Irregolarità intestinale post-intervento

Salve son qui qui per chiedere a Voi un consiglio nella speranza di non aver sbagliato sezione .
Circa 3 settimane fa mia madre ha subito un intervento chirurgico per la presenza di un carcinoma al colon sigmoideo.Intervento è andato chirurgicamente parlando molto bene e non vi è stato bisogno nemmeno dell'applicazione della sacca che in molti di questi casi viene posta.
L'unico problema e che mia madre dopo essere andata di corpo e anche parecchio in ospedale stesso circa 10 gg dopo l'intervento ora a casa non riesce a trovare la giusta regolarità.
Prima dell'intervento era arrivata a un punto in cui si sforzava molto (io sentivo) e non riusciva proprio a defecare se non, diceva, feci liquide quasi schiumose, ora invece quando riesce non con lo sforzo di prima ma quasi le feci sono normali ma "poche" per cui avverte sempre una sensazione di gonfiore in sostanza vuole andare al bagno ma non riesce ad andare di corpo.
Ora considerando che le è stato scondigliato di non abituarsi con lassativi che tutt'ora non ha preso salvo uno sciroppo regolatore, il medico di cura le ha prescritto un farmaco (NOSTIP in compresse lei lo ha preferito in bustine) ma al momento nell'istante in cui io scrivo ancora niente.

Ho letto e mi sono informato che dopo intervenri del genere per raggiunegere la giusta regolarità ci vuole tempo ma mi chiedo cosa potrebbe aiutare?

Considerando che qualche anno fa subito anche un 'intervento alle emorrodi qualcosa credo che si sia ripresentata visti anche gli sforzi che faceva prima dell'intervento e a quelli che fa adesso, che tipi di rimedi credete aiutino.In ospedale oltre a dirti i primi giorni di seguire una dieta leggere altro non consigliano ma io sempre informandomi (forse troppo) ho letto oltre che a diete anche di posizioni da assumere quando si va in bagno considerando anche che lei comunque avverte sempre quella sensazione di TAPPO.

Mi scusi se mi sono dilungato troppo e Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Gentile Utente.
Probabilmente la difficoltà, che sua madre incontra al momento della defecazione, è da ricercare in una ostruita defecazione(sensazione di tappo), questa potrebbe essere legata alla presenza di un prolasso rettale interno.
In questi casi, anche usando lassativi, le feci che raggiungono l'ampolla rettale incontrano notevole difficoltà ad essere espulse.
Una visita colonproctologica potrà essere utile per chiarire ulteriori aspetti di tale stipsi espulsiva.
Cordiali saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dott.D'Oriano in effetti quella del prolasso era un ipotesi che era sta presa in considerazione solo da me sempre informandomi personalmente, prima di quello che è poi venuto dalla colonscopia che ha portato poi all'intervento.
Quello che mi chiedo e se tale prolasso non sia stato evidenziato e venuto fuori da tutto ciò a cui mia madre è stata sotto posta prima dell'intervento tra cui Colonscopia, Clisma Opaco ecc ecc. nonchè numerose visite fino all 'ultima quella del primario dopo i risultati della colonscopia che ha poi evidenziato la presenza del polipo.

Ringrazio sempre per le risposte.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
La Colonscopia, il Clisma opaco, non sono esami che possono evidenziare un prolasso rettale interno; questo si manifesta principalmente alla defecazione.
Solo il colonproctologo, esperto, che sospetta la sua presenza può, con particolari manovre, riscontrarlo proctoscopicamente.
Le ricordo che la mia è solo un' ipotesi, che richiede una visita diretta ed una eventuale defecografia prima di attribuire, i disturbi alla defecazione di sua madre, ad un prolasso rettale interno e ad un rettocele.
Prego