Carcinosi peritoneale

Gentili Dottori,

esiste un esame del sangue particolare, che possa "svelare" se è in atto una Carcinosi peritoneale, o presenza di versamento ascitico in addome, senza sottoporsi necessariamente a TAC o esami ecografici?

Grazie.

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Se vi è ascite importante,
l'esame citologico del liquido prelevato con puntura esplorativa
può essere un ulteriore elemento valutativo di sospetto.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Dr.ssa Maria Maddalena Laterza Oncologo 4
La diagnosi puo essere clinica ma soprattutto si basa sulla dimostrazione mediante esami diagnostici (ecografia, TAC, eccetera) di liquido peritoneale.
presentazione e la visita clinica sono importanti.
sintomi come disturbi addominali vaghi ed aspecifici: disturbi della digestione, senso di gonfiore precoce ai pasti, senso di pesantezza), disturbi del transito intestinale fino alla sub-occlusione ed alla occlusione intestinale
segni clinici come Addome Globoso: aumento di volume dell'addome legato alla presenza di ascite. in presenza di liquido ascitico, è spesso possibile rilevare al suo interno, mediante esame citologico, le cellule neoplastiche. In genere non è però possibile identificare il tessuto di origine di queste cellule che sono troppo sdifferenziate. il dosaggio dei marcatori tumorali può dare delle utili indicazioni. Questo può essere effettuato sia nel sangue che nel liquido ascitico. Poiché dal punto di vista diagnostico (e prognostico) l'elemento più importante è stabilire se la carcinosi peritoneale ha origine da un carcinoma di tipo ovarico, è importante dosare il Ca125. Questo è sempre modicamente elevato (con valori intorno a 300 U/ml) in tutte le condizioni di carcinosi peritoneale, ma quando questa è dovuta ad un carcinoma dell'ovaio raggiunge valori intorno a 3000 U/ml (esistono però delle pazienti con carcinoma dell'ovaio in cui non si osserva un aumento del Ca125). Questo marcatore può essere dosato anche nel liquido ascitico, dove il valore può raggiungere le 30.000 U/ml.

Dr.ssa Maria Maddalena  Laterza

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

il paziente (mio papa'), anni 74 con carcinoma vescicale T4N2M1, (metastasi ossee localizzate sulla regione coxo-femorale e sede coccigea), non è in condizione d'essere prelevato e portato in ospedale.
Chiedo un ultimo lume di tipo "scientifico", approfittando delle Vostre conoscenze mediche, poichè cercare in rete informazioni del genere, potrebbe essere un azzardo ed un suicidio.


Lei scrive che il marcatore CA125 in genere è alto in presenza di Carcinosi Peritoneale, Le chiedo se il CA125 sia elevato anche in presenza di altre neoplasie,
in definitiva:

Avere eventualmente un CA 125 elevato rappresenta una condizione NECESSARIA e SUFFICIENTE per la diagnosi di carcinosi?

Un CA125 nei limiti, escluderebbe quindi la carcinosi?

Non che tutto cio' possa cambiare le cose, ma conoscere è meglio del non sapere.


Grazie a tutti voi per il lavoro che fate.
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Dr.ssa Maria Maddalena Laterza Oncologo 4
purtroppo il CA125 elevato non rappresenta una condizione necessaria e sufficiente per la diagnosi di carcinosi nè un valore nei limiti nè escluderebbe la diagnosi.,

purtroppo i marcatori sono indicatori aspecifici.
per questo per la diagnosi certa cè bisogno di esami strumentali e esame citologicop liquido.

ovviamente possono essere tamnti i tumori causa di ascite e aumento di ca125 tra cui soprattutto il carciunoma ovarico.

comunque vista la diagnosi e le condizioni clinice del paziente bisogna ovviamente che il suo oncologo lo visiti per attuare una terapia adeguata di supporto.
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
... cercando di restare il più possibile aderenti al quesito da lei posto,

ed alle precisazioni successivamente da lei aggiunte,

le preciso quanto segue:

- il CA-125 ... NON è assolutamente indice di carcinosi peritoneale,

- il CA-125 è espressione soprattutto di tumori della sfera genitale femminile (esclusi in quanto maschio, nel caso di suo padre) e di neoplasie digestive (anch'esse escluse, in quanto suo padre, lei scrive, ha una neoplasia urologica),

- l'assenza di specifiche evidenze (ascite), rilevabili e sospettabili con l'esame obiettivo, che di per sè porterebbero a sospettare una carcinosi peritoneale in un paz. neoplastico, non esclude affatto la carcinosi peritoneale;

- ... ancor più l'assenza di queste evidenze comporta necessariamente il ricorso ad indagini strumentali (TC, ECT...) per rilevare/sospettare la carcinosi.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

Le vostre risposte precise e puntuali, anche nel giorno che dovrebbe essere di festa, mi suggeriscono altri quesiti che io vi pongo senza pero' avere la pretesa di ottenere risposta:

Ricordando che chi scrive ha un livello culturale infimo, Vi chiedo:

La diagnosi di una carcinosi peritoneale quando questa per evidenti comorbilità del paziente è incurabile o meglio non trattabile, non credete sia COMPLETAMENTE INUTILE?

In ultima analisi, qualora la domanda precedente sia dettata da sola ignoranza, l'esame strumentale ECOGRAFICO (non potendo fare la TAC), potrebbe essere sufficiente per smentire e/o confermare la C.P?

Rendendomi conto della noiosità delle mie domande, vi ringrazio comunque per i preziosi suggerimenti precedenti.

Grazie.
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Il riscontro di carcinosi peritoneale

NON E'

<<COMPLETAMENTE INUTILE>>

in quanto consente di avere un preciso quadro dello stato di malattia,
consentendo valutazioni
necessarie
sia sul piano terapeutico che su quello prognostico.