Disturbo di personalità

è possibile che uno psicoterapeuta già dopo 4 sedute diagnostichi un disturbo borderline di personalità? Io sono volenteroso di andarci perchè so che miglioro me stesso e agiustero' alcuni miei comportamenti ma i sintomi di questo disturbo non mi corrispondono affatto. O meglio, diciamo che a volte sono molto timido e ho paura di perdere gli amici ma questo è dovuto anche a eventi passati . Le situazioni stressanti riesco a reggerle meglio di moltissime altre persone e ho sempre dato il 100% in ogni campo. E' vero che ho degli alti è bassi di umore ma del resto moltissimi miei coetanei di 19 e 20 anni ce li hanno. Io tuttavia non ho mai pensato al suicidio neanche di tagliarmi . Non sono mai stato isterico tantomeno aggressivo.. Quindi diciamo che questa diagnosi un po' mi ha spiazzato anche se devo dire che la gente mi vede piu' calmo già dopo un mese di psicoterapia. Io sono piu' calmo da un lato ma piu' perplesso e confuso dall'altro. Io mi riconosco molto nell'ipocondria e nell'ansia che non le nascondo che spesso ho molta ansia nello sport e nelle aspettative verso il futuro ( motivi per i quali mi sono recato dalla psicoterapeuta). La mia agitazione è salita scrivendo un diario e leggendo i sintomi su internet. Detto questo vorrei appunto sapere il suo parere se non è meglio magari cambiare uno psicologo o chiedere un consulto a qualcun altro dato che questa diagnosi è molto affrettata. Inoltre vedendo su internet leggo che il disturbo borderline rimane per sempre , si impara a convivere. io invece sono confuso perchè la mia psicologa dice che si puo' guarire ,ci vuole tempo e pazienza ma alla fine dice lei, i criteri diagnostici del borderline non si riscontrano piu'. Alla fine quindi , facendo una terapia fatta bene, da questo disturbo ci sono delle possibilità di guarigione tali da non essere piu' considerato borderline ?
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

vi sono molti modi di intendere il termine "borderline" per cui non è possibile determinare, soprattutto in questa sede, la validità di una diagnosi, la quale va comunque discussa esclusivamente tra coloro che hanno la preparazione necessaria per farlo, ovvero gli addetti ai lavori.

Quindi è inopportuno considerare descrizioni scovate qua e là se non si è in grado di comprenderne la portata.

Se afferma che la psicoterapia Le apporta benefici è buon segno, quindi è proprio il caso di continuare e di occuparsi dei propri miglioramenti, che sono la cosa realmente importante.


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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Repici.
Il disturbo borderline non è utilizzato in modo "univoco" e non necessariamente tutte le persone che presentano questa diagnosi si comportano allo stesso modo.
Per quanto riguarda la rapidità con cui viene formulata la diagnosi, non credo che si possa di imperizia o superficialità. Alcuni professionisti impiegano meno tempo.
In ogni caso al di là della del nome del problema (anche se mi rendo conto che si possa essere "impaurito"....) valuti la terapia dai benefici che ne trae.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 112 3 4
Gentilissimo utente, se Lei porta i suoi timori, i suoi dubbi, nella stanza di analisi con la terapeuta, vedrà che il suo percorso ne beneficerà ulteriormente! Spesso cercare informazioni su internet, circa una diagnosi o un sintomo, senza confrontarsi direttamente con il proprio curante, può essere fuorviante.
Lei descrive, al momento, alcuni aspetti positivi cioè la volontà di continuare questo percorso, di migliorarsi, di affinare qualcosa di sè... provi a concentrarsi non solo sui suoi timori ma anche su questi suoi punti di forza. Un caro saluto

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

>>è possibile che uno psicoterapeuta già dopo 4 sedute diagnostichi un disturbo borderline di personalità?<<
quattro sedute sono un tempo sufficiente per fare una valutazione di personalità e quindi una psicodiagnosi. I tratti caratteriali dei soggetti diagnosticati con un disturbo di personalità sono spesso "egosintonici", ossia non considerati "patologici" dal soggetto che ne è affetto (non ne ha consapevolezza).

Se la diagnosi le sta un po' "stretta" le suggerisco di parlarne apertamente con la Collega senza fare ricerche su internet. Non può fare un'autodiagnosi ne verificare se è giusta o sbagliata.

>>Io tuttavia non ho mai pensato al suicidio neanche di tagliarmi . Non sono mai stato isterico tantomeno aggressivo..<<
questo significa poco. Le tipologie dei soggetti borderline assumono diverse forme e difficilmente si presentano allo stesso modo come nei cluster.

>>..vedendo su internet leggo che il disturbo borderline rimane per sempre, si impara a convivere..<<
è un disturbo curabile, ma ci vuole tempo e impegno. Lei è molto giovane e questa è una variabile che gioca a suo favore.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
E' vero, questa diagnosi può impaurire inizialmente visto che leggendo parole mai viste ci si può fraintendere. Evidentemente ci saranno dei gradi di disturbo più o meno forti e più o meno visibili. A dire il vero avrei preferito fare la terapia senza sapere neanche da cosa fossi affetto visto che tendo a somatizzare tutti i sintomi. Ma a questo punto,vi chiedo un consiglio, come devo affrontare la vita quotidiana che fino a poco prima di incominciare la terapia eccetto un po' di timidezza e qualche timore consideravo normale. Che ne sarà del rapporto con i miei coetanei ( rapporti continui da molti anni e pieni di soddisfazioni e risate)? Che ne sarà della mia vita? Ma soprattutto cosa mi devo aspettare da questa terapia: soffrirò molto, cambierò in peggio, ci saranno momenti molto stressanti, potrei rafforzare il disturbo? Ogni volta che parlo con le persone indosso sempre questa "maschera" o avviene solo in certe situazioni?E' normale che piu' vado avanti piu' rimango perplesso e dubbioso?Ripeto, queste domande le ho sempre poste alla terapeuta che mi dice solo di avere pazienza, lo accetto, resisto e vado avanti ma ritengo che avere un quadro più generale sia più proficuo. Inoltre per ridurre l'ansia utilizzo EFT( Emotional Freedom Technique) una tecnica secondo me molto potente che leva un po' di stress e agitazione e visti i miglioramenti in diverse situazioni della vita. Poi detto questo allora come si spiega che sono stato io, di mia spontanea volontà a farmi un esame di coscienza e di recarmi di mia spontanea volontà dalla terapeuta a esporre i miei dubbi e i miei timori riconoscendoli come sbagliati?
Detto questo vorrei solo avere appunto un consiglio su come affrontare la terapia, su come agire e su come riconoscere magari questi atteggiamenti "egosintonici". La mia vita, che finora è stata molto bella , ovviamente cambierei qualcosa tornassi indietro nel tempo ma la ripeterei così com'è, dovrebbe diventare ancora piu' bella ed emozionante? cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

>>A dire il vero avrei preferito fare la terapia senza sapere neanche da cosa fossi affetto visto che tendo a somatizzare tutti i sintomi.<<
La psicoterapia si basa sulla consapevolezza del proprio disagio, malessere e avere un quadro generale del suo funzionamento personologico è utile per costruire un cambiamento, sempre ammesso che lei sia disposto a mettersi in discussione.

Tutte le domande che ha fatto andrebbero girate al Collega che la segue.
Come mai sente il bisogno di cercare queste risposte on-line? Non le sembra un paradosso essendo lei già in terapia?

>>..ma ritengo che avere un quadro più generale sia più proficuo.<<
non quando si è già in psicoterapia, perché questa è una resistenza al trattamento stesso (una difesa). Eviti di informarsi on-line e cerchi di seguire le indicazioni del Collega, fa parte del processo.





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