Inclusione e disodontiasi denti giudizio

Salve, ho 20 anni
con ortopanoramica rilevata inclusione e disodontiasi di ottavi superiori e inferiori bilateralmente.
Il dentista dice che devono essere per forza estratti tutti e 4, anche se non mi è stato spiegato il motivo. Io volevo sapere, siccome a ottobre inizierò terapia ortodontica di espansione del mascellare da altro ortodonzista in altra città, se grazie a questo fatto c'è la possibilità che i denti del giudizio possano non essere più estratti? Grazie mille
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Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Buongiorno, per darle una risposta sensata bisognerebbe sapere in che posizione sono i suoi "giudizi". Per esempio, se gli inferiori inclusi sono "sdaiati" e la corona guarda in avanti, allora l'estrazione è una buona soluzione per evitare che spingano in avanti i settimi nel loro tentativo di uscire. Se fossero in verticale i motivi di estrazione diminuiscono.Per i superiori vale lo stesso discorso, anche se aspetterei che decidano cosa fare, se uscissero verso la guancia allora si imporrebbe l'estrazione, altrimenti sarebbero da valutare i disturbi che si creano, magari non daranno fastidio. Dovrebbe mettere in comunicazione il futuro ortodontista con l'attuale dentista perchè si mettano daccordo.
Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie Dottore. Io infatti l'estrazione l'ho lasciata in stand-by, volevo sentire anche il parere dell'ortodonzista di Mantova.
Io stamattina ho fatto lastra tbct, cone beam volumetri Masc+Mand

Esame eseguito con basso dosaggio di radiazioni, metodica Cone Beam, Volumetry. Acquisizione volumetrica e ricostruzioni radiali (0.2mm di spessore e 2 mm di gap) centrate sull'arcata superiore e inferiore. Dato il rapporto di immagine di 1:1, le misurazioni dei diametri sono direttamente valutabili sulla apposita scala millimetrata posta a margine di ciascuna ricostruzione.

ARCATA SUPERIORE
Densità ossea regolare.
18 e 28 non erotti, disodontiasici; il 18 appare modicamente inclinato in senso mesio-distale, il 28 appare modicamente inclinato in senso disto-mesiale. Bilateralmente rarefazione pericoronale. Non evidenza di flogosi sinusale.

ARCATA INFERIORE
Densità ossea regolare.
38 e 48 non erotti, entrambe inclinato in senso mesio-distale. Le radici e gli apici sia di 38 che di 48 contraggono stretti rapporti di contiguità con il tetto e la parete vestibolare del canale per il n. mandibolare. Bilateralmente rarefazione pericoronale. Il decorso dei canali per i nervi mandibolari è segnato mediante repere.

Che ne pensa? Grazie!
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Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Lascerei le cose come stanno. Non vedendo le immagini è difficile dare un giudizio,ma stando al referto da lei riportato, direi che i superiori non dovrebbero dare problemi, ammesso che decidano di uscire. Gli inferiori invece richiedono un esame delle immagini da perte di un dentista esperto per valutare, in caso di estrazione, i rapporti stretti con il nervo mandibolare.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Salve Dottore, poi nel pomeriggio son riuscito a passare dal dentista. Ha visionato le immagini...Come Lei supponeva, il problema è rappresentato dall'arcata inferiore. Ha detto che l'estrazione va fatta perchè rischio di perdere anche i secondi molari a causa della posizione degli ottavi inferiori che "tenderebbero col tempo a distruggere i secondi molari" dice. Il problema è che con questo referto ha cambiato idea e dice che non se la sente più di estrarli lui, ma di andare da un maxillo-facciale per la complessità dell'intervento, dice che esiste un elevato rischio di complicazione a causa del nervo e che rischio di perdere la sensibilità del labbro e della guancia per sempre. Nonostante questo, dice che l'estrazione va fatta..Ammetto che mi ha un po' spaventato questa cosa, ma lui dice che un maxillo-facciale è più esperto in questo genere di operazioni rispetto a un dentista. E' vero? Io cmq porterò tutto anche all'ortodonzista di Mantova per un'ulteriore sua valutazione. Purtroppo non esiste la possibilità di metterli in contatto, in quanto il dentista si rifiuta in quanto non condivide la terapia dell'ortodonzista.
Grazie!
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Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Le dirò, in effetti per l'etrazione ci vogliono mani esperte per evitatare danni ai nervi,ma con le immagini che oggi abbiamo a disposizione i rischi di complicazioni sono veramente esigui, cerchi un bravo chirurgo. Perchè il suo dentista, che sembra coscenzioso, è contrario alla terapia ortodontica del collega di Mantova? Fossi in lei, per togliermi ogni dubbio, cercherei il parere di un ortodonzista a Genova, sarebbe più comodo avere rapporto con un professionista "su piazza" per qualsiasi problema durante la terapia, e per capire se le "resistenze" del dentista sono fondate...
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Si Dottore, per quanto riguarda il chirurgo mi è stato segnalato direttamente dal dentista uno esperto..Sull'ortodonzista c'è questo problema, io mi fido di questo ortodonzista ma il dentista non condivide la sua terapia..Il dentista (che è anche gnatologo) affronterebbe personalmente il problema con metodi meno invasivi, e si preoccuperebbe più per la deviazione mandibolare, invece l'ortodonzista di Mantova è un esperto in ortodonzia posturale (orthotropics) e vorrebbe espandere il mascellare con tecniche mini-invasivee poi in seconda fase riequilibrare la deglutizione con un dispositivo mobile..Io pensavo prima di tutto di esporre le preoccupazioni del dentista all'ortodonzista, che un po' mi hanno confuso a dire il vero. Se vedo che l'ortodonzista rimane della sua idea, a quel punto credo che sentirei un terzo parere, che ne pensa? Grazie di tutto.
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Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Giusto, e ci faccia sapere...
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Penso che anche il suo dentista sia un esperto nella questione.
La differenza di impostazione è che "orthotropics" cerca di influenzare la postura per ottenere dei cambiamenti in bocca, giudandone la crescita con dei dispositivi (apparecchi) costruiti appositamente.
Siamo nel campo della ortodonzia intercettiva, in tenera età, cosa di cui sono un sostenitore anche se con metodologie diverse.
Però lei è adulto, e i principo dell'impostazione orthotropics non trovano una applicazione decisamente limitata.

Lo gnatologo agisce invece in modo differente: tramite un bite (ma a volte anche con altro tipo di terapie) modifica il modo di funzionamento della bocca; ritrovare la centratura della mandibola è spesso il primo passo di questo approccio.

Il vantaggio è che, nel caso subentrino problemi o qualcosa di non calcolato o un errore di valutazione, lei toglie il bite ed è esattamente come prima.
Espandendo il palato (e l'unico modo è un intervento chirurgico alla sua età) lei modifica la situazione occlusale ed è impossibile "trornare indietro" in caso di errori.
Anche se non espande il palato chirurgicamente ma inclina solo i denti con un espansore (cosa ben diversa dall'espansione del palato) la modifica è permanente.

Nutro anche io come il suo dentista gnatologo delle perplessità; ma le mie sono solo considerazioni generali dato che NON L'HO VISITATA.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Salve Dott. Formentelli, ciò che Lei ha scritto sono le stesse identiche cose che mi sono state dette dal dentista gnatologo che mi ha visitato. Anche lui ha perplessità sull'espansione alla mia età,e vorrebbe invece intervenire sulla deviazione mandibolare con Bite e altre tecniche.
Mi trovo in questa situazione, nel bivio: a Bagnolo S.Vito(Mv) in questo centro dove mi seguono, sono specializzati nella rieducazione posturale, ho fatto in prima fase dei trattamenti osteopatici e di terapia cranio-sacrale che mi hanno aiutato molto... Loro in equipe (ortodonzista, osteopata e fisioterapista) sostengono che sia possibile creare spazio anche alla mia età con tecniche mini-invasive, senza intervenire chirurgicamente. In pratica prima mi vorrebbero espandere il mascellare superiore, e poi dopo un anno di apparecchio fisso, riequilibrare la deglutizione con un dispositivo mobile che obbligherebbe la lingua a stare sul palato..
Sono un po' in confusione...
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Ho dato un'occhiata al sito del centro riabilitativo (ce n'è uno solo, penso siano loro).
Mi sembrano seri.
Ma come le ho scritto, appartengo ad una altra scuola con un altro orientamento.
Le ribadisco però che alla sua età NON E' POSSIBILE espandere il palato se non chirurgicamente.
E' possibile però aumentare la distanza fra i molari inclinandoli verso l'esterno, creando uno pseudo allargamento.
Ma non è la stressa cosa.

Per quanto riguarda le mie conoscenze e il mio backgroung culturale, non avrei dubbi o confusione sulla strada da seguire.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie Dottore per la sua risposta.
Loro scrivono così

F********* M**********, sulle basi degli ultimi studi scientifici che enfatizzano il ruolo delle alterate tensioni muscolari e craniche nella genesi dei problemi occlusali, crede nelle migliori possibilità di riuscita tramite un lavoro in team con logopedista, osteopata e ortodonzista.Questo approccio è da noi definito "ortodonzia mio-funzionale e riequilibrio delle tensioni craniocervicali".

Fase 1: alcune sedute di osteopatia allo scopo di riequilibrare le tensioni muscolari e craniche, agendo anche sulle cosiddette cerniere (atlanto-occipitali, cervico-dorsali e lombo-sacrali) associando una valutazione e alcune sedute di logopedia miofunzionale. In questo modo, nell'arco di poche settimane o mesi, si assiste ad un miglior bilancio neuro-muscolare e funzionale del sistema cranio-cervico-mandibolare.

Fase 2: è l'ortodonzia propriamente detta, quella in cui, per intenderci, se il palato è molto stretto viene allargato. La nostra metodica prevede di non utilizzare le spinte direttamente sui denti ma di agire attraverso le ossa. Se alcuni denti sono francamente in rotazione utilizziamo anche strumenti locali (elastici).

Fase 3: una volta che l'equilibrio strutturale è stato raggiunto ripetiamo il trattamento della fase 1 per stabilizzare i risultati e renderli duraturi. Possibilmente non utilizziamo mantenitori fissi, ma eventuali conformatori morbidi, fin quanto se abbiamo trattato efficacemente le tensioni che hanno causato gli spostamenti indesiderati dei denti, non dovremmo incorrere nelle cosiddette recidive.

Io cmq il 5 settembre avrò una visita con tutto il team (ortodonzista, osteopata e fisioterapista direttore del centro), mi confronterò su questo fatto dell'espansione del palato e le farò sapere
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Infatti.
Seguo altre strade, pur riconoscendo nel ruolo centrale della muscolatura il nocciolo del problema.

Ma sopratutto, aborro l'idea di effettuare trattamento ortodontico in presenza di sintomi da disfunzione temporo-mandibolare.

Penso che lei abbia gli elementi per una scelta relativamente consapevole e per poter stabilire di chi fidarsi.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
"Ma sopratutto, aborro l'idea di effettuare trattamento ortodontico in presenza di sintomi da disfunzione temporo-mandibolare."

Su questo fatto non ci avevo pensato!
Io deviando la mandibola lateralmente, ho sempre avuto un fastidioso click mandibolare durante la masticazione. Da quando ho messo un bite fatto da un'altra dentista (non quello che mi segue ora) perlomeno il click è sparito! Lei crede che il trattamento (oltre verificare la questione della reale espansione) potrebbe ripropormi il problema del click? E anche, c'è la possibilità che non usando più il bite che mi tiene discretamente in centrica, tornerei deviato? Grazie!
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Non lo so.
Occorrerebbe una visita per rispondere a queste domande.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Ok grazie lo stesso, vi farò sapere per la visita del 5 settembre