La nipote che non riesce a smettere di spendere

Egregio Dottore,
mia nipote – 45 anni, divorziata, 2 figli, bella, colta, intelligente – spende regolarmente più di quanto abbia. Tenga conto che i suoi redditi potrebbero obiettivamente garantirle una vita economicamente tranquilla. E invece vive in ansia continua, fa anche un secondo lavoro, e tuttavia è sempre alle prese con i debiti (amici, finanziarie, banche). Periodicamente il suo ex marito, o il suo attuale compagno (non convivente), o più spesso la madre, eseguono dei “salvataggi” ripianando la situazione. Ma dopo pochissimo si è daccapo. Abbiamo tutti provato a parlarle, e lei ci sta male, ma proprio non riesce a fare a meno di spendere. Non le sto a raccontare tutti i particolari, ma il fatto è che il suo comportamento mi pare assimilabile a una dipendenza (la negazione, le bugie, la ricerca del soddisfacimento ad ogni costo). Questo suo modo di fare ha rovinato il suo primo matrimonio e compromette la relazione con l’attuale compagno. In tutto ciò ella è infelicissima e sempre angosciata. Ma incapace di cambiare. E' una patologia ? Si può fare qualcosa ?
Grazie molte per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
comprendo la sua preoccupazione per il comportamento di sua nipote e le relative conseguenze personali e familiari.

Bisognerebbe vedere la percezione del problema da parte di sua nipote e se sia disposta a risolverlo.

Mancano dati più precisi e informazioni di prima mano per formulare ipotesi precise, a prima vista sembrerebbe trattarsi di un problematica di dipendenza.

In questi casi la valutazione diretta di uno psicologo/psicoterapeuta sarebbe opportuna per riflettere sull'eventualità di un percorso terapeutico atto a far fronte al problema.

Tuttavia è la persona interessata che dovrebbe esserne motivata e prendere la decisione.

Se crede ci può far scrivere direttamente da sua nipote, di modo che con elementi di prima mano a disposizione, possiamo meglio orientarla e informarla.
In genere gli interventi dei familiari non ottengono i benefici sperati, anzi si rischia magari inconsapevolmente di rinforzare le difficoltà. Potreste magari sensibilizzarla a incontrare direttamente un nostro collega.

Restiamo in ascolto.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
D'accordo con la collega consiglio che la richiesta venga posta dall'interessata. Coi limiti di questo rapporto on line , tenga presente che comprare compulsivamente può essere visto come un modo in qualche modo " riparativo" di rassicurarsi e placare l'ansia , di sentirsi ok, in pista, alla moda, anzi in anticipo sulla moda, anche di superare l'idea che il tempo passa, e che la bellezza , l'essere glam può sembrare la soluzione magica che cancella i rischi...
ci pensi e forse anche si domandi se una psicoterapia che alla luce della storia passata, riconcili sua nipote con la sua storia.. non sarebbe più efficace

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie molte per le risposte.
Certo è che mia nipote non è una bambina, e soltanto lei può decidere se intraprendere o meno una psicoterapia. E anche consigliargliela non potrebbe comportare dei rischi ? Del tipo: "agisco così perché 'sono malata' e non posso fare diversamente"...
Comunque proverò a parlarle di questo sito; giustamente se lei chiedesse direttamente sarebbe tutt'altra cosa.
Grazie ancora e cordiali saluti.
[#4]
Dr.ssa Lucia Firinu Psicologo, Psicoterapeuta 8
Buongiorno . Concordo appieno con ciò che è stato scritto dalle colleghe. Relativamente alla sua paura nel consigliare una psicoterapia a sua nipote perché potrebbe interpretarla come una accusa di essere malata, penso che lei potrebbe semplicemente spiegare a sua nipote il fatto che rivolgersi a uno psicologo potrebbe essere un modo per prendersi cura di se stessa e per trovare nuovi modi per organizzare il proprio modo di vivere. Uno non va dallo psicologo per sentirsi malato, ma perché prima di tutto ha voglia di conoscere meglio se stesso e di risolvere delle difficoltà per stare meglio. Naturalmente quello che lei sta dando a sua nipote è un consiglio , la decisione di andare o meno dallo psicologo spetta esclusivamente a lei. Un saluto

Dr.ssa Lucia Firinu -www.psicologicagliari.com-
Psicologa e Psicoterapeuta a Cagliari, Oristano, Serrenti. Tel.3479203613

[#5]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Signore,
"Periodicamente il suo ex marito, o il suo attuale compagno (non convivente), o più spesso la madre, eseguono dei “salvataggi” ripianando la situazione".
Può darsi che proprio questi salvataggi in estremis la inducano a rimandare la richiesta di aiuto specialistico.
Poi ci scrive:
" lei ci sta male, ma proprio non riesce a fare a meno di spendere"
A me sembra che la signora il disagio lo viva e anche abbastanza fortemente; ecco, cara utente, quella potrebbe essere un ottima ragione perchè accetti, senza difficoltà, di rivolgersi ad una psicoterapeuta nella vostra città.
Non abbia troppi timori di invitarla a pensarci.
Dopo tutto è una zia amorevole che si preoccupa della propria nipote. Che grave comportamento anomalo pensa di stare attuando?
Stia tranquilla.
Saluti.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#6]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara Signora,
"Periodicamente il suo ex marito, o il suo attuale compagno (non convivente), o più spesso la madre, eseguono dei “salvataggi” ripianando la situazione".
Può darsi che proprio questi salvataggi in estremis la inducano a rimandare la richiesta di un aiuto specialistico.
Poi ci scrive:
" lei ci sta male, ma proprio non riesce a fare a meno di spendere"
A me sembra che la signora il disagio lo viva e anche abbastanza fortemente; ecco, cara utente, quella potrebbe essere un ottima ragione perchè accetti, senza difficoltà, di rivolgersi ad una psicoterapeuta nella vostra città.
Non abbia troppi timori di invitarla a pensarci.
Dopo tutto è una zia amorevole che si preoccupa della propria nipote. Che grave comportamento anomalo pensa di stare attuando?
Stia tranquilla.
Saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Chiarisco i miei timori: è possibile che consigliare una psicoterapia venga interpretato da mia nipote non già come una “accusa” d’essere malata, bensì come “giustificazione ed alibi” al suo modus vivendi ? Voglio dire: se uno ha il raffreddore non si può criticarlo quando starnutisce. E questo ragionamento potrebbe accrescere la comprensibile resistenza di mia nipote ai cambiamenti; perché parliamoci chiaro, diventare persone adulte e responsabili non è mica divertente, a qualsiasi età.D’altra parte un tal grado di irresponsabilità all’età di questa ragazza è decisamente sospetto. Anche perché poi lo paga con l’ansia e l’infelicità…
Insomma, gentili Dottoresse, sia io che la madre di questa ragazza siamo piene di dubbi e vorremmo fare il meglio per lei !
Grazie ancora.
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Anche io come le Collghe, le dico che sarebbe utile che fosse sua nipote a scrivere a noi, mostrando di avere consapevolezza di vivere una difficoltà.

Quando le problematiche sono ego/sintoniche , cioè in sintonia con l' io, solitamente c' e poco spazio per poter intervenire ....

Il pronto soccorso economico, che tutti effettuate a sua nipote, a mio avviso, non fa altro che mantenere in vita la problematica .

Gli acquisti compulsivi, sono una vera e propria patologia, una dipendenza che si nutre non dell' acquisto in se, pesto dimenticato, ma dall' eccitazione che regala il comprare, il possedere. ..........spesso serve a comprendere altre lacune, che partono da lontano.

Nessuno, se non la diretta interessata, può fare nulla....
Provi a farle leggere le nostre consulenze,magari ci riflette su

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it