Diverticolite operata in urgenza e ricanalizzazione

Buongiorno, mi chiamo Marco e ho 30 anni. In data 22 gennaio 2014, senza alcun sintomo antecedente, colpito da un forte mal di pancia, mi reco al pronto soccorso. Dopo analisi, RX, TC, mi diagnosticano una peritonite per diverticolite acuta, vengo operato in emergenza e mi viene asportato il sigma colon, e mi viene confezionata un'ileostomia di protezione. No ho mai saputo di avere i diverticoli. A distanza di 5 settimane dall'intervento, sto abbastanza bene, mangio di tutto, evitando verdure, fritti, cibi grassi, ma paradossalmente mangio molto più di prima, ho perso 7 Kg in ospedale, ma in questo tre settimane a casa ne ho recuperati 2. Tra due giorni mi sarà fatto il pre ricovero e credo la settimana prossima il clisma opaco per procedere alla ricanalizzazione, mi hanno detto essere un'operazione semplice e veloce, e che non dovrebbe nemmeno essere complicata la riabilitazione. Mi sono però spaventato quando, qualche giorno fa, in seguito al ricovero nello stesso reparto in cui ero stato io, di un caro amico, parlavo col suo compagno di stanza, 77 anni, operato di ricanalizzazione dopo una peritonite. L'operazione non è stata certo semplice, gli hanno trovato molte aderenze, hanno dovuto riaprire tutto, si è svegliato con sacche di drenaggio, catetere e sondino nel naso, e domenica, tre giorni dopo l'intervento, è stato sottoposto a una tac perché ancora non riusciva a scaricarsi. Poi non so come sia andata a finire perché il mio amico è stato dimesso, però questa cosa mi ha parecchio spaventato, leggendo anche che le aderenze per questo tipo di intervento sono molto comuni. Vi ringrazio per l'eventuale parere. Marco
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 465 13
Gentile Utente,
qualunque intervento chirurgico, contempla all'atto del consenso informato somministrato prima della procedura, come previsto oramai da tempo immemore, di complicanze, riportate in dettaglio. Fatta questa dovuta premessa, che riporto come dovuta, rispondo alla sua ultima.
La ricanalizzazione di una ileostomia, per una patologia grave quale una perforazione intestinale con Addome Acuto ( urgenza chirurgica!), E' una procedura che si attua e che quantunque meno indaginosa in termini generali, è sempre una manovra chirurgica. Fatto salvo che le condizioni individuali sono sempre diverse, concorderà con me, che operare un giovane paziente è indubbiamente diverso da operare un paziente anziano!
Comprendo bene la sua domanda, ma mi permetto di rassicurarla, e di porsi, alla procedura che assolverà a breve con animo sereno. Questa ileostomia, va rimossa e la sua qualità di vita, ne godrà di certo! Si affidi con fiducia ai colleghi che de facto le hanno salvato la vita.
Cordialmente

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta, in effetti ha ragione, anche nella mia ignoranza in materia posso immaginare che ogni caso sia a se stante, e che un 30 enne e un 80 enne non si possano nemmeno lontanamente paragonare. Il mio dubbio più che altro è: ho inteso che le aderenze siano inevitabili, e che quindi si spera solamente che non creino problemi, come ad esempio l'occlusione intestinale; è possibile diagnosticare in qualche modo queste aderenze prima dell' intervento di ricanalizzazione? Grazie di nuovo
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 465 13
Gentile Utente,
la sindrome aderenziale è una condizione che si instaura dopo molte laparatotomie. Ovviamente lo spargimento di materiale fecale ( peritonite stercoracea) organizza notevoli aderenze. Nonostante ciò, le assicuro che queste in corso d'intervento vengono gestite sempre con molta tranquillità. Mi creda, affronti con piglio, sereno e deciso la ricanalizzazione.
Cordialmente