Gonfiore del prepuzio dopo l'intervento di varicocele

Buongiorno,
Ho 30 anni e sono stato operato di varicocele sinistro mi pare di quarto grado il 20 gennaio 2014, dopo la rimozione dei punti mentre facevo la prima doccia, mi sono accorto di avere un discreto prurito in prossimità del frenulo. A distanza di qualche giorno ho notato un gonfiore localizzato nella parte terminale del prepuzio, quindi era come se la pelle fosse lievemente gonfia, oltre a questo si notava chiaramente una piccola "vena" gonfia che partiva dall'attaccatura del frenulo alla pelle che ricopre il glande.
è bene precisare che il gonfiore non è mai stato preoccupante, ma rendeva fastidioso lo scorrere del prepuzio. A distanza di 2 settimane, la pelle non appare più gonfia e il fastidio si è ridotto notevolmente, però quando il pene è in erezione si nota ancora chiaramente questa specie di vena gonfia che parte dal frenulo, aggira il glande e prosegue lungo tutto il pene fino all'attaccatura con il corpo. Al tatto non sembra una normale vena in pressione, ma assomiglia quasi ad un piccolo filamento di 1,5 mm di diametro molto rigido come fosse plastica.
Quando il pene è in erezione se lo rivolgo verso il pavimento sento tirare questo "filamento" tra la punta del pene e l'attaccatura al corpo del pene, dove guardando bene si nota questo "filamento" salire e passare in prossimita della cicatrice ancora discetamente gonfia dell'intervento.
Ho contattato l'ospedale dove sono stato operato, mi hanno detto che la cosa non centra con l'operazione al varicocele, e dalla descrizione sembra essere una trombosi, ma nulla di preoccupante. Mi è stato detto che dovrebbe risolversi da sola.
Posso aggiungere anche che sento ancora delle fitte al testicolo sx, non in un punto preciso, ma in generale è piuttosto sensibile.
Se non dovessi vedere la cosa risolversi nei prossimi 10 giorni mi hanno consigliato di fare una visita di controllo.
Ho deciso di scrivere in questo forum per sentire anche un altro parere, prima di ricorrere ad una nuova visita.
Grazie per la disponibilità
cordiali saluti
Alessandro
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
nulla ha a che fare quanto descritto con intervento. Potrebbe trattarsi di almeno una mezza dozzina di cause, che richiedono ispezione diretta della sede di malattia, che di qua non possiamo fare. sENTA il suio chirurgo dal vivo.
[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buonasera,
Grazie per la veloce risposta, ho già contattato l'ospedale, lunedì mattina richiamerò per vedere se c'è la possibilità di essere visitato il giorno stesso, magari anche da chi mi ha seguito fino adesso.
Volevo però chiedere se anche lei è d'accordo con la probabilità che la mia sia una trombosi e inoltre se ho fatto male ad aspettare queste due settimane prima di decidere di chiamare l'ospedale.
Ho letto che le trombosi passano da sole ma ci vogliono dei mesi, è così?
Dicono anche di evitare il più possibile le erezioni, ok per quelle chiaramente evitabili ma la mattina in cosa consiste il consiglio di usare l'acqua fredda? Non ne ho la certezza ma penso che il pene cominci ad aumentare la circolazione già dalle 4 della mattina e resti attivo per qualche ora.. cosa si dovrebbe fare?

Le farò sapere cosa mi diranno lunedì, più che altro per l'interesse di un eventuale futuro lettore.

Saluti e grazie ancora
Alessandro




[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Probabile un trombosi, più probabile una infiammazione. Oramai le settimane sono passate, ma non credo che possa essere di qualche rilevanza nella prognosi. In altre parole non credo abbia sbagliato.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buonasera,
Dopo ever contattato l'ospedale nuovamente, ho parlato con l'urologo che mi aveva risposto sabato mattina, il quale mi ha consigliato di andare in ambulatorio dove non avrei trovato ne lui e nemmeno il chirurgo che mi ha seguito, ma nell'immediato potevo essere visitato per vedere se il mio caso era effettivamente allarmante o no.
Quindi martedì mattina sono andato in ospedale, e ho avuto la fortuna di incontrare nel corridoio il chirurgo che mi ha operato, il quale sentendo del mio problema mi ha detto di non preoccuparmi che è una cosa normale e che sarebbe passata da sola.
Sono comunque andato all'ambulatorio come consigliato per telefono dal primo urologo, dove mi hanno visitato e mi hanno detto che non si tratta di vene trombizzate, ma vasi linfatici, non ricordo se infiammati o ingrossati.. comunque anche qui mi hanno ribadito di non preoccuparmi, non mi hanno prescritto farmaci e mi hanno detto che ci vorranno due mesi perchè la cosa si risolva autonomamente.
Questo è tutto.
Saluti e grazie
Alessandro
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
beh, come vede le notizie sono incoraggianti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buonasera,
Ho deciso di riaprire questo topic in conseguenza al persistere di un problema che descrivero di seguito.
Come mi era stato detto il problema dei vasi linfatici ingrossati si è risolto spontaneamente come anche il primo episodio di gonfiore descritto nel primo post, avvenuto poco dopo la rimozione dei punti.
Successivamente mi è capitato nuovamente lo stesso problema del prurito alla parte interna del prepuzio, e precisamente appena sotto al glande. La cosa si è nuovamente risolta in pochissimo tempo (questo è accaduto almeno un paio di mesi fà), e nelle ultime settimane si è ripresentata nuovamente.
Penso che la cosa possa essere collegata all'assunzione di antibiotici, la prima volta dopo l'intervento, la secondo in conseguenza a 3 dosi prese per un problema di tosse, 2 settimane fà invece avevo appena passato un ciclo di due settimane di antibiotici presi per influenza. (la mia è solo un'ipotesi)
Comunque sono nuovamente preoccupato perchè si è ripresentato il prurito, come il solito lo avverto quando faccio la doccia e lavo anche internamente il pene abbassando il prepuzio.
Ho letto molte cose su internet tra balenite, candidosi ecc il mio caso si presenta solo con il prurito, niente bruciore, o altro, scoprendo il pene completamente si nota solo un pallido rossore nella parte appena sotto al glande, principalmente nella parte sottostante. La porzione di prepuzio appena sotto al glande sembra essersi allungata e nello stesso tempo assottigliata rispetto alla parte che costituisce il resto della pelle che ricopre il glande. Negli ultimi 2 giorni ho eliminato completamente il prurito con l'utilizzo di un detergente specifico (Neutromed Lenitivo) il quale sembra aver reso la pelle più untuosa e leggermente appiccicosa al tatto, ma solo la porzione assotigliata che ho descritto sopra.

Sono cosciente del fatto che non possiate prescrivermi alcun tipo di cure, ho deciso di scrivere nuovamente per capire se la cosa deve da parte mia essere affrontata ancora con pazienza, oppure se è indispensabile che prenoti un'ulteriore visita all'ospedale che mi ha operato in Gennaio. Pensavo eventualmente anche ad una visita da un dermatologo.
Ci tengo a precisare che non ho avuto rapporti sessuali nei periodi appena precedenti alla comparsa del prurito e la cosa non può essere attribuita a qualche maldestra forma di masturbazione.
La cosa che non capisco è perchè prima dell'intervento non mi fosse mai capitato nulla di simile.

Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che saprete fornirmi.
Cordiali saluti
Alessandro
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