Sospetto ependimoma

Sono un uomo di 40 anni che scrive a seguito di una visita occasionale al midollo spinale tramite RM senza mezzo di contrasto con la qualemi è stato diagnosticato, scrivo quanto indicato dal radiologo:

"Sul margine inferiore L1 sino al margine superiore L3 si segnala formazione occupante spazio a localizzazione intracanalare che oblitera il sacco e la cauda senza superare lo spazio subaracnoideo, con segnale finemente eterogeneo e pattern di crescita permeativo. Il reperto potrebbe originare dal filo terminale del midollo, non potendosi escludere l'origine dalla guaina nervosa. Si misura sul diametro longitudinale un'estensione di circa 5,8 cm. Non si apprezzano reperti extracanalari, in particolare non si rilevano leak liquorali ed erosione dei piatti vertebrali posteriori. In prima ipotesi diagnostica si propende per ependimoma verosimilmente della variante mixopapillare non potendosi escludere una paraganglioma o uno schwannoma. Non alterazioni della corda midollare da C2 a D12. A livello di L1 il filo terminale appare lievemente angolato come da impronta dal basso. Nella norma le restanti componenti disco somatiche e gli elementi scheletrici posteriori. Canale vertebrale di normale ampiezza e morfologia a livello cervico dorsale."

Dalla visita neurologica non risultano sintomi evidenti, riesco ad abbassarmi e alzare le gambe senza dolori. Ieri sentivo la gamba destra come intorpidita e indolenzita e percepivo un dolore, non molto forte, nella parte lombare che si allunga anche verso la colonna, soprattutto quando sono in piedi. Con l'intorpidimento della gamba il dolore si è attenuato.

Il neurochirugo da cui sono stato ritiene che vada esportato vista anche la mia giovane età.

Chiedo se l'operazione potrebbe farmi finire su una sedia a rotelle oppure se ci sono buone possibilità di ripresa. Io ho tanta paura e non so come comportarmi.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

lo studio RM sembra mostrate una lesione del filum terminale che potrebbe essere compatibile con un ependimoma.
Date le dimensioni della lesione l'intervento chirurgico è sicuramente indicato.
Prima dell'intervento, a meno non lo abbia già eseguito, è opportuno ripetere uno studio RM con mdc.
I rischi dell'intervento sono notevolmente inferiori ai rischi legati ad una condotta di attesa. Generalmente i risultati di tale tipo di chirurgica sono buoni.

Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

La ringrazio per la risposta. Sono stato al regina Elena di Roma e mi opererò presumibilmente tra Maggio e inizio Giugno.

Le scrivo per chiederLe alcune informazioni.

1) Nel caso di un ependimoma del filum (ho letto che è di grado I) la prognosi è buona? Si può parlare di sopravvivenza per molti anni, soprattutto se asportato totalmente? Ci potrebbero essere problemi in tal senso? Ha recidive?

Attendo una Sua risposta.

Grazie e buona Pasquetta
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
In caso di ependimoma di grado I la prognosi a lungo termine è molto buona quando è effettuata la resezione totale e l'incidenza di recidiva è molto bassa.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. A quanto so l'ependimoma che colpisce quella zona è di grado I. Se dovesse essere di grado II? So che l'ependimoma è benigno in linea di massima o a bassa malignità. Giusto?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile utente,

l'esame istologico è fondamentale per stabilire la natura della lesione. In caso di ependimoma di II grado e resezione totale, occorre solo fare controlli RM periodici, si tratta di una lesione a bassa malignità.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

Lunedì mi opereranno di ependimoma alla cauda in sostituzione di un altro paziente che per diversi motivi non è ancora stato operato.

Ciò che mi preoccupa è che mi faranno il contrasto con gadolinio per la RM la mattina e il pomeriggio mi opereranno.

Mi chiedo se il gadolinio, che sarà ancora nel corpo, non avrà delle controindicazioni con i farmaci dell'anestesia, visto che viene fatto tutto nello stesso giorno?

Attendo con ansia una gentile e celere risposta.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
L'esecuzione di uno studio RM mdc il giorno dell'intervento non è fonte di nessun problema.
In bocca al lupo!
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Perrini,

Le scrivo a seguito dell'intervento subito per il presunto ependimoma, che è stato completamente asportato dall'intervento di microchirurgia. Sono in attesa dell'esame istologico. Gradirei avere anche la Sua opinione in merito alla mia situazione.

1) Sono uscito dopo una settimana dall'intervento. Sento la gamba sinistra più debole della destra tanto che zoppico se aumento il passo e non riesco a muovere le dita piccole del piede sinistro.
2)Ho tenuto il catetere per cinque giorni che ho dovuto passare fermo a letto. Appena alzatomi non riuscivo ad urinare. La cosa che mi preoccupa è che sento semi-addormentata/intorpidita la parte del coccige in mezzo alle gambe e la parte della coscia sotto le natiche. Ho problemi a defecare. E' una settimana che non riesco ad evacuare che aria. Non so se riguarda il problema alla prostata, ma per urinare devo sforzarmi e spesso escono getti di urina. Mi sembra come se questa parte del corpo fosse intorpidita o stordita e non riesca a svolgere a pieno le proprie mansioni. Possibile? E' questo il motivo per cui non riesco ad andare in bagno e urino in poca quantità?
3) Il medico mi ha detto che dal contrasto è stato rilevato un pezzettino microscopico sotto la posizione del palloncino che avevo prima e che è stato totalmente asportato, per cui dovrò farmi una RMN con contrasto e senza tra tre mesi. Devo preoccuparmi? E' un incubo che non finirà mai? Questa parte per ora insignificante potrebbe crescere velocemente? se fosse maligna? Può l'ependimoma lasciare dei resti?

Grazie per la Sua cortese risposta.
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dopo
Utente
Utente
Egregio dottore,

Le scrivo a seguito dell'intervento subito per l' ependimoma, che è stato completamente asportato dall'intervento di microchirurgia. Dall'esame istologico ricevuto stamattina risulta un ependimoma mixopapillare. Gradirei avere anche la Sua opinione in merito alla mia situazione.
1) Sono uscito dopo una settimana dall'intervento. Sento la gamba sinistra più debole della destra tanto che zoppico se aumento il passo e non riesco a muovere le dita piccole del piede sinistro. Ho notato che più uso i muscoli, tipo aumentando l'andatura, e più li sento intorpiditi.
2)Ho tenuto il catetere per cinque giorni che ho dovuto passare fermo a letto. Appena alzatomi non riuscivo ad urinare. La cosa che mi preoccupa è che sento semi-addormentata/intorpidita la parte del coccige in mezzo alle gambe e la parte della coscia sotto le natiche. Ho problemi a defecare. Lo sfintere non riesce a funzionare e non ha la forza di espellere le feci, che devo togliere con le mani. E' una settimana che non riesco ad evacuare che aria. Non so se riguarda il problema alla prostata, ma per urinare devo sforzarmi e spesso escono getti di urina. Mi sembra come se questa parte del corpo fosse intorpidita o stordita e non riesca a svolgere a pieno le proprie mansioni. Possibile? E' questo il motivo per cui non riesco ad andare in bagno e urino in poca quantità? Mi chiedo se e quando potrò riacquistare le abilità del mio corpo. Esistono dei mezzi per riabilitare la parte perineale?
3) Il medico mi ha detto che dal contrasto è stato rilevato un pezzettino microscopico più o meno in S1, per cui dovrò farmi una RMN con contrasto e senza tra tre mesi. Devo preoccuparmi? E' un incubo che non finirà mai? Questa parte per ora insignificante potrebbe crescere velocemente? se fosse maligna? Può l'ependimoma lasciare dei resti?

Grazie per la Sua cortese risposta.

Domenico Durante