Vaginosi batterica e problemi per l'uomo

Salve, sono una ragazza di 22 anni e scrivo per avere una chiarificazione ( scrivo in andrologia perchè la categoria di ginecologia o dermatologia era momentaneamente inaccessibile).
Un mesetto fa mi è stata diagnosticata una flora batterica mista, e ho eseguito la cura prescrittami dal mio ginecologo. I miei disturbi però si sono ripresentati dopo circa 3 settimane dalla cura (che riguardano prurito, perdite bianche abbastanza abbondanti e gonfiore e bruciore dopo i rapporti..tutto questo solo sulle pareti esterne).
Ho letto che fra i batteri che causano questi fastidi, quello associato alla vaginite è la Gardnerella, e da qui deriva la mia domanda: Questo batterio lo trasmetto al mio patner? nel caso in cui io lo trasmetta è opportuno che anche lui esegua delle cure? che sintomi può dare nell'uomo? e' possibile che la mia ricaduta sia dovuta al fatto che adesso è lui ad essere infetto ed a trasmettere il batterio a me?
Grazie per l'eventuale risposta
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

il processo patologico che lei qui descrive lo chiamiamo, in modo un pò folcloristico ma chiaro, "trasmissione delle infezioni a ping-pong".

Tutte le sue osservazioni e i quesiti da lei posti quindi vanno ora verificati, per bene ed in diretta, lei con il suo ginecologo o ginecologa ed il suo ragazzo con il suo andrologo di riferimento.

Nel frattempo naturalmente bisogna avere rapporti sessuali protetti.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto la ringrazio per la celere risposta.
Ho gia fissato un'altra visita dal mio ginecologo naturalmente e il mio ragazzo provvederà a fare le analisi opportune (anche se le aveva già fatte anche lui un mesetto fa e non risultò presente nessun batterio patologico o altro, ma presumo sia il caso di rifarle). La mia era più una curiosità sul fatto che questi batteri da flora mista possiamo trasmeterceli a vicenda oppure no; probabilmente dalla sua risposta deduco di sì.

Grazie,
Cordiali saluti a lei.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sì, mi sembra che abbia compreso la questione!

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore. Ho eseguito tutti gli analisi completi. E' venuto fuori lo Streptococco Agalactiae, batterio che da 4 anni al mio ragazzo si ripresenta nonostante i cicli antibiotici. Io e lui ci frequentiamo da qualche mese e io ,non avendo mai avuto in passato infezioni vaginali, credo sia stato lui a trasmettermelo. Eseguiro' le cure che mi prescrivera' il mio ginecologo, ma mi chiedo come mai questo batterio in lui si ostini a rimanere nonostante i 4 anni di cure. C' e' una prevenzione specifica che si puo' seguire affinche' si possa sconfiggerlo definitivamente?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, oltre alle strategie specifiche che solo il suo urologo può indicare, possono essere utili anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale come:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Non mancheremo di eseguire ogni consiglio.
La ringrazio moltissimo dottore.
Cordiali saluti a lei.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Di nulla.
Cordiali saluti.
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