa se la torturo con le mie fobie.
Il problema che vado ad esporle oggi a proposito del decorso post frenulotomia riguarda un edema che si è formato tra il prepuzio e il glande.
Premetto subito che nei 2 giorni successivi all'intervento se ne era già formato uno a mò di ciambella che ricopriva la parte alta dello spazio che c'era tra il prepuzio e il glande.
Allora andai dal medico che mi aveva operato il quale mi disse che era il normale decorso post-operatorio e mi consigliò (come le ho già detto precedentemente) di ricoprire il glande.
In effetti così facendo, detto edema si sgonfiò rapidamente.
Il problema che è sorto adesso riguarda un secondo edema che stavolta si è formato nella parte bassa del pene, in corrispondenza dei punti, il quale mi impedisce di ricoprire il glande (non per dolore, ma perchè proprio il prepuzio, anche manualmente, non va su).
Naturalmente non la disturberei soltanto per questo e aspetterei di comunicarlo al mio medico. La cosa che mi spaventa e che ieri notte, quando come di consuetudine sono andato in bagno per urinare, non ci sono riuscito perchè il buco dell'uretra (scusi ma non conosco l'esatta denominazione tecnica) era praticamente chiuso.
Vista la tarda ora ho deciso di attendere il giorno seguente, ma poi il problema sembrava risolto perchè, l'indomani mattina sono riuscito ad urinare regolarmente e senza sforzo. Invece stasera in parte tale problema è ritornato perchè, nonostante sia riuscito ad urinare, l'ho fatto con un po' di fatica.
Quello che le chiedo è: può essere il problema della chiusura dell'uretra correlato a quello dell'edema su descritto(in tal senso si può parlare di una sorta di infezione)?
Come posso agire temporaneamente in attesa di farmi visitare dal mio medico per evitare ulteriori danni?
Sicuro di una sua pronta risposta la ringrazio nuovamente e le invio ancora cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
L'edema post-operatorio è normale che ci sia ed a volte può rendere transitoriamente difficoltosa ma non impossibile la minzione. Continui i periodici controlli dal suo medico sino alla risoluzione completa.