Una persona gioiosa, piena

Gentili dottori,
volevo chiedervi un consiglio conscio che comunque non si possono fare certe valutazioni online.
Sono in cura da circa un mese con Seroxat a dosaggio pieno (30 mg) per problemi di ansia ai quali si è successivamente aggiunta una forma depressiva.
Dopo circa 4 settimane di trattamento i sintomi ansiosi (respiro affannoso,insonnia,derealizzazione) si sono abbastanza ridotti, e l'umore
è migliorato. tuttavia permane un problema per me davvero invalidante: sono sempre stato una persona gioiosa, piena di voglia di vivere e motivazioni, ma da qualche mese a sta parte non riesco più a provare piacere nel fare le cose e vivo in una specie di apatia senza emozioni...secondo voi devo avere pazienza e il farmaco avrà effetto anche su questo aspetto, o è meglio che domandi alla mia psichiatra di perfezionare la mia cura? è possibile uscire da questa apatia o purtroppo dovrò accontentarmi di vivere così?
grazie delle risposte e consigli,
Buona giornata a tutti Roberto
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

e' necessario attendere che il trattamento faccia il suo completo effetto entro le 6 settimane di trattamento pieno.
Successivamente puo' essere utile una rivalutazione in merito alla persistenza dei sintomi lamentati.

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Si, deve avere pazienza perché quattro settimane sono la latenza di comparsa dell'effetto antidepressivo, ma alcuni sintomi possono rispodnere più gradualmente, e inoltre il carico del farmaco inizialmente può "coprire" anche le emozioni positive oltre che quelle ansiose. Nel tempo ciò si attenua di solito. Se tale "apatia" persistesse nel tempo nonostante un buon funzionamento globale e l'assenza di altri sintomi ascrivibili alla depressione, e se non fosse un'indifferenza "malinconica" ma semplicemente un'anomalia rispetto a come è sempre stato di carattere, ponga al suo psichiatra la questione, può darsi che decida di ritoccare la terapia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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