Aggressività bambino 5 anni

Salve, ho un bambino di 5 anni. A 4 anni è andato per la prima volta all'asilo. Prima non è voluto andare. Quest'anno è andato e faceva anche il tempo pieno. Questo non perchè non poteva stare a casa, ma solo per farlo stare con altri coetanei. Da circa 1 mese, dopo che ha avuto febbre forte e bronchite ed è stato a casa per 15gg è diventato più irrequieto, più aggressivo. Poi da qualche settimana, dopo che ha vomitato a mensa, non vuole andare più all'asilo. Lo portiamo molto forzatamente, non gli facciamo fare più il tempo pieno, quindi non va a mensa ma, al mattino per portarlo all'asilo è guerra. Poi già da prima facilmente, con persone di famiglia, nonni, papà e soprattutto mamma, si comporta sempre con aggressività. Magari gioca con la cuginetta di 7 anni e basta un niente perchè le cominci a dare morsi e/o pizzicotti, a volte anche giocando, facendole del male. anche a casa, magari quando viene contraddetto, sembra avere a che fare con un pazzo. Non parliamo poi quando è stanco e vorrebbe dormire, almeno 15 minuti prima deve esibirsi in atti di violenti. A volte poi non ricorda nulla di quello che ha fatto. Come dobbiamo comportarci? E' ovvio che a volte non riusciamo a sopportarlo e quindi lo si sgrida, o lo si sculaccia, ma lui non si arrende e risponde cmq con aggressività.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il comportamento dei bimbi è meglio decodificabile in riferimento soprattutto alle dinamiche familiari, come vanno le cose in famiglia?
Com'è sono i rapporti tra voi genitori e tra voi e il vostro bimbo? E' figlio unico?

Com'è stato l'inserimento l'anno precedente?

E' bene che il bambino frequenti l'asilo, ma forse sono i metodi con i quali affrontate le sue resistenze che andrebbero rivisti.

Usare le mani ad esempio può indurre il bambino a fare lo stesso con gli altri, oltre a peggiorare il rapporto e la situazione,
Tra l'altro dopo una vacanza o un'assenza protratta da scuola,
può succedere che il bambino si rifiuti di tornarci o faccia difficoltà, ma questo in generale poiché ogni caso è a sé.

La guerra non è mai utile, in questo modo rischiate di ingenerare inutili e controproducenti escaltion che non risolvono, ma peggiorano la situazione. occorrono fermezza, buon senso e capire cosa c'è dietro al comportamento del bambino.

Comunque, dato che riferisce anche una certa aggressività pregressa del bambino, la situazione andrebbe valutata in senso più ampio, come detto sopra.( situazione globale, metodi educativi , dinamiche familiari)

A tale scopo, potreste voi genitori consultare direttamente un nostro collega per essere supportati come genitori e ricevere indicazioni opportune sul come gestire le difficoltà esposte.

Restiamo in ascolto se vuole aggiungere altro



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Laura Pinzarrone Psicologo 32 14
Gentile Sig.ra,

l'età del bambino è molto importante perchè si attraversa una tappa dello sviluppo molto delicata.

Le reazioni del bambino potrebbero essere dovute a delle motivazioni non semplici da percepire senza un'attenta analisi del contesto.

La punizione si ricordi che non serve; utili invece sono i rinforzi ed i premi per i comportamenti corretti.

Non ha pensato di chiede un supporto ad un professionista della sua zona? A volte, bastano pochi incontri per apprendere delle tecniche utili alla gestione del comportamento del bambino.

L'aggressività va contenuta ed al bambino vanno insegnate diverse metodologie di comunicazione, che ovviamente siano più funzionali.

Spesso dietro questi comportamenti aggressivi e lesivi non c'è altro che un problema di comunicazione delle proprie emozioni; se il piccolo dice di dimenticare tutto è probabile che lo faccia con impulsività...è importante che impari a gestirla.

Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora,
da quello che racconta pare che il problema si collochi nel fatto che, in una qualche misura, voi attribuiate un carattere di intenzionalità alle sue reazioni aggressive;
quando si ha una considerazione di questo tipo allora diventa difficile affrontare una situazione attraverso un'impostazione costruttiva, in cui si capisca quale sia la richiesta del bambino e quale si la cosa migliore da fare per soddisfare questo suo bisogno.
I bambini difficilmente adottano volontariamente dei comportamenti che gli procurano la svalutazione, disapprovazione ed allontanamento da parte dei genitori o dei pari, quando questo accade è perchè non conoscono un altro modo per comunicare un contenuto ed allora spetta agli adulti capire cosa vuole dire ed insegnargli a farlo in modo adeguato.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
* "al mattino per portarlo all'asilo è guerra"

non è che per portarlo all'asilo viene punito con sculacciate o altre cose violente. Anzi, pur di portarlo lo si porta in braccio e, pesa circa 20kg, e nel frattempo, mentre si dimena piangendo si esibisce regalando pizzicotti, tentativi di provocazione vomito ecc. Per cui chi subisce, in questo caso sono i genitori. Lui viene solo portato forzatamente all'asilo. Dove una volta giunto, viene lasciato e si calma dopo circa una mezzoretta. Alla domanda, "pechè non vuoi andare all'asilo?" non si riceve risposta. Abbiamo chiesto anche alle maestre e, non sanno dire nulla. In aula lui non da alcun problema, anche se si trova in una classe di scalmanati.

*Com'è sono i rapporti tra voi genitori e tra voi e il vostro bimbo? E' figlio unico?

Il bambino è figlio unico. E' molto legato alla mamma, perchè comunque il papà va via al mattino alle 8 e rientra alle 18,30 quindi la maggiorparte del tempo lo passa con la mamma. Fino a poco tempo fa la mamma non poteva andare neanche in bagno che lui doveva starle attaccato. Se dobbiamo andare da qualche parte, è difficilissimo che lui resti con i nonni. Deve venire con noi. I ns. rapporti con lui vorrebbero essere tranquilli ma alla fine poi vengono disturbati dal suo comportamento che non può passere inosservato ai nostri occhi. Abbiamo provato a parlargli per fargli capire che quando vuole qualsiasi cosa non c'è bisogno di chiederlo in modo aggressivo o simile. Basterebbe chiederlo normalmente, ma...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< I ns. rapporti con lui vorrebbero essere tranquilli ma alla fine poi vengono disturbati dal suo comportamento che non può passere inosservato ai nostri occhi. > e che necessiterebbe di essere compreso nel suo significato per poi essere gestito in modo opportuno.
lei è il padre, ho ben capito? , perché noto che parla di sé in terza persona <perchè comunque il papà va via al mattino alle 8 e rientra alle 18,30 >

Sembra che il bimbo abbia qualche difficoltà a staccarsi da voi, in particolare dalla mamma.
Com'è la situazione famigliare? I rapporti tra voi genitori?
E' alla luce di quanto avviene nei contesti in cui è calato, in primo luogo la famiglia, ma anche la scuola, che i comportamenti di un bimbo andrebbero decodificati e compresi nei loro significati.
Sembra che l'assenza prolungata per malattia , abbia contribuito a scatenare il problema che comunque potrebbe anche essere preesistente, dato che ci dice che il suo bimbo non ha voluto andare all'asilo l'anno precedente.
Anche l'episodio del vomito a scuola,potrebbe avere una parte. ma mancano comunuqe informazioni sulla sua natura e sul come sia stato gestito,

In ogni caso i vostri tentativi di gestire la situazione nei modi descritti non credo possano aiutare a risolvere il problema, ma potrebbero invece rischiare di alimentarlo.

Proprio per questo , al fine di trovare indicazioni e soluzioni appropriate per gestire e risolvere il problema, vi suggerisco di rivolgervi (voi genitori) a un nostro collega di persona, anche perché mi sembra di capire che siate molto provati.

Cordialità
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Si, sono il padre.
"Com'è la situazione famigliare? I rapporti tra voi genitori?"
Penso che siano come in tutte le famiglie, ci sono gli alti e bassi e a volte capita qualche litigio magari a voce alta.
Comunque le posso dire che siamo molto preoccupati di tutto questo e non sappiamo che pensare e cosa fare.
"Sembra che il bimbo abbia qualche difficoltà a staccarsi da voi, in particolare dalla mamma."
Si, è così.
"Proprio per questo , al fine di trovare indicazioni e soluzioni appropriate per gestire e risolvere il problema, vi suggerisco di rivolgervi (voi genitori) a un nostro collega di persona, anche perché mi sembra di capire che siate molto provati."
Potrebbe consigliarci qualche suo collega, oppure se ci può dire dove possiamo trovare un albo, o elenco, dei medici della provincia di salerno.

Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Non ci è possibile fornire direttamente nominativi per le regole di questo sito, tuttavia può cercare un collega (dal mio punto di vista indicherei l'approccio sistemico relazionale) tra gli iscritti all'Ordine Psicologi della sua regione al link
www.psicamp.it
o tra i professionisti iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
"Poi da qualche settimana, dopo che ha vomitato a mensa, non vuole andare più all'asilo. Lo portiamo molto forzatamente, non gli facciamo fare più il tempo pieno, quindi non va a mensa ma, al mattino per portarlo all'asilo è guerra."

Finalmente abbiamo scoperto il perchè dell'ostilità verso l'asilo. In pratica a mensa, più volte, gli è stato servito del cibo che a lui non è piaciuto e, per non dire non lo voglio, l'ha mangiato comunque. Solo d qualche giorno si è deciso a dare queste motivazioni. Ora sono alcuni giorni che non vuole restare a mensa però all'asilo ci abbastanza volentieri.

Ora ci resta solo da capire le cause del problema più grande e per noi preoccupante.

"Poi già da prima facilmente, con persone di famiglia, nonni, papà e soprattutto mamma, inizia a giocando e poi si comporta sempre con aggressività. Magari gioca con la cuginetta di 7 anni e basta un niente perchè le cominci a dare morsi e/o pizzicotti, a volte anche giocando, facendole del male. anche a casa, magari quando viene contraddetto, sembra avere a che fare con un pazzo. Non parliamo poi quando è stanco e vorrebbe dormire, almeno 15 minuti prima deve esibirsi in atti di violenti".
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Ha pensato di rivolgersi a uno specialista come suggerito?

Come le ho detto sarebbe importante approfondire il significato del comportamento di vostro figlio alla luce di elementi rilevabili solo attraverso un consulto diretto per poi poter dare a voi genitori utili indicazioni su come gestire affrontare in modo efficace il rapporto con il vostro bimbo e le difficoltà esposte.
Per quanto detto qui e in precedenza, dal mio punto di vista indicherei uno specialista ad orientamento sistemico-relazionale.

Cordialità