Forte malessere e paura

Salve dottori, vorrei un vostro parere.
Ho un problema di ansia e faccio psicoterapia che però ho fermato per un mese (per esigenza della mia psicologa) e riprenderò a settembre così lo psichiatra, collega della mia psicologa, mi ha dato 10 gocce di Lorazapam mattina e sera. Il problema è che in questi giorni non è l'ansia a darmi problemi, visto che non avverto nulla di fisico, ma un malessere mentale. Mi spiego: ho una forte paura che non so spiegare bene, so solo che è forte ed è legata alla morte. Ho paura di morire, ho paura che queste brutte sensazioni che provo e questo malessere/insofferenza siano sintomi di depressione (della quale ho davvero paura perchè so che in alcuni casi porta al suicidio). Mi riesce molto difficile spiegare ma durante la giornata provo queste brutte sensazioni e questa inquietudine che mi fanno provare paura, mi fanno sentire una persona diversa e mi fanno pensare a quando morirò, a come morirò, sento che morirò presto e il fatto che io non riesca a capire del tutto questo malessere mi fa impazzire. Inoltre è come se non mi sentissi viva al 100% ed è come se riconoscessi questo malessere perchè mi fa pensare a quando circa 8 anni fa mio zio si è ammalato di tumore e quando se ne parlava in casa provavo questa paura e queste brutte sensazioni (sono molto ipocondriaca) anche se adesso sono più forti. E mi ricorda anche la forte paura che ho provato in alcuni incubi che ricordo bene, come quando sognai di avere un tumore al cervello. Insomma sento come se la mia vita potesse finire presto, come se io potessi spegnermi da un momento all'altro come se provassi un costante brutto presentimento, in aggiunta alla paura di aggravarmi sempre più fino a non guarire. Ritenete che possa essere depressione?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Ho riletto lo storco del suoi consulti, contenevano tutti le stesse difficoltà
Se è già in terapia, dovrebbe dare il tempo alla collega di lavorare su di lei.
Se sta effettuando un protocollo combinato: psicoterapia e farmaco terapia, dovrebbe essere avvantaggiato, soprattutto durante le ferie della collega.

Eviti di cercare online altre diagnosi o ulteriori rassicurazioni, manterranno in vita la sua ansia

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile Utente,

ciò che descrive sembra essere una sintomatologia ansiosa.
Probabilmente Lei è poco allenata a riconoscere e leggere le Sue emozioni e pertanto si spaventa. Invece obiettivo di una psicoterapia può essere quello di imparare a fare tutto ciò e a modulare meglio la Sua ansia.

Che tipo di psicoterapia sta facendo? Da quanto tempo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Pileci, quella che sto facendo non so bene quale terapia sia in quanto la mia psicologa non mi ha mai detto quella che avremmo usato ma un giorno io le chiesi se la terapia cognitivo comportamentale sarebbe stata adatta al mio caso e lei mi ha detto che già la usiamo. Abbiamo però smesso di vederci a giugno in quanto la psicologa è andata in maternità. Ho però la possibilità di contattarla ogni settimana (visto che sentivo di peggiorare e non riuscivo ad affrontare tutto ciò da sola) ed inoltre lei mi ha anche organizzato un incontro con il suo collega psichiatra che mi ha dato il Lorazapam fino a settembre, quando poi ci aggiorneremo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Il modello teorico e il tipo di trattamento deve essere indicato sul contratto terapeutico.
In ogni caso la sintomatologia descritta sembra riferirsi ad uno stato ansioso.
Lei ha ricevuto prescrizioni o compiti per casa dalla terapeuta? Se sì, quali?
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
segua le indicazioni della collega anche se, nelle condizioni che lei ci descrive, da giugno a settembre senza sostegno apparirebbe un pò lungo.
Allo stato delle cose, cioè con contatti(telefonici?)e terapia farmacologica come si sente? lei ha incominciato a scriverci da marzo di quest'anno quando cioè era ancora in terapia con la collega, quindi, e ipotizzo, la richiesta di aiuto a noi va al di là della sua presenza?o vedendo la maternità avvicinarsi ha incominciato a sentiri "persa" e a cercare appoggio altrove? credo che queste riflessioni le dovrebbe fare e comunicarle sinceramente anche alla collega. Lei saprà il da farsi.
Le faccio tanti auguri e ci informi.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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dopo
Utente
Utente
Gentilissime dottoresse, ringrazio di cuore per il vostro interesse.

Alla dott.ssa Pileci: la mia psicologa mi ha dato come "compito a casa" esercizi di respirazione in quanto spesso mi ha detto che non respiro e sono troppo tesa e mi ha detto di tenermi occupata il più possibile per non pensare continuamente al mio stato, magari anche andando a correre per scaricare la tensione. Inoltre, insiste molto sul fatto che io lavori ma purtroppo non è semplice trovare un lavoro, considerando anche il fatto che ho problemi a prendere mezzi pubblici (che mi provocano attacchi di panico) e non posso allontanarmi dal mio quartiere senza che qualcuno mi accompagni in auto.

Alla dott.ssa Spiezio: ho contatti telefonici settimanali con la mia psicologa che vuole restare aggiornata su come mi sento e nonostante abbia cominciato a prendere il Lorazapam non noto grossi miglioramenti per il fatto che la mia agitazione non è fisica ma mentale. Come vi ho spiegato provo delle emozioni sempre forti e legate alla paura che non mi fanno vivere bene durante la giornata. Penso continuamente ad un peggioramento, a poter morire presto e non riesco più a stare serena e provare emozioni belle senza che siano contaminate dalla paura per questo non mi sento viva al 100%. Per quanto riguarda il fatto che ho cominciato a scrivere qui a marzo è per due motivi: il primo è che inizialmente non mi fidavo molto della mia psicologa perchè appunto non so con esattezza lei che terapia usi, non so se ha capito davvero quale sia il problema e questo penso sia legato alla mia difficoltà nel fidarmi degli altri o semplicemente alla paura che nemmeno i dottori riescano ad aiutarmi. Le cose poi sono migliorate, ho cominciato a fidarmi di più di lei ma il fatto che sapevo che mi avrebbe lasciata per la maternità mi ha riportata qui perchè mi sono sentita abbandonata a me stessa.Di ciò ne ho parlato con lei e di fatti mi disse che potevano fissare un appuntamento telefonico settimanale ma in questi giorni, in concomitanza con l'inizio dell'uso del Lorazapam (venerdì scorso) ho cominciato a sentirmi peggio a livello mentale e cioè il malessere che vi ho spiegato che ho paura sia depressione e possa trasformarmi e portarmi ad un peggioramento perchè mi sento sempre "morire" dal momento che non ho progetti nè stimoli, mi sento vuota e non riesco più a distrarre la mente dai miei problemi ma anzi penso spesso a quando e come morirò, come se fosse un brutto presentimento e potesse succedere presto.