Timidezza ed insormontabili insicurezze

Buongiorno,
questo è il mio primo consulto. Il mio problema principale è che sono molto timido ed insicuro, fino a questa età sono "sopravvissuto" alla vita cercando di evitare il più possibile certe situazioni per me fonti di forte disagio e avvicinandomi a persone dalla personalità piuttosto scialba, con cui non stavo veramente bene e che non erano dei veri amici ma con cui stavo rilassato perché, parlando chiaro, non si aspettavano niente se non che parlassi con loro delle solite stupidaggini da ragazzini. Con i miei coetanei all'università non riesco ad instaurare delle vere amicizie o relazioni alla pari, quei momenti in cui sono con altre persone non vedo l'ora che tutto finisca per potermene tornare a casa, buttarmi sul letto e starmene da solo ad ascoltare musica o guardare la tv. Non ho proprio idea di cosa parlare con le persone, mi vengono in mente solo pensieri che non posso dire ad alta voce, come giudizi su di loro o sulla situazione, come se mi vedessi da fuori mentre tento di fare conversazione. Io rimango in silenzio. Anche perché, a dirla tutta, non sono nemmeno molto simpatico, per quanto persona solare. Non riesco a ricavare niente dalle mie qualità, vorrei intraprendere qualche attività ma non ci riesco perché per me è impensabile di propormi o proporre qualcosa di mio agli altri. Vorrei fare teatro ma per me è inimmaginabile, mi piace molto cantare ma non riesco nemmeno a cantare in casa mia perché mi vergogno se penso che i vicini sentano, vorrei fare tante cose ma non ci riesco, è come voler camminare ed avere una gamba rotta. A volte vivo dei momenti di terribile angoscia pensando che sto vivendo come un vecchio nel pieno della mia gioventù e sto sprecando tempo. La vita è breve, me ne rendo conto terribilmente ma nonostante questo non riesco a valicare la mia "zona di conforto". Vorrei starmene in casa tutta la vita senza pretendere niente dal mondo e senza dare niente, ma che vita è? Non capisco perché io non posso semplicemente uscire di casa e fregarmene totalmente di cosa pensa la gente di me, tanto lo so che ne ricaverei solo dei vantaggi. Cosa ho fatto per venire su cosi? è una croce. Un conto è non essere l'anima del gruppo, un conto è non riuscire proprio a vivere.Che uomo sono? Per me anche il più mite degli uomini ha più attributi di me. Addirittura camminare da solo per strade trafficate per me è dura e altre cose da pazzi. Quando guardo alla tv gente che fa brutte figure mi vergogno tanto per loro da dover cambiare canale, per me è insopportabile. Inoltre da quando sono piccolo ed ancora oggi, mi invento realtà parallele in cui vorrei vivere, ci perdo pure del tempo a pensare i dettagli. Spesso consigliate per prima cosa un consulto in prima persona ad un professionista, ora ho più tempo libero e lo farò, ma vorrei sapere se è possibile cambiare vita e cosa potrei fare giorno per giorno.
Scusatemi, sono stato molto prolisso ma non ne posso davvero più, sto esaurendo tutte le mie energie.
Grazie e arrivederci
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Il mio problema principale è che sono molto timido ed insicuro, fino a questa età sono "sopravvissuto" alla vita cercando di evitare il più possibile certe situazioni per me fonti di forte disagio>

Gentile Ragazzo,
la percezione che di sé, la carente autostima, la paura del giudizio degli altri, le creano ostacoli nell'uscire dalla "zona di conforto" che le permette di evitare le situazioni temute alle quali pensa di non riuscire a far fronte.

Solo che l'evitamento, sebbene possa per così dire metterla al riparo dalle circostanze che le fanno paura, non fa altro che alimentare i suo sentimenti di inaguatezza e le sue paure.

<vorrei sapere se è possibile cambiare vita e cosa potrei fare giorno per giorno. >
Dovrebbe affrontare ciò che lei ora evita, poco alla volta, acquisire una maggiore stima di sé e sicurezza, imparare a relazionarsi agli altri in modo proprio.
Per questo la guida di un nostro collega sarebbe utile proprio per riuscire a vivere una vita più piena ed appagante, senza i limiti che ora stanno inficiando la sua qualità di vita.

Restiamo in ascolto





Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Laura Antonietta Critelli Psicologo, Psicoterapeuta 9
Gentile ragazzo,
il consulto psicologico può essere una buona idea, cerchi un terapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale, sembra proprio quello giusto per lei. In più mi verrebbe da dire di fare veramente cosa le viene in mente, se non affronterà le sue paure, esse saranno sempre lì ad aspettarla…potrà sembrarle strano, ma anche il non far nulla è comunque una scelta…l'immobilità non esiste, è pura illusione...vada a fare teatro se le piace come dice, sarà in difficoltà le prime volte e poi pian piano si renderà conto che non è tutto così tremendo come lei si immagina…Imparerà a conoscere così anche le sue doti, quelle che al momento non riesce a vedere..crei e nutra pensieri positivi in proposito, invece dei soliti negativi ,che tra l'altro fin ora non l l'hanno portata da nessuna parte...provi, sperimenti, viva…potrà accorgersi che potrebbe non essere così tremendo come ora sembra…
Cordialmente

Dr.ssa Laura Antonietta Critelli

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Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente, la situazione da lei descritta è molto significativa. Sta vivendo un periodo della vita in cui le relazioni sociali hanno una importanza particolare quindi posso ben immaginare la frustrazione che prova nel sentirsi fortemente a disagio.

Le limitazioni di cui parla, sembrano essere delle sue imposizioni dettate dalla paura di sbagliare e di mettersi in gioco. Questo con il tempo è andato ad incidere in maniera significativa sulla sua autostima creando una forma mentis malsana.

Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicolgo che possa dedicarle il giusto tempo e spazio. Con un buon lavoro ne trarrà sicuramente beneficio.

Resto a disposizione
Dott. Michele Matera - Bologna -

Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie delle risposte. Vorrei chiedere, però, un ulteriore chiarimento, se possibile.
Osservando altre persone, leggendo in rete ed informandomi, ho ricavato principalmente l'opinione che, in sostanza, se si nasce timidi si muore timidi, se si nasce falliti, così si muore. Io non credo tanto all'approccio stile "life coach" , per cui nella vita bisogna essere dei vincenti, in senso sociale, per essere felici e per esserlo bisogna "pensare" da vincenti e cose del genere, però è indubbio che se io continuo così non otterrò niente dalla vita e finirò ad essere un fallito, se non altro nei confronti di me stesso. Io non voglio conquistare il mondo, vorrei solo avere la certezza, che niente e nessuno mi ha mai dato, che in futuro potrò trovare il modo di ritagliarmi il mio spazio nel mondo, che è possibile lasciarmi i miei dubbi e le mie insicurezze alle spalle. Tutto e tutti sembrano indicare il contrario, a parte appunto queste teorie del auto-miglioramento per iniziare a pensare da vincenti ect, il resto non fa altro che indurmi a pensare che la mia è un'ingiustizia a cui posso solo arrendermi accettando di non poter vivere la vita che vorrei. Come se uno povero dovesse starsene da una parte, accettando di essere e restare povero, senza nemmeno la speranza di poter uscire dalla sua condizione. Tutto mi induce a pensare che io sia una "vittima del destino", ma io non voglio essere una vittima, vorrei ribellarmi.
Spero di essere stato chiaro nel mio ragionamento.
Grazie ancora.
[#5]
Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente, dalle sue parole leggo una forte voglia di reagire che pero viene ostacolata esclusivamente da lei. Canalizzi questa grande motivazione al cambiamento, in un percorso centrato sulla sua persona.
Sono sicuro che non mancano le basi per migliorare questa situazione.

Resto a disposizione
Dott. Michele Matera - Bologna -

[#6]
Dr.ssa Laura Antonietta Critelli Psicologo, Psicoterapeuta 9
Gentile ragazzo,
si nasce e si muore timidi se non si fa nulla per cambiare questo stato. Le faccio un esempio per chiarire questo concetto. Conosco in America un monastero dove i monaci possono tenere il servizio di preghiera la domenica o parlare a delle conferenze per spiegare i principi della religione in questione. Alcuni anni fa c'era un monaco molto timido, così timido che quando gli si rivolgeva la parola diventava tutto rosso. Per fargli superare questa difficoltà, il suo consigliere spirituale lo ha messo nella situazione che sopra le ho descritto, cioè il monaco timido teneva il servizio di preghiera la domenica e anche delle conferenze. L'esperienza inizialmente difficile ha permesso al monaco, essendo costretto a confrontarsi ogni tot tempo con un pubblico abbastanza vasto, di risolvere il problema della timidezza, certo ci ha messo un po' di tempo.... Risolto il problema, il consigliere spirituale gli ha dato altri compiti. Certo lei non è un monaco, ma è un esempio per farle capire che soltanto mettendosi nella situazione difficile è possibile man mano superarla. Si dia piccoli obiettivi un po' per volta e cerchi di superarli, viva le situazioni, le sperimenti, si metta in gioco….se si arrende non può cambiare, per cambiare bisogna prima di tutto volerlo….sarà una vittima se farà la vittima…lei non è una vittima per definizione...è questione di atteggiamento…inizi una terapia, potrebbe veramente essere utile….ma per farla della essere veramente motivato a cambiare e non mollare al primo ostacolo, non credo si tratti di avere una mentalità vincente in primis, ma in primis di voler veramente cambiare…avrà "vinto", se questo lo interessa, se riuscirà a superare le sue difficoltà …lo star finalmente bene è la vera vittoria…
Cordialmente
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Molto gentili, grazie per le risposte. Non posso fare altro che dire che ci proverò. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi ma ci proverò, anche con l'aiuto di qualcun altro, Il difficile sarà proprio iniziare ad attuare un comportamento a cui non sono abituato, un po' come imparare a camminare. Purtroppo nella mia esperienza finora, le poche volte in cui sono riuscito a "rischiare", poi mi sono sempre pentito e non sono riuscito a fare veramente tesoro delle esperienze, spero vada diversamente.