Sessualità e infanzia

Gentili dottori,
mi piacerebbe chiedere se è normale una cosa che è successa perchè premetto che sono sempre stato un po ansioso ma l'ansia che è nata dal pensiero legato a questi fatti ho notato che sta facendo fatica ad andare via. Mi è tornato in mente da qualche giorno che quando avevo circa 10 o 11 anni e frequentavo spesso una cugina della stessa identica età abbiamo giocato qualche volta al "dottore" toccandoci le parti intime e niente di più perchè in verità nessuno di noi due aveva una vera idea di cosa fosse il sesso vero e proprio. Ho pensato all'inizio che è una cosa normale a quell'età però riflettendoci bene mi sono ricordato che ero sempre io a prendere l'iniziativa e a proporre quel tipo di gioco. Questo pensiero mi ha fatto nascere un altro pensiero che mi crea molto disagio e cioè che io fossi una qualche specie di mostro perchè appunto ero io a iniziare o comunque ricordo così. Non so se sto esagerando ma il pensiero di aver potuto approfittare di qualcuno mi fa sentire una schifezza come essere umano. Grazie per l'ascolto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<avevo circa 10 o 11 anni e frequentavo spesso una cugina della stessa identica età abbiamo giocato qualche volta al "dottore" Ho pensato all'inizio che è una cosa normale a quell'età>

Gentile Utente,
del tutto fisiologico e adeguato a quell'età e allo sviluppo il gioco del dottore, niente per cui sentirsi in colpa o vergognarsi.

<Non so se sto esagerando> Credo proprio di si, probabilmente questi pensieri fanno parte del suo "essere essere stato sempre un po' ansioso" .
Ci può spiegare meglio questa sua condizione?
Quali sintomi, difficoltà ha riscontrato e riscontra?
Cosa fa nella vita? Studia, lavora?
Come vanno le cose nei vari ambiti familiare, sociale, scolastico/lavorativo, sentimentale?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

il "mostro" in genere è un adulto consapevole che usa atti del genere su un minore che non ha idea di che cosa sia la sessualità. Legga qui per comprendere meglio: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html

Tra bambini è invece un'altra cosa, perchè i bimbi sono inconsapevoli e spesso utilizzano questi giochi sia alla scoperta del proprio corpo, sia perchè è un gioco e lo ri-conoscono come piacevole. Tutti tendiamo a ripetere le esperienze piacevoli.

Quindi se adesso per Lei questi ricordi sono fonte di preoccupazione, si potrebbe ipotizzare un problema d'ansia o una tendenza ossessiva.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per le vostre parole, mi hanno fatto stare molto meglio.
D.ssa Rinella le rispondo dicendo che molte volte me lo fanno notare e mi dicono che mi preoccupo per cose da niente e entro in ansia. Uguale a come mi è successo con questo pensiero però questa cosa la sentivo più pesante perchè l'argomento è molto delicato e mi sono spaventato. Oppure mi capita che se mi succede un guaio intorno ed è chiaro che non posso essere stato io mi chiedo comunque se sono responsabile del danno in qualche modo.
Non è che non faccio le cose o non esco di casa eh però a volte sento ansia per cose che agli altri non preoccupano.
Studio ma sono incerto se continuare o cercare un lavoro, i miei sono separati, ho un buon numero di amici e non ho la ragazza, ma ci sto lavorando.
D.ssa Pileci ho capito bene la differenza ma mi turbava questa memoria che ero sempre io a iniziare perchè è come dire che ero io a istigare tutto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego.
Beh, se prova a rileggere il Suo primo post e a pensare che si tratta di due bambini di 10-11 anni, riesce a ridimensionare la situazione.

Cordiali saluti,
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, lei si preoccupa troppo come dicono i colleghi, forse questo può essere ricondotto alla sua situazione odierna. Cosa studia, le piace, si sente motivato ?, perchè la cosa fondamentale è la motivazione, non parti se non sai dove vuoi andare.. sembra molto esigente con sè stesso, che tipo di situazione ha avuto e come vive la separazione dei suoi genitori.. con allarme, con fastidio, con sensi di colpa.. ? Ci pensi e veda se può farsi aiutare, forse questa rigidità , questa paura di.. disturbare viene da lontano..
Ci parli un po' di lei..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
"perchè in verità nessuno di noi due aveva una vera idea di cosa fosse il sesso vero e proprio.", proprio per questo i bambini fanno giochi esplorativi tra coetanei, che nulla hanno a che vedere con l'abuso.
Quale è stata l'occasione recente che Le ha fatto riemergere il ricordo?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Egr. utente,

La curiosità della differenza dei generi nasce già verso i tre anni e, se non è appagata, diventa una richiesta elevata nell'età della pubertà. Così è stato per lei.
Quindi, questi “giochi” non sono espressione e manifestazioni di pulsioni sessuali, ma sono soprattutto esplorazione del corpo dell’altra perché procura il soddisfacimento della curiosità di conoscenza.
Infatti, quella che noi teniamo a chiamare “educazione sessuale”, è prima di tutto una semplice conoscenza della conformazione, o meglio della morfologia degli organi sessuali che un’educatrice avveduta e preparata a tale compito può presentare nelle sue lezioni, coadiuvata da raffigurazioni e tavole anatomiche, mentre la seconda parte è demandata alla scuola media, quando ormai le pulsioni si manifestano sia nei maschi che nelle femmine, parte che dovrebbe servire ad avere coscienza delle proprie attese e delle pulsioni sessuali. La terza parte appartiene ad intimi rapporti che successivamente potranno esserci tra maschi e femmine, evento che costituisce la vera formazione e costruzione di un’identità sessuale.

Però rimane una domanda per lei: perché proprio adesso, dopo diversi anni, ha ricordato queste esperienze da lei vissute? C’è qualcosa che ha provocato tali ricordi? E quali emozioni le ha dato, oltre a quelle che ci ha descritto?

Cordiali saluti.