Faccio fatica a vivere

gentili dottori,
sono un studente di 20 anni. dopo un trauma fisico (alla spalla) subito il 18 09 07, sono entrato in un iter terapeutico (discutibile) che tuttavia non ha ancora risolto il problema. spesso però il male maggiore non sta nel corpo ma nella testa. oggi sono stato dal fisioterapista e nonostante mi abbia detto che sto facendo progressi e che con ancora un po' di sforzi riuscirò a risolvere il problema non riesco a stare bene...
negli ultimi mesi ho sperimentato crisi di pianto, malessere che mi porta a credere di non guarire mai nonostante gli sforzi (seguo religiosamente le indicazioni terapeutiche), sbalzi d'umore (giorni in cui credo sia finalmente tutto finito salvo poi stare male il giorno immediatamente successivo), pensieri ricorrenti di suicidio, apatia, perdita d'interesse, enormi difficoltà a godersi le giornate (a volte vado a letto per alleviare la sofferenza), continuo guardare indietro ai giorni in cui "stavo bene"...non mi sento più me stesso.

tutto questo correlato come potete facilmente comprendere ad una immensa paura...mai nella mia vita ho avuto pensieri così vicini al suicidio e temo sempre più che la situazione mi sfugga di mano e che la mia vita si riduca ad una esistenza.

sono sempre stato una persona emotiva ma MAI arrendevole, ho sempre lottato e non mi sto comunque arrendendo. certe volte però un immenso sconforto mi pervade e quando non c'è sono appena sopra la linea di galleggiamento, e continuo a guardare in là, aspettando il giorno in cui starò bene ma spesso con addosso un male di vivere soffocante, mai provato prima.

vi ringrazio di cuore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Pochi giorni fa le avevo suggerito di richiedere un consulto psicologico.

Lo ha già fatto?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
non ancora dottore...ci avevo già pensato da solo ma con i miei sbalzi d'umore va di pari passo la convinzione di dover chiedere un aiuto da un o psicologico. certe volte dico "ne ho bisogno"... altre dico "sto esagerando, devo solo darmi il tempo di guarire". oltretutto questo mi porrebbe in una posizione difficile con i miei genitori, non so come la prenderebbero...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Se sta davvero così male come dice, è improbabile che i suoi genitori non si siano ancora accorti di nulla. E io credo che i suoi genitori preferiscano vederla stare meglio piuttosto che soffrire, non crede?

Per cui dovrebbe affrontare la questione con loro, parlare tranquillamente e affermare di voler richiedere un consulto psicologico.

Tenga presente che presso il servizio pubblico può farlo anche da solo, recandosi allo sportello unico (CUP) della sua ASL di appartenenza e richiedendo un consulto.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
grazie mille per il suo aiuto dottore. spero di riuscire a recuperare quanto prima la serenità perduta, con o senza aiuto psicologico.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Mi permetta la seguente domanda: se finora non è riuscito a risolvere da solo il suo problema, secondo lei è più logico richiedere l'aiuto di un professionista, oppure continuare a stare male e sperare che un bel giorno il problema se ne vada da solo?

Cordiali saluti e molti auguri
[#6]
dopo
Utente
Utente
domanda legittima.
come le ho già detto il mio umore variabile influisce ovviamente anche sulle mie decisioni. a volte credo sia semplicemente il periodo e il mio stato di isolamento: sono spesso da solo in camera mia a preparare gli esami e questo di sicuro influisce. spesso mi dico che forse con l'estate le vacanze e le distrazioni le cose si potrebbero riaggiustare e con il tempo potrei scordarmi di tutto questo.

questo è sostanzialmente quello che ancora mi frena nell' andare da uno psicologo.

suonerà banale, ma ovviamente più di tutto c'è il desiderio mai domo di recuperare la serenità, la BELLEZZA DI VIVERE e IL SENTIRSI BENE, nel corpo e nell'anima. se davvero non sarò capace di raggiungere questo obiettivo con i miei mezzi allora forse sarà davvero il caso di rivolgersi ad uno specialista.

grazie infinite per l'aiuto e per gli stimoli dottore.
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazzo
sono d'accordo con il collega nel ritenere che se la situazione è quella che tu descrivi allora non si può più aspettare.
Dal punto di vista clinico la presenza ricorrente di idee suicidarie e gli sbalzi d'umore sarebbero già degli indici sufficienti per richiedere un approfondimento specialistico di tipo psichiatrico ancor prima che psicologico.
Devo dirti che in casi come questo è difficile che la situazione vada spontaneamente incontro ad una risoluzione, può accadere ma..vale la pena di aspettare?
La risposta stà nella tua disponibilità a perdere in ogni giorno che passa quella che tu chiami "BELLEZZA DEL VIVERE", a te la scelta.

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#8]
dopo
Utente
Utente
quello che mi mette in difficoltà è capire quanto questo sia correlato al mio malessere fisico, cioè la spalla. forse devo solo aspettare che questa stia bene una volta per tutte, controllando l'emotività nei momenti più difficili, cioè nei giorni in cui mi fa più male...in questo momento poi sarebbe difficile per me chiedere un consulto, dal punto di vista pratico: è estate e fra poco andrò in vacanza e penso che rinunciare a queste per vedere uno psicologo mi farebbe stare ancora peggio.

vorrei cercare di darmi ancora un po' di tempo per vedere se la mia spalla migliora in maniera definitiva e con essa il mio stato psicologico.
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dopo
Utente
Utente
oggi stesso dopo l'ennesima crisi ho deciso di parlare con i miei genitori del mio problema (a conferma di quanto sia altalenante la situazione...il mio post precedente afferma praticamente il contrario e l'ho scritto io stesso pochissime ore fa). in effetti mi hanno proposto come soluzione un aiuto psicologico ancor prima che li informassi della possibilità di avvalarmene. questo mi ha convinto: attraverso il loro aiuto penso proprio di proseguire l'iter terapeutico per la spalla e nel frattempo avvalermi di un aiuto di tipo psicologico, sperando che, assieme all'affetto fondamentale della mia famiglia, tutto ciò mi aiuti a stare meglio sotto tutti i punti di vista.

nel frattempo vi ringrazio per i consulti forniti...speriamo bene...!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Sono contento che abbia preso questa decisione.

Le faccio di nuovo molti auguri.

Cordiali saluti