Una cisti sacrococcigea che all'inizio mi è stata curata

Buongiorno a tutti.
Circa un anno fa ho sofferto di un rigonfiamento di una cisti sacrococcigea che all'inizio mi è stata curata con un antibiotico a pomata. In seguito all'applicazione dello stesso l'ascesso si è gonfiato esponenzialmente e lo stesso si è sgonfiato applicando l'ittiolo sulla superficie dell'ascesso. Nonostante fossi in via di guarigione il chirurgo da cui sono andato ha deciso di incidere la cisti lasciandola aperta e sottoponendomi a delle medicazioni per consentire alla stessa di chiudersi dall'interno, lasciando che si cicatrizzasse gradualmente. Passato un anno dall'incisione sono tornati a farsi sentire i dolori a causa, penso, della sudorazione che si accompagna al periodo estivo. Ora è da circa un mese che applico sulla zona del ghiaccio senza che la cisti esploda in un ascesso e senza che comunque sia gonfia, se non di rado e lievemente.Il problema è che comunque non riesco a stare seduto.
Le mie tre domande, a cui spero avrete la pazienza di rispondere sono le seguenti:
- è normale che il dolore continui da un mese a questa parte senza esplodere in un ascesso?
- è da sconsigliarsi l'applicazione di ghiaccio per un periodo prolungato di tempo?
- potrei praticare del nuoto nelle mie condizioni anche se l'ambiente della piscina non è diciamo molto asettico? (vi faccio notare che la cisti presenta un forellino verso l'esterno)

Grazie delle eventuali risposte e del servizio che offrite.





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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
credo che la cosa migliore sia quella di farsi visitare da un chirurgo.
Infatti il trattamento della cisti sacrococcigea è la asportazione.
In alcuni casi quando l'infezione è molto estesa si può ricorrere all'incisione ed al drenaggio, ma successivamente, passata la flogosi, è sempre meglio asportare il tessuto residuo.
E' inoltre necessario appurare le la cisti secerne qualcosa dal "forellino" o se magari il dolore in regione sacrale possa dipendere da altre cause.

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
Grazie della pronta risposta.
Sono consapevole del fatto che immancabilmente debba operarmi; il problema, oltre alla tipologia di operazione cui sottopormi (aperta, chiusa, crionecrosi) è semplicemente la mancanza di tempo a causa di importanti impegni cui non posso soprassedere.
La mia intenzione è di operarmi l'anno prossimo.
Quello che mi stava a cuore sapere era se ci fossero delle particolari prescrizioni a cui dovessi attenermi al fine di sorpassare "illeso" l'anno che mi si presenta davanti; il riferimento al nuoto era inteso in questo senso.
In effetti però non avevo considerato la possibilità che il dolore potesse dipendere da una patologia differente.
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile utente,
potrebbe essersi creata una situazione di equilibrio "precario" tra la formazione cistica e tessuto sano intorno... Il rpoblema è che non sappiamo quanto questo possa durare senza sfociare nuovamente in ascesso o in tramiti fistolosi. Il consiglio è di operarla diciamo "non troppo in là". Durante la fase di attesa è d'obbligo un perfetto igiene. Alcuni chirurghi suggeriscono la depiulazione dell'area.
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile utente,
purtroppo via internet non è possibile risponderle in maniera esaustiva poichè non è possibile effettuare una visita.
Comunque (il condizionale è d'obbligo...) se lei ha una cisti sacrococcigea, se è di piccole dimensioni, se non è infiammata, se il tramite fistoloso è chiuso e non c'è secrezione allora può anche effettuare un bagno in piscina.
Non trascuri comunque la visita chirurgica

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
La presenza di macchie negli indumenti intimi è condizione necessaria e sufficiente per comprovare che il tramite fistoloso non sia chiuso? E di conseguenza se non osservo macchie vuol dire che il tramite è chiuso?

Se mi concedete l'ultima domanda....procedere alla depilazione dell'area con delle creme depilatorie non comporta il rischio di infezione? Potrei passarla anche sopra il tramite fistoloso?

Grazie di nuovo?
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Quello che descrive è un buon controllo di presenza di secrezone: l'aumento di essa o la presenza di cattivo odore la deve allertare. Può depilarsi tranqulamente e lavare bene dopo.
C.B.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Concordo con le valutazioni del collega, ma, rischiando di essere ripetitivo, ritengo comunque consigliabile una visita chirurgica

Cordiali saluti