Mento addormentato dopo devitalizzazione

salve,
stamattina intorno alle 10 mi è stata fatta una devitalizzazione al premolare (credo) dell'arcata inferiore, o comunque il terzo dente a partire da dietro (escludendo quello del giudizio che non c'è). Beh, mi ha fatto parecchia anestesia perchè faceva malissimo. Fatto sta che l'anestesia è passata quasi del tutto entro 4/5 ore TRANNE in alcuni punti: mento e alcune zone intorno al mento e poco sotto il labbro SONO ANCORA ADDORMENTATE a distanza di quasi 9 ore. Inoltre c'è anche un po' di gonfiore tra guancia e mento. Ho chiamato e mi è stato detto che dalla lastra post-intervento non risulta lesionato nessun nervo, che è andatp tutto benissimo .. è possibile, INVECE, che ci sia una lesione e che questa "anestesia" rimanga in eterno?? non dovrebbe essere l'alveolare perchè il dente non è un molare (poi io sono ignorante in materia), o sbaglio? in ogni caso è normale? MA SOPRATTUTTO: è reversibile?? a cosa può essere dovuto?? Come posso risolverlo? grazie mille
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Utente,
il Nervo Alveolare innerva fino agli incisivi ai quali possono afferire anche rami dell'alveolare dell'altro lato.
E' importante sapere come è stata eseguita l'anestesia, anche se presumo, intorno al dente o comunque tra la guancia e l'osso: se così è, è probabile che il gonfiore che avverte sia dovuto più al trauma per l'inserzione dell'ago e la pressione dell'anestetico che all'azione farmacologica del farmaco,e che questo edema al momento provochi una parestesia da compressione del nervo Mentale, ramo terminale dell'alveolare, che più o meno in quella zona esce dalla mandibola per innervare la cute.
Penso che dovrà attendere ancora qualche ora per valutare un eventuale trauma al nervo, anche se dubito che, nella peggiore ipotesi di un contatto diretto con l'ago, possa aver subito un danno permanente.
Non sono da trascurare eventuali terapie farmacologiche di supporto.
Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
la ringrazio molto per la sua risposta! mi ha fatto due anestesie "normali" (cioè nella guancia o giù di lì) e poi una direttamente nel nervo (parole sue), non saprei quale nervo intendesse... comunque con quella poi non ho più sentito niente ... ma nel vero e proprio senso, ovvero, continuo a non sentire niente =/ in ogni caso, come dice lei, anche se l'ago ha contattato direttamente il nervo è comunque una cosa reversibile? inoltre dalla radiografia sembrano non esserci lesioni ai nervi...
Aggiungo che ho sempre evitato di farmi estrarre il dente del giudizio perchè a conoscenza di questi rischi e ora non sono stata informata a priori che gli stessi rischi c'erano anche con una "banale" devitalizzazione di un premolare! Terapie farmacologiche di che tipo? accelerano la ripresa della sensibilità? grazie di nuovo
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
'nella guancia' vuol dire che ha inserito l'ago dietro l'ultimo molare, cioè la cosiddetta 'tronculare' che anestetizza l'emimandibola fino a metà mento o in corrispondenza del dente da trattare?

'nel nervo' significa quasi certamente nella polpa dentaria: in questo caso non vi è danno ad alcun nervo propriamente detto.

Dalla rx non si può valutare alcuna lesione a qualsiasi nervo, dato che in rx i nervi non compaiono, probabilmente il suo dentista si riferiva al fatto che l'apice del dente è lontano dal canale del nervo alveolare, come quasi sempre accade del resto.

Mi riferivo ad un eventuale contatto con il nervo mentale: in tal caso la punta dell'ago può traumatizzare ma non lesionare irreversibilmente il tronco nervoso.

Mi riferivo a terapie antiinfiammatorie per ridurre l'edema dei tessuti circostanti il nervo ed eventualemte del nervo stesso, ed all'assunzione di intregratori a base di vitamine del gruppo B per la rigenerazione nervosa.
Comunque è giusto aspettare qualche ora ancora per avere un quadro più preciso: una ripresa della sensibilità sarà segnata da un particolare formicolio ai tessuti ora silenti.
Cordiali saluti


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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
grazie di nuovo. Dunque, sì, esattamente: anestesia nella polpa/nel dente (avevo una pulpite acuta), dopo averne fatte due tra la guancia e il dente ma in prossimità del dente trattato (premolare); NON verso i molari. Ad oggi ho ancora delle parti insensibili, quelle dove c'è il gonfiore e altre un po' più "risvegliate" che fanno un po' male ( ma sinceramente preferisco il dolore!) e sono parti che coinvolgono il mento e un pezzo della guancia circostante, mentre il labbro, la lingua e i denti sono sensibili. Dunque se non è possibile vedere l''integrità del nervo dalla radiografia perchè mi ha detto che è a posto? XD Spero vivamente che il mio dentista sappia distinguere i nervi dl resto nella rx. Oggi lo vedo e glielo chiedo =D Comunque comincio a pensare che è come dice lei, cioè un edema che comprime, anche perchè se no non si spiegherebbbe la "selettività" delle zone insensibili, che per altro non coinvolgono più dente, labbro e lingua. Giusto? Seguirò il suo consiglio per quanto riguarda le medicine antiinfiammatorie. Ieri notte ho preso un aulin tra l'altro ma temo sia eccessivo, non ho tutto questo dolore. Io la ringrazio nuovamente, è stato davvero gentile e preciso!
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Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Gentile utente,
non posso che confermarle quanto finora le ha riferito il Dott. Palomba.
Aggiungerei inoltre, a difesa del suo dentista, che anche se non è possibile vedere le strutture nervose su una radiografia (cosa che lui sa benissimo, non dubiti) perché sono come si dice "radiotrasparenti", cioè vengono attraversati dai raggi X quasi completamente senza ostacolarne il passaggio e quindi non danno alcuna differenza di contrasto nell'immagine radiografica (principio sui cui si basa una radiografia e che trova quindi il suo campo d'applicazione elettivo nell'esame dei tessuti duri, osso, denti, ecc. e non dei tessuti molli, guance, gengive, nervi appunto, ecc.), si può comunque presupporre che non vi siano danni a queste dalla valutazione dei tessuti duri circostanti e dalla "bontà" dell'otturazione canalare che è radiopaca e quindi si vede.
Al di là di tutto, per il tipo di intervento che è stato eseguito, le possibilità che si possa verificare un danno al nervo alveolare inferiore, soprattutto di tipo irreversibile, e praticamente nulla. Quello che lei riferisce è una probabile parestesia dovuta all'edema locale (gonfiore) che comprime le fibre del nervo mentoniero (parte terminale del nervo alveolare inferiore che, fuoriuscendo dalla mandibola attraverso un foro situato proprio nella zona del dente curato, va ad innervare la cute e le mucose della zona del mento). Inoltre vi può essere un risentimento del nervo dovuto alla temporanea ischemia (riduzione dell'afflusso di sangue) che il vasocostrittore contenuto nell'anestetico provoca.
Mi sento di tranquillizzarla ampiamente, è improbabile che vi siano danni irreversibili, deve solo avere ancora un po' di pazienza e vedrà che col tempo la sensibilità ritornerà al 100% su tutta la zona, come già sta avvenendo in maniera parziale.
Cordiali saluti

Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA

[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Dottore, la ringrazio molto per la sua precisazione! Sì, pare proprio esservi un edema perchè la zona della guancia-mento è leggermente gonfia (oltre che "addormentata") e inoltre l'anestesia, come mi ha anche detto il dentista, probabilmente ha "disturbato" delle terminazioni nervose che faticano a risvegliarsi nell'immediato (qualcosa del genere). Bene, sono contenta di poter stare tranquilla, specialmente sulla possibilità di valutare dalla RX la situazione =) (dato che di fare una tac che mi costa 100 euro proprio non mi va). Infine, il mio dentista dice che non ha usato strumenti, fatto un impianto o cose così che vanno a toccare / ledere i nervi... Io aspetto che mi si risvegli tutto e speriamo bene! il mi dentista mi ha proposto del cortisone. Secondo voi non è un po' eccessivo? comunque grazie di nuovo.
[#7]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Il cortisone è un potente antiedemigeno quindi è il farmaco d'elezione per ridurre i cosiddetti "gonfiori", edemi appunto. Quindi se lei desidera una risoluzione più rapida potrebbe avvalersene altrimenti basta aspettare un po' di più.
Cordialità
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sì, infatti mi sa che aspetto fino a domani, da ieri ho notato una riduzione significativa comunque. se il problema persiste o si riduce di poco allora procedo con il cortisone! grazie di nuovo per la sua disponibilità. Cordialmente.
[#9]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Bene, allora aspetto buone notizie, ci tenga aggiornati.
Saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Aggiornamento: la parestesia è passata completamente 3 o 4 giorni fa, sembra tutto ok! grazie di nuovo per il vostro supporto e buon proseguimento.
Cordialmente.
Salute orale

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