Una stenosi uretrale nell'area bulbare mediante la metodica sachse

In un periodonon facile per me sento il bisogno di sentire la vostra voce e i vostri consigli.Il problema è in parte a voi noto.Il 16 di Dicembre mi sono sottoposto ad una TURP e (non prevista perchè non diagnosticata dall'urologo di riferimento e da altri consultati) e ad un intervento su una stenosi uretrale nell'area bulbare mediante la metodica Sachse.Sembrava tutto riuscito, tanto che ormai da settimane ero tornato alla mia abituale esistenza quotidiana. Il 20 di Febbraio vado avisita di controllo e , dopo una uroflussometria, il Chirurgo mi annuncia che ilflusso era " discreto,ma non quello chemi aspettavo". Decide di eseguiore una calibratura uretrale e durante l'operazione.ad un certo punto avverto un intenso dolore.Il dottore mi invita ad una nuova uroflussometria. Nonostante il dolore e la tensione la seconda uroflussometria risulta"a campana e regolare".IL medico mi comunica che l'intervento sulla stenosi non èstato risolutivo, anche perchè è un tipo di intervento a facile recidività.Ilmorale scende sotto i piedi e torno a casa con la terapia di bere acqua, anche perchè sono uscite diverse gocce di sangue, e di prendere per 5 giorni un antibiotico(Chinops da 600).Mi fissa ilprossimo incontro fra tre mesi.I primi due giorni sono stati dolorosi quando andavo ad urinare e a partire dal 4 giorno inizio ad avvertire un sensibile bruciore al pene e a seconda del movimento delle specie di punture-spasmi nella parte inferiore del pene che è ancora particolarmente sensibile. Ora vi chiedo se questo rientra nella normalità degli effetti della calibratura ed eventualmente la causa.Solo che l'angoscia sta prendendo il sopravvento e sto male.Grazie sempre.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Comprendo il Suo stato d'animo, ma purtroppo il riscontro intraoperatorio di una stenosi uretrale quando concomitano sintomi ostruttivi di verosimile origine cervico-prostatica accade.
La uretrotomia secondo Sachse è un atto rapido e risolutivo, che aggiunge solo qualche minuto alla durata dell'intervento.

Purtroppo, l'uretra è molto delicata per cui le stenosi possono recidivare. Molto spesso è comunque possibile gestire le recidive (che possono anche essere solo parziali) con un ciclo di dilatazioni, per cui la invito a non deprimersi troppo! Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino