Celiachia e gastroscopia...

Gent.mo Staff di Medicitalia,
qualche mese fa mi sono sottoposta a tutte le analisi del sangue di rito (EmA, anti tTG, IgA ecc.) per capire se tutti i miei problemi di salute potevano essere attribuibili alla celiachia. Gli esiti sono tutti positivi, pertanto tutti i gastroenterologi che ho interpellato mi hanno invitata a sottopormi a gastroscopia per accertare definitivamente la malattia e per poter così richiedere all'ASL i famosi buoni per l'acquito di prodotti alimentari gluten free. Vi scrivo proprio perchè ho letto in un vostro intervento passato che non è più necessario ricorrere a questa indagine invasiva per la conclamazione della malattia e per l'ottenimento dei buoni dell'Asl. Vorrei solo capire perchè tutti gli specialisti che interpello non si accontentano degli esiti inequivocabili delle analisi del sangue e si rifiutano di rilasciarmi il famoso documento da consegnare agli uffici dell'ASL appunto. Ora voi mi chiederete: "perchè non si vuole sottoporre alla gastroscopia?!" Semplicemente per il fatto che ormai sono più di 3 mesi che seguo una dieta ferrea senza glutine (i miei problemi di salute sono spariti dopo poche settimane come d'incanto) e perchè tali specialisti mi hanno detto che per far si che la gastroscopia rilevi l'allergia al glutine (ovvero che i villi si atrofizzino di nuovo) è necessario reintrodurre proprio il glutine nella mia dieta per almeno sei mesi... è folle che io debba stare nuovamente male -e con male intendo che non riuscivo nemmeno più ad uscire di casa a causa dei malesseri invalidanti che avevo- per ottenere un semplice foglio da portare all'ASL quando le analisi del sangue sono scrupolose e chiare!!!! Sapreste dirmi cosa, secondo voi, è meglio che io faccia o se c'è qualcosa che non so?
Grazie infinite
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Dr. Nicola Verna Allergologo 304 6 27
Gentile signora,
malgrado la diagnosi di celiachia sia altamente probabile sulla base della storia clinica e dei risultati degli esami di laboratorio, la diagnosi di CERTEZZA è possibile solo attraverso la biopsia dei villi intestinali in dieta libera (ovvero contenente glutine).
Malgrado la mia solidarietà umana, penso di interpretare le intenzioni del legislatore in merito alle rigide regole imposte. Queste hanno lo scopo di garantire al paziente la certezza della diagnosi ed alla collettività di spendere cifre, non indifferenti, per una giusta causa.
Ad ogni modo, le informazioni più dettagliate ed aggiornate sull'argomento può trovarle sul sito della Associazione Italiana Celiachia (http://www.celiachia.it/) cui penso sarebbe cosa utile iscriversi.
Cordiali saluti,

Dr. Nicola Verna

http://verna.blog.tiscali.it/

Dr. Nicola Verna

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dopo
Utente
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La Ringrazio per la gentile e celere risposta!

Distinti Saluti
Celiachia

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