Aborto e pma

Buongiorno, vi scrivo perché sto vivendo un momento molto triste della mia vita.
Da 4 anni io e mio marito cerchiamo una gravidanza, dopo 9 mesi di tentativi dove non accade nulla ci sottoponiamo a dei controlli che purtroppo evidenziano gravi problemi maschili che impediscono una gravidanza naturale e cosi iniziamo il percorso della pma, in particolar modo la ICSI. Il nostro primo tentativo lo facciamo dopo 9 mesi dai vari controlli fatti in un centro privato dove diamo fondo a i nostri risparmi. Il risultato è pessimo, dopo il pick up ci informano che i dei 3 ovociti recuperati non se ne è fecondato nemmeno uno. La parte più triste, dopo il risultato ottenuto, sono le parole della biologa e della dottoressa che ci seguiva: " signora dai suoi ovociti lei biologicamente sembra più vecchia della sua età (30 anni avevo al momento della prima icsi)", " questo percorso è fatto di tentativi e noi non potevamo sapere come lei avrebbe risposto alla stimolazione". Dopo tutte queste parole non me la sento di riprovare subito, mi dedico al lavoro, a me, alla nostra vita di coppia e dopo un anno e mezzo mi rivolgo ad un altro centro, pero convenzionato, dove trovo una dottoressa fantastica che mi da molta fiducia e mi fa vivere questo momento più serenamente, nonostante la paura del fallimento come donna è sempre dietro l'angolo., la paura che il mio corpo non sia capace di portare avanti una gravidanza, considerando che ho una malformazione uterina. la dottoressa mi tranquillizza e mi fa stare serena. La stimolazione procede bene e arriva il giorno del pick up pieno di tensioni ed aspettative ed ecco la sorpresa, su 8 ovociti ne vengono prelevati 5 e io ancora nn ci credo. Dopo 3 giorni siamo li per il tanto atteso transfer e finalmente arriva la biologa che ci da la notizia più bella della mia vita, si formano 3 embioni uno di 8 e uno di 10 cellule di grado A, come dice la biolga : "bellissimi, non potevamo aspettarci risultato migliore" . Da li inzia il mio periodo di riposo assoluto con divieto di uscita da parte di mia suocera e mio marito, è stato un incubo. Le prime beta positive sono state un sogno realizzato, le seconda che crescevano ancora nn ci credevo e poi dopo la prima eco è iniziato l'incubo, solo camera gestazionale senza embrione, la 2° eco camera gestazionale più grande e una nuova camera ma anch'essa senza embrione, 3° eco che ci da la certezza di due uovo ciechi, segue raschiamento e sto cercando di riprendermi, ma non è facile. sto scrivendo qui perché cerco un aiuto per superare questa situazione e riprendere la mia vita e la voglia di riprovare ad avere un bambino. grazie!
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Dr.ssa Mirella Di Calisto Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Cara Utente,
la ringrazio innanzitutto per averci contattato: aver preso la decisione di scriverci non deve essere stato facile. Da quanto lei descrive dettagliatamente e, a parer mio con grande coraggio, i tentativi per avere un bambino devono averla provata molto. Ognuna di noi vuole vivere la propria femminilità in ogni suo aspetto e per molte questo comprende anche l'esperienza della maternità: quando questo non è però possibile o quando, come nel suo caso, il percorso diventa estremamente impervio, questo genera sofferenza. E la sofferenza che lei prova in questo momento può a lungo andare avere delle ripercussioni importanti anche nei rapporti con le persone che le vogliono bene e con suo marito. Da quanto descrive e racconta di se e della sua esperienza lei è una Donna piena di capacità, possibilità, grinta e speranza: per questo penso che iniziare un percorso psicoterapeutico possa essere ora un sostegno valido e prezioso in cui lei saprà sicuramente crescere, cambiare e donare a se stessa nuovi frutti. La saluto con stima.

Dr.ssa Mirella Di Calisto
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
di concerto con la Collega, le suggerisco un valido supporto psicologico sia individuale, che alla coppia.

le allego una lettura, che potrebbe servirle a riflettere

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1839-infertilita-coppia-psiche-e-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte cosi tempestive.
Dottoressa Di Calisto non è stato facile prendere la decisione di scrivervi, ma avevo bisogno di capire se fosse giusto o no cercare un "aiuto" perché come dice lei ho paura di rovinare i rapporti con le persone più care, specialmente mamma, papà, sorella, suoceri, cognati e nipotine, anche perché per quanto ti vogliano bene non potranno mai capire quello che io sto passando. Ho bisogno di non riempirmi di rabbia e cercare di vivere questa situazione in un modo sereno con me e con gli altri. L'unica cosa che al momento mi rende serena è il rapporto con mio marito, sono fortunata ad avere una persona cosi altruista e premurosa nei miei confronti e che mi ama tantissimo, lui è la mia forza. Grazie ancora e non appena potrò permettermi economicamente un "aiuto" lo farò
Dottoressa Randone la ringrazio per la lettura che mi ha suggerito, la leggero questa sera con calma nel mio letto e spero che mi aiuti in molti aspetti.


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Dr. Marco Focchi Psicologo, Psicoterapeuta 26 2
Gentile signora,

la scelta della procreazione medica assistita è sicuramente difficile e può mettere di fronte ai problemi che lei segnala dettagliatamente. Sono implicati fattori organici e emotivi complessi.
Oltre alla lettura suggerita dalla collega, le proporrei un altro testo che permette di approfondire il problema. Un saluto

http://www.marcofocchi.com/1/post/2013/06/sessualit-e-filiazione-la-procreazione-medica-assistita.html

Dr. Marco Focchi
tel. 3493923017
www.marcofocchi.com

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Dr.ssa Mirella Di Calisto Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Cara Utente,
sono ancora io a ringraziarla per aver condiviso con grande generosità la sua esperienza attuale. Sono sicura che lei possieda tutte le carte per poter affrontare questa situazione ed intraprendere un percorso quando si sentirà emotivamente pronta. Per quanto riguarda l'aspetto economico non si faccia scoraggiare da esso perché so che per me, come per molti altri colleghi, questo può essere limato in modo da non diventare un ostacolo nell'accesso alla psicoterapia.
Rimango a sua disposizione e la salutandola le lascio una frase a me molto cara:

"Essere mamma non è un mestiere. Non è nemmeno un dovere. È solo un diritto tra tanti diritti". (Oriana Fallaci)
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottori,
domani ho il mio primo incontro con una psicologa qui nella mia città.
Grazie per tutti i vostri pareri.
Spero che queste sedute mi aiutino a stare meglio.

Buona giornata.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ne sono certa.
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Dr.ssa Mirella Di Calisto Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Felice della sua decisione e certa del risultato data la sua grande forza.
Un abbraccio.

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

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