Malocclusione 3a classe scheletrica

Salve, sono un ragazzo di 23 anni con una malocclusione di 3a classe scheletrica.
Il mio dentista mi ha detto che ormai la mia mandibola ha smesso di crescere e quindi finalmente posso procedere all'intervento che a detta del mio dentista si articola nel seguente modo:
1) portare i denti nella posizione ideale per effettuare l'intervento
2) operazione maxillo facciale
3) terapia ortodontica per alcuni mesi dopo l'intervento

I motivi per cui farò quest'intervento sono diversi e si possono riassumere in:
1) Non ho il morso perfetto nel senso che solo alcuni denti si toccano
2) la malocclusione mi crea una "s" e "z" moscia
3) la mia immagine di profilo è "deformata" nel senso che la mia mandibola sporge in avanti

Ora, informandomi sull'intervento leggendo diversi siti (inglesi) ho notato che questo intervento può essere svolto in vari modi.
La terza classe viene corretta o effettuando una (uso il termine inglese perché forse si capisce meglio) double-jaw surgery (agendo sia sull'arcata superiore che su quella inferiore) oppure semplicemente una lower jaw surgery (solo arcata inferiore).
Ho notato che la stragrande maggioranza degli utenti che hanno subito l'intervento per la malocclusione 3a classe hanno subito una double jaw surgery.
Mi chiedo...qual'è la differenza? Dal punto di vista funzionale ed estetico cambia qualcosa? Una delle due è meglio dell'altra (per risolvere i problemi elencati sopra)? I rischi dell'operazione (mi riferisco soprattutto al principale che è l'insensibilità permanente al labbro inferiore a mento) sono gli stessi?

Grazie mille
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
La chirurgia delle terze classi può essere superiore, inferiore o combinata in funzione della sede scheletrica della malocclusione
Più estesa la chirurgia più vi possono essere le complicanze che il chirurgo che la opererà le dovrà spiegare
Quanto spiegato dal collega come fasi terapeutiche é corretto
Cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Dr. Simone Lorenzoni Dentista 20 1
Il lavoro ortodontico precedente l'intervento è finalizzato alla realizzazione di una buona occlusione una volta che il difetto scheletrico è stato corretto chirurgicamente, nel suo caso riducendo la dimensione mandibolare. Per fare questo si cerca di ipotizzare come e dove sarà possibile posizionare la mandibola e di conseguenza l'arcata dentaria inferiore. Come è comprensibile non è facile stabilirlo con assoluta precisione, proprio perchè si è "ipotizzato". Fare l'intervento combinato permette margini operativi maggiori, mobilizzando le due componenti scheletriche si riesce a far combaciare meglio le arcate con l'intervento stesso; di conseguenza è presumibile che possa essere più breve la fase ortodontica post chirurgica. A questo si deve aggiungere che anche la quantità della riduzione chirurgica mandibolare ha dei limiti e che quindi spesso si preferisce avanzare anche un po' il superiore per ottenere un' armonia delle basi scheletriche, piuttosto che ridurre troppo la mandibola. Tenga inoltre presente che la "norma" non è mai un valore unico ma un intervallo di valori e che l'armonia non deve essere solo ricercata fra le ossa mascellari ma anche con le altre componenti del volto, il naso in primis.
Saluti

Dr. Simone Lorenzoni
Ortodonzista

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Le informazioni da lei riportate non sono patrimonio della cultura odontoiatrica inglese...
Si trovano anche nei siti italiani, la cui odontoiatria nulla ha da invidiare a quella d'oltremanica.
Anzi, potrebbe essere il contrario.

Detto questo, il percorso proposto è logico e corretto.

Se il difetto è dovuto all'arcata inferiore, verrà operato solo nell'arcata inferiore.
Se è dovuto a entrambe le arcate, verrà operato ad entrambe le arcate.

Questo, scritto in maniera schematica, facciamo noi italiani.
Francamente, non vedo come possano altri operatori di altre nazionalità sani di mente operare in modo diverso.

La parestresia del labbro inferiore è un rischio operatorio esclusivo dell'arcata inferiore.


www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Le diro' che c'è una terza possibilità:intervento solo sull'arcata superiore quando ci sia in prevalenza un deficit di quest'ultima (anche se quello che vede normalmente il paziente è un eccesso della mandibola, spesso questo non corrisponde alla reale situazione scheletrica).
Inoltre, direi che prima di iniziare il trattamento lei dovrebbe avere un piano terapeutico COMPLETO che preveda anche il tipo di intervento da eseguire dopo aver effettuato i classici studi preliminari (radiografie, cefalometria, foto ecc...) e una visita con il chirurgo con il quale chiarire rischi e complicanze chirurgiche

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it