Tachicardia durante allenamento cyclette

Buona sera, da anni utilizzo la cyclette per un mio problema fisico alla gamba sinistra per una mezz'ora 3 volte a settimana senza nessun problema sia in palestra che ora a casa. Purtroppo da qualche giorno a casa devo interrompere l'allenamento per il sopraggiungere di tachicardia dopo pochi minuti. Praticamente dopo la fase di riscaldamento di qualche minuto quando la frequenza arriva a 110-115 battiti inizia ad aumentare velocemente nonostante io rallenti o addirittura mi fermi e scenda dalla cyclette arriva in pochi secondi a 160-170 battiti(da cardiofrequenzimetro) dura alcuni minuti e poi inizia a decrescere fino a normalizzarsi salvo restare leggermente elevata per un pò per la paura presa. Sinceramente a me non era mai capitata una cosa del genere ed ho molta ansia tale da evitare l'allenamento. Premetto che a dicembre ho fatto ecg normale, ecg holter per altre problematiche e naturalmente visita cardiologica. Il mio medico mi ha consigliato l'ecg sotto sforzo per vederci più chiaro.
Può essere pericoloso tutto ciò?
Grazie per le risposte
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Concordo pienamente col Suo medico sull' opportunità di eseguire un test da sforzo per poter documentare l'effettivo andamento della Sua frequenza cardiaca seguendo un preciso protocollo mentre il cardiologo esaminatore controlla costantemente l'elettrocardiogramma ed altri parametri. Con l'esito del test il Suo medico avrà tuti gli elementi per decidere sul da farsi.
Se vuole, ci tenga aggiornati.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho avuto il risultato del test da sforzo:

valori max

Carico: 100 FC 154 BPM % max FC 95%
Mets: 4.8 SIS 170 mmhg
DIA 85 mmhg
D.P. 24310 BPM * mmhg
Indice ST/FC 1.82 uV/bpm in II alle 8:30

MAX Var. ST:
Variazione Soprasliv ST 1.3 mm in aVR alle 5:30
Variazione sottosliv. ST -2.1 mm in II

Conclusioni
Test eseguito in terapia con lobivon 1,25 il p. ha pedalato per 12 minuti a carichi crescenti di circa 5-10 W/2 min tollerato carico fino a 100w. 4,8 mets ipotrofia gamba sinistra normale incremento cronotropo, vivave incremento pressorio. Non sintomi o aritmie, non modificazioni significative tratto STT.


Non si è comunque verificato il problema che quando ho smesso di pedalare la tachicardia continuasse, cosa che mi è successo a casa. Ho il sospetto che, vedendo l'accelerazione del battito, nello studio stavo tranquillo mentre a casa ho preso di panico, può essere?. Riproverò senz'altro di nuovo, adesso sono più tranquillo ma comunque non riesco a spiegarmi perchè quando lo facevo in palestra con più o meno lo stesso sforzo la frequenza era più bassa e questo mi aveva messo in allarme.
Grazie e a risentirci
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Il risultato del test é del tutto rassicurante ed esclude la presenza di disturbi maggiori della eccito-conduzione cardiaca. La sintomatologia da Lei riferita, quindi, anche se fastidiosa non deve preoccuoparLa eccessivamente. In ogni caso, ne parli con il Suo cardiologo di fiducia che, a suo giudizio, potrà intervenire sulla terapia seguita ad esempio sostituendo il Lobivon con altro betabloccante, oppure adeguandone il dosaggio (attualmente subterapeutico).
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Il mio medico e il cardiologo non hanno ritenuto opportuno per il momento variare il dosaggio del lobivon e non cambiare il farmaco per evitare altri effetti collaterali. Comunque continuo a fare il mio allenamento e tenendo una bassa intensità intorno ai 40 watt (anche considerato il fatto che pedalo con una gamba sola in quanto alll'altra ho esiti di polio) gli episodi sono contenuti. Soprattutto come ho detto mi succede una cosa strana: quando sento che la frequenza aumenta mi comincia a prendere come un tremarella, che ora, dopo avere fatto il test, abbassando l'intensità e piano piano smette. Il mio medico dice che si tratta di ansia per la paura che il battito diventi incontrollabile. Io sono si un soggetto ansioso ma che la mia ansia arrivasse a tanto non lo immaginavo.....Per questo ho deciso di prendere di petto la cosa e fare poco allenamento ma tutti i giorni (15 minuti) e penso che prima o poi finirà, del resto quando andavo in palestra non avevo questo problema. Lei che ne pensa?
Grazie e mi scusi per la lungaggine.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
A distanza non posso far altro che concordare con Lei e con i Suoi curanti...
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buona sera, mi scusi se riprendo la discussone dopo tanto tempo. Io, come avevo deciso, continuo sempre il mio allenamento ma, quando la frequenza supera un certo limite (diciamo 125-130) il problema si ripresenta: mi sento battere nelle tempie, preoccupazione, tremori, ecc. Dopo avere smesso la frequenza si mantiene per un'oretta sempre sui 90-100. Il mio medico dice che si tratta di un problema di ordine psicologico che si perpetua. Intanto anche sapendo che non c'è nulla di patologico la cosa mi disturba e ciò concorre a mantenere la frequenza alta. Ho provato a fare respirazione controllata dopo gli esercizi ma senza risultato. Si può trattare forse di una specie di attacco di panico scatenato da questa particolare situazione? Io non mi voglio dare per vinto anche perchè nella vita può capitare (cosa già successa) la stessa situazione come salire e scale ecc. Come posso venirne a capo? Posso forse rigirare il post in psicologia?
Grazie e a risentirci
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Come Le ho già detto, il test da sforzo eseguito non mostra elementi patologici, per cui la sintomatologia da Lei riferita non può essere ricondotta a malattie del cuore.
La Sua idea di postare nuovamente La Sua richiesta di consulto mi sembra senz'altro condivisibile.
Cordiali saluti
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 210 6 1
G.le utente, come già lei stesso ha più volte sottolineato sembra che nella sua condizione, apparentemtne normale, abbia instaurato una dinamica ricorsiva tra ansia anticipatoria ed aumento del battito cardiaco, per cui preoccupandosi che queso aumenti alla fine aumenta mediante un condizionamento che non riesce più a controllare.
Considerando che in ambiente controllato, dove poteva monitorare i suoi parametri fisiologici, ciò non è occorso, dovrebbe, a mio parere, concentrarsi sulla frequenza cardiaca cercando di "rallentarla" o rivolgersi ad uno psicoterapeuta per apprendere specifiche tecniche di rilassamento.
Restiamo in ascolto

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

[#9]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dr. Spalletti per aver centrato il punto della dinamica ricorsiva. E' proprio così che mi sento come il famoso cane che si morde la coda non riuscendo a uscirne fuori. Volevo chiederle cosa intende per concentrarsi sulla frequenza per rallentarla, perché se mi concentro e' peggio. Ho messo in atto la tecnica di respirazione lenta ma sembra non funzionare. L'unica cosa che ho visto funzionare e' distrarre immediatamente l'attenzione prima che si scateni la reazione ma non sempre ci riesco. CErto posso sentire il mio psichiatra, ma mi sembra una cosa banale, e' possibile provare qualche altra tecnica specialmente per bloccare l' ansia anticipatoria?
Grazie ancora e tanti saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buona sera, dr. Spalletti, il problema purtroppo sussiste ancora, riesco solo a tenerlo a bada come ho detto ma non è risolutivo, vorrei veramente liberarmene.
Ho interpellato uno psicoterapeuta in grado di aiutarmi ma mi ha parlato di parecchie sedute con costi che francamente attualmente non posso sostenere.
Chiedevo infatti, che cosa intendeva per concentrarsi sulla frequenza e "rallentarla" mi può dare qualche info o suggerire qualche lettura?
Grazie, le porgo i migliori saluti e a risentirci.
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