E' possibile una gravidanza dopo un tumore al seno?

Il mio tumore:
risonanza magnetica 23/07/13
a carico della mammella sinistra in corrispondenza del quadrante supero-interno area di contrast enhancement di 41 mm

esame istologico 01/08/13
carcinoma duttale in situ di alto grado (DCIS di grado 3), con necrosi centrale tipo comedo con minima componente infiltrante (B6).
Recettori estrogenici (clone 6F11): 12%
Recettori progestinici (clone 16): negativi (controllo interno positivo)
Indice di proliferazione Ki67/MIB-1: 28%
HER2/NEU (CB11 Oracle): intensa e completa colorazione di membrana in più del 10% delle cellule tumorali. Score 3+

Chemioterapia neoadiuvante con trastuzumab e taxolo per 11 cicli 1 volta a settimana, la risonanza magnetica prima dell'intervento rileva una risposta completa alla terapia.

Intervento l'11/11/13 quadrantectomia e linfectomia, esame istologico successivo evidenzia un focolaio residuo di carcinoma duttale in situ di alto grado e istocitiosi dei seni in 11/11 linfonodi.

Sto facendo chemioterapia adiuvante con epirubicina e ciclofosfamide per 4 cicli (1 ogni 21 gg), a cui seguirà radioterapia e trastuzumab per 9 mesi e terapia ormonale.

Alla fine di questo calvario posso sperare di riuscire ad avere un bambino?
Al momento sono in menopausa indotta con Enantone.
La cura ormonale è necessaria? Allunga il tempo per una eventuale gravidanza?Dopo quanto tempo potrei provare a rimanere incinta?
Desidero molto diventare mamma, ero già fuori tempo, poi con questo tumore mi è caduto il mondo addosso. Non cerco una falsa speranza, solo sapere se esiste una possibilità, seppur minima, di guarigione e maternità.
Grazie!
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ovviamente le terapie servono con l'obiettivo della guarigione.

Per il secondo problema senz'altro sì, ma la mia è una risposta molto generica, mentre poi occorre valutare caso a caso!!! In relazione alle terapie praticate

Ma di questo ne doveva parlare urgentemente con l'oncologo e prima di iniziare le terapie. Ma di cosa parlate quando vi incontrate per i controlli ??

Ne ridiscuta comunque adesso senza alcun timore.

E ci aggiorni se lo desidera l'esito di questo colloquio e SU QUESTO TEMA con il suo oncologo.

Nel frattempo non affronti da sola questo momento molto delicato. Oltre al cancro ,che non dovrebbe esserci più, c'è una seconda malattia, la più grave , cioè LA PAURA DELLA PAURA.

Provi in questi giorni e lo scrivo a quella componente della paziente così "precisina e razionale" a leggersi (purtroppo sono oltre 2000 commenti) questa discussione.

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Dopo di che intervenga per esprimere tutte le emozioni che le passano per la testa. La maggioranza di queste sono comuni a tutte. Si presenti con un nome, anche fasullo se non se la sente con quello vero.
Le garantisco che anche questa è TERAPIA e poi comprenderà quanto sia importante. E mi darà ragione perché potrà condividere la sua esperienza con altre pazienti che hanno praticato la neoadiuvante e gli schemi terapeutici analoghi.

L'aspettiamo. Ci potrà raccontare , oltre che qui, anche lì le risposte del suo oncologo che senz'altro interessano tantissimo anche altre utenti che hanno in comune questo legittimissimo desiderio di maternità.

Tanti saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Rileggendo la sua richiesta mi rendo conto di aver dato poco spazio alla sua prima domanda
>>solo sapere se esiste una possibilità, seppur minima, di guarigione>>

Non so perché non allega dati quali fosse la situazione precedente alla neoadiuvante, ma certamente la situazione al momento dell'intervento era tale che non avrebbe richiesto neanche lo svuotamento ascellare che è stato eseguito solo perché dopo la neoadiuvante esistono pochi studi che autorizzano a non eseguirlo.

Si trattava di un carcinoma in situ con minima componente infiltrante ,tant'è come prevedibile tutti i linfonodi esaminati sono risultati negativi.

Come vede la sto rassicurando tantissimo sulla prima domanda
>>solo sapere se esiste una possibilità, seppur minima, di guarigione>>

Ma il suo oncologo non l'ha ancora rassicurata ????



[#3]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero molto per la sua risposta, davvero molto.
Chi si trova nella mia situazione può capire quanto si può essere grati.

La situazione precedente alla neoadiuvante gliel'ho scritta: e cioè
risonanza magnetica 23/07/13
a carico della mammella sinistra in corrispondenza del quadrante supero-interno area di contrast enhancement di 41 mm e relativo esame istologico che le ho scritto in precedenza.

le cose sono andate così: a seguito della diagnosi il mio oncologo mi ha detto che non c'era assolutamente tempo da perdere, che non potevo tardare nemmeno una settimana per iniziare la chemio perché sarebbe stato troppo pericoloso nella mia situazione, quindi il prelievo degli ovuli non era una strada praticabile.
Relativamente ad una futura gravidanza mi ha consigliato di fare l'enantone per indurre la menopausa, così da aumentare di circa il 10% la possibilità che il ciclo ritorni alla fine delle terapie. Per la possibilità di una gravidanza ha concluso con: "Dio lo sa", non ci sono studi sufficienti in merito.

Per quanto riguarda la prognosi: il mio oncologo ha detto che è favorevole, e l'obbiettivo è la guarigione.

Quello che chiedevo era il suo parere nel merito sia della possibilità di una gravidanza, sia della necessità di proseguire le cure con radioterapia e terapia ormonale, e quanto dovrei aspettare per una eventuale gravidanza, dato che mi hanno detto che la cura ormonale dura cinque anni..

Forse mi sono dilungata troppo, abbia pazienza..

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