Streptococco e parto

Salve. Sono a 37 settimane di gravidanza, ed ho avuto esito positivo del tampone vagino rettale.
Avevo già effettuato precedentemente (due mesi fa il primo ed un mese fa il secondo) due tamponi vaginali, dai quali è risultata una forte carica batterica di streptococco, ogni volta curata con Eritrocina come da indicazione del ginecologo, ma sempre senza risultati.
Ora che si avvicina il parto, so che dovrò essere sottoposta a terapia antibiotica almeno 4ore prima che la bambina nasca. Tuttavia, vista la resistenza che il battere ha avuto alle cure antibiotiche assunte finora, ho il forte timore che nemmeno in fase di travaglio si riesca a debellare, e quindi che la bambina si infetti.
È prevedibile vista l'impossibilità di debellare lo streptococco finora che il rischio di contagio sia più elevato?
E ancora, è il mio medico a minimizzare le conseguenze di un contagio (quando su riviste e siti specializzati si parla addirittura di pericolo per la vita del nascituro), o realmente è possibile tenere pienamente sotto controllo la salute del neonato?
Grazie infinite
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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Gentile Signora,

la positività del tampone dello streptococco non prevede terapia durante la gravidanza, ma solo al momento del parto. Questo perchè il germe si annida nell'intestino ed è molto difficile eradicarlo. Paradossalmente, anche in caso di successivo tampone negativo, si fa comunque la terapia antibiotica.
Nessun rischio per il nascituro, per cui starei tranquilla.

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
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