Ablazione transcatetere

Buongiorno ,sono una ragazza di 22 anni alla quale all'età di 7 anni è stata diagnosticata tachicardia parossistica sopraventricolare da rientro AV .All'inizio le crisi richiedevano endovena di adenosina al pronto soccorso ma erano molto rare ,poi con il passare del tempo le crisi sono divenute sempre più frequenti( praticavo sport e le crisi mi costringevano a recarmi al ps anche più volte in una settimana ) così mi è stata consigliata l'ablazione transcatetere.Ho eseguito tale operazione circa 9 anni fa al San Raffaele di Milano e l'operazione si è svolta senza complicazioni.Il referto è stato :studio elettrofisiologico endocavitario ed ablazione transcatetere mediante radiofrequenza di via accessoria tipo kent occulta localizzata in sede antero-settale decorsa e di circuito da rientro di tipo nodale slow-fast con approccio su via lenta.Mi è sempre stato detto che tali aritmie sono benigne e che avrei potuto tranquillamente tornare a svolgere attività sportiva a livello agonistico.Ora però in seguito a episodi di cardiopalmo(tachicardia sinusale) dovute a crisi d'ansia e attacchi di panico per ipocondria(nate in seguito all'operazione) , leggendo su internet ho scoperto di una correlazione tra fascio di kent e Wolf Parkinson White.Inoltre la via accessoria tipo kent occulta non mi era mai stata diagnosticata negli anni precedenti l'ablazione...volevo chiedere se questa via anomala era particolarmente pericolosa come WPW o se invece portava un'aritmia benigna come mi era sempre stato detto.Inoltre ho ricominciato a svolgere attività fisica da qualche settimana in palestra e ho notato la presenza di extrasistole durante lo sport aerobico( non durante esercizi con pesi),ho eseguito holter 24 h e era tutto nella norma a parte qualche besv isolata.Posso stare tranquilla e continuare a svolgere sport? La paura che mi ossessiona è la morte improvvisa dovuta ad aritmie...sono rimasta ipocondriaca dopo l'operazione da bambina e non riesco a superare questo problema...vorrei solo poter convincermi di essere sana come gli altri ragazzi della mia età...grazie
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
Gentile Sig.ra
tutto cil' che lei riferisce non ha per niente a che vedere con le sue paure di morte. Entrambe le aritmie di cui Lei soffriva sono legate a fili aggiunti vi presenti nel cuore che possono creare un circuito per un aritmia. eliminate le vie il problema non sussiste più . Le extrasistoli fanno parte del "pacchetto" aritmie sopraventricolari , nel senso che per avere le tachicardie bisogna avere le extrasistoli e i fili anomali. Ora l'ablazione cura ed elimina i fili ma le extrasistoli rimangono. Sono fenomeni assolutamente benigni che non possono provocare nulla. Sono molto dispiaciuto di leggere che la presenza di queste situazioni le ha creato tutte queste paure. Ma mi creda le elimini tutte senza problemi perché non hanno ragione di esistere. qualora le servissero chiarimenti "gratuiti" non esiti a contattarmi e viva serena
cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La ringrazio tanto dottore per la risposta, sono già più tranquilla. Purtroppo le paure sono nate da qualche episodio di tachicardia tornato dopo l'ablazione.Era la solita tachicardia...quella che avevo sempre sentito...solamente che passava da sola dopo qualche minuto invece di costringermi ad andare al ps come prima dell'operazione. Sicuramente l'operazione ha migliorato la mia situazione ma questi episodi di recidive mi hanno fatto cadere in un circolo vizioso di attacchi di panico paure ipocondria che si è accentuata nell'ultimo periodo ( forte stress dovuto a esami universitari).Ancora adesso vivo con la paura di avere un attacco, evito i movimenti che da piccola mi provocavano l'aritmia...anche se queste aritmie dovessere sfortunatamente tornare ,sono comunque benigne? Non potrebbero causare complicazioni gravi( fibrillazioni ventricolari ecc...)? La ringrazio tanto dottore, mi rendo conto di molte mie paure infondate ma purtroppo questo problema mi ha influenzato non poco l'infanzia e ne sto risentendo adesso a distanza di anni...più grande e di conseguenza più cosciente del problema.
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
Come le ho detto non rischia assolutamente nulla se le tachicardie durano poco oltretutto averle o non averle davvero ininfluente. non pregiudicano e non sono predittive di nulla. Se non riuscisse ad elaborare questo concetto , l'unica alternativa è di ripetere l'ablazione. Ma francamente per episodi di pochi secondi al suo posto gli ignorerei e farei una vita assolutamente normale senza rinunciare a nulla , stress e sport incluso. Se tornassero ad essere prolungate, tenendo presente che non è mai morto nessuno per una TPSV vera' dire che si sovra' ripetere l'ablazione
saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie dottore.Purtroppo non riesco a stare tranquilla, questo problema del cuore ormai è diventato un'ossessione.Sto seguendo anche una blanda cura antidepressiva ma non trovo nessun giovamento.Questa situazione mi sta creando non pochi problemi, non riesco a studiare nè a vivere serenamente come prima...è come se mi sentissi sempre diversa dai miei coetanei e fossi malata gravemente.La mia paura adesso è proprio questa sindrome di Parkinson White che mi hanno detto essere pericolosa in associazione con le tpsv e vivo nel terrore della morte improvvisa.Non so più cosa fare nè come fare per uscire da questa situazione.Sto creando problemi a me e ai miei genitori che soffrono molto nel vedermi soffrire così...
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
Le consiglio di rivolgersi ad un aritmologo che possa valutare la sua condizione. Lei continua a parlare di morte improvvisa. Ma le hanno spiegato che questo rischio è presente se la preeccitazione è manifesta , cioè' se lei ha la preeccitazione ventricolare? da quello che scrive lei ha solo una via accessoria occulta cioè' una via che conduce solo dal ventricolo all'atrio e non viceversa. Da qui la ragione per la quale non le era mai stata diagnosticata La valutazione elettrofisiologia serve a questo e se non è stata evidenziata capacita' di conduzione anterograda (da atrio a ventricolo ) non rischia nulla!! Inoltre senza lo studio elettrofisiologico lei non può essere sicura che le sue tachicardie siano dovute a quello e non ad un rientro intranodale la cui pericolosità è nulla (lei aveva tachicardie legate anche a questo meccanismo). Inoltre, ancora, lei non ha più avuto fenomeni sostenuti, cioè' che durano tanto tempo, ma solo pochi secondi cio' significa che il suo filo elettrico aggiunto non è più in grado di funzionare a lungo . Altro fattore che consiglia di stare sereni.
Cerchi di uscire da questo loop di angoscia che è assolutamente immotivato altrimenti si rovinrera' la vita per NIENTE
saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Il referto dell'ablazione menziona la preeccitazione ventricolare le scrivo quanto riportato:
mediante stimolazione accoppiata con singolo extrastimolo in atrio destro induzione di tachicardia da rientro atrioventricolare attraverso via accessoria anterosettale.Mediante approccio transcavale retrogrado è stato effettuato il mappaggio della via accessoria mediante pull-back e push-in del catetere posizionato a livello dell'anulus tricuspidalico e la via accessoria è stata localizzata in sede medio-settale destra dove è stato individuato il potenziale AV più precoce con potenziale rapido di KENT.In questo punto è stata erogata radiofrequenza a 45 watt per 60 sec con raggiungimento di una temperatura di contatto di 50°C ottenendo l'interruzione della conduzione lungo la via accessoria evidenziata dalla scomparsa dei segni di PREECCITAZIONE VENTRICOLARE all'ECG di superficie con allungamento dell'intervallo AV al seno coronarico prossimale.
Nelle conclusioni parla poi di ablazione di via accessoria tipo Kent occulto.
Posso stare tranquilla dottore?questa preeccitazione ventricolare non ha quindi niente a che vedere con le mie paure?La ringrazio tanto per il tempo dedicatomi.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Ci tenevo inoltre a precisare che durante un primo studio elettrofisiologico transesofageo era emerso che era inducibile una tachicardia ortodromica reciprocante e durante il secondo una tachicardia sopraventricolare da possibile rientro nodale(entrambi fatti prima dell'ablazione),ho effettuato moltissimi ecg per tutti i frequenti attacchi avuti prima dell'operazione ma mai nessuno mi ha riscontrato preeccitazione ventricolare.Gli episodi avuti dopo l'ablazione non sono stati registrati poichè appunto duravano al massimo 5 minuti.
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
come le ho detto considerando la quantità di dati è meglio che vada a fare un controllo da un aritmologo anche se continuo a ripeterle che non ci sono ragioni di preoccupazione
saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie dottore...non è molto che ho fatto la visita dall'aritmologo il fatto è che io studio lontano dalla mia città e adesso non ho la possibilità di farmi dare maggiori spiegazioni da lui...è per questo che chiedevo solamente delle delucidazioni riguardo questa sindrome che tanto mi spaventa e il mio tipo di tachicardia da kent occult in sede anterosettale...sono qui sola per gli esami sono molto preoccupata e non so a chi rivolgermi...ho sempre saputo che le aritmie che avevo erano benigne ma ho saputo per caso di questa sindrome correlata al fascio di kent e sono andata in crisi...

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