Conseguenze tac

Buonasera.

Recentemente ho dovuto sottoporre mio figlio di 5 anni ad una rx toracica per broncopolmonite. Le pediatre (sia quella del pronto soccorso che quella di mio figlio) hanno fatto del terrorismo psicologico riguardo all'eventualità di fargliene una di controllo, parlando di sviluppo di tumori e leucemie.
In un primo momento mi sono spaventata poi, informandomi da altri specialisti, mi sono tranquillizzata.
Il problema ora è che questo fatto ha innescato una paura per quanto riguarda la mia salute. Sono una giovane madre di quasi 29 anni e facendo il conto di tutte le lastre che ho dovuto subire in età pediatrica, risalenti anche a un bel po' di anni fa, quando le apparecchiature non erano evolute come oggi, mi sento a rischio leucemia e tumori.

Elenco di seguito tutte le rx fatte:

- lastra alle anche a pochi mesi
- lastra ai polmoni a 6 anni più lastra di controllo per broncopolmonite
- lastra alla gamba per frattura a 6 anni
- lastre alla testa, una ripetuta perché venuta male, per problemi ai denti verso gli 8 anni.
- lastre alle gambe per piedi "piatti" a 8 anni
- tac cranica + tac alle orbite per sindrome di brown (occhio bloccato) a 12 anni.
- lastra al dente del giudizio per dolore a 27 anni

Ora, le tac sono quelle che mi preoccupano di più, nello specifico non ho idea di quanti mSv possa essere una tac alle orbite.

Su internet ho letto di tutto riguardo ai rischi e che l'insorgenza di complicanze può avvenire anche a distanza di 15/20 anni. Poiché quel periodo sarebbe ora non nego che mi stiano sorgendo moltissime paranoie sulla mia salute e sulla reale percentuale di poter contrarre malattie. Non so più cosa pensare.

Ringrazio immensamente chiunque voglia rispondermi!
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Dr. Enrico Armando Radiologo 25 1
Gentile signora,
comprendo le sue preoccupazioni sulle radiazioni.
Ritengo però che un approccio sul numero dei milli Sievert non sia molto utile; questo serve ai radiologi, alle case costruttrici di apparecchi radiologici e a agli epidemiologi per migliorare il modo in cui si eseguono gli esami.
Dal punto di vista del paziente e del medico non radiologo che richiede un esame radiologico, il problema penso che debba essere un altro: l'esame serve a qualcosa e ha impatto su un'eventuale terapia?
Se l'esame è necessario i rischi sono molto minori dei benefici, in caso contrario il rischio è inutile.
Per questo i pediatri che seguono suo figlio le hanno sconsigliato di eseguire un esame di controllo dopo che è guarito.

Quanto alla sua situazione attuale, signora, non si preocccupi; il numero di esami che ha eseguito è basso, per cui il rischio è basso. E ripensare ad esami eseguiti decenni prima non modifica il suo rischio.

Cordiali saluti

Dr. enrico armando

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott. Armando,

la ringrazio perché è stato estremamente chiaro.

Mio figlio al momento della lastra aveva una dubbia (?) piccola falda di versamento pleurico e la pediatra di base non è stata strettamente professionale poiché ci ha messo nel dubbio. Chiederò oggi se una lastra di controllo potrà avere impatti su un'eventuale terapia, altrimenti eviteremo.

Per quanto riguarda il mio caso ai tempi avevano addirittura sospettato una massa tumorale che impedisse la mobilità dell'occhio, invece si trattava di un problema meccanico che presento tuttora.

D'ora in poi presterò attenzione quando dovremo sottoporci a esami diagnostici, valutando insieme ai medici i rischi in rapporto ai benefici.

La ringrazio nuovamente e le auguro una buona giornata!