Fibrocalcificazioni nel pene come agire ? utile la chirurgia?

gentilissimi dottori, vi descrivo la mia situazione e vi chiedo delucidazioni in merito, riassumo brevemente l'iter terapeutico seguito in piu' di due anni.Nell' aprile 2012 per problemi erettili di mantenimento dell' erezione mi sono sottoposto ad ecocolor doppler dinamico presso la asl della mia zona, dopo aver ovviamente effettuato un controllo ormonale e della prostata, tutto ok dopo iniezione di 6 mcg di alprostadil ho ottenuto una valida erezione completa. il medico mi rimando a casa ancora in erezione dicendo di aspettare la fine dell' effetto del farmaco, le ecografie in dinamico mostravano strutture regolari e normoecoiche, soffrivo leggernente di ipertensione eslsenziale e prendevo ace iinibitori e b-bloccanti ma il medico sosteneva che non avessero infkuenza sull' erezione.l' erezione duro' quasi 9 ore ma alla detumescenza il pene era rigido e retratto come se non fosse elastico. ricontattai i giorni successivi l'andrologo perche' mi erano tornate erezioni molto forti ma dolorose tanto da farmi sveglare la notte, il pene
andava in erezione ma si torceva nel punto della iniezione., l' anxrologo parlo di una possibile infiammazione e mi prescrisse dell' aulin che dava leggero sollievo, ma in2 settimane il dolore
aumentava, cambia andrologo e dopo accurata visita verificando l' elasticita dell'organo disse che era injziata una fibrosi i corpi cavernosi avevano consistenza fibrotica, mi presxrisse una rerapia di 6 mesi fatta di trental vitamkna e bromelina propoli, dopo 6 mesi risultato o ne dal punto di vista del dolore ne dalla funzionalita che era dicentata molto difficoltosa, tornai da lui mi disse di ckntinuare per 3 mesi ma non ottenni beneficio. mi recai da un terzo andrologo che attraverso doppler dinamico evidenzio flussi regilari ma presenza di noduli alla base e sotto il glande esattamente nell'apice, il pene intanto iniziava a torcersi nella parte dorsale e restringersi alla base e sotto il glande, mi prescrisse trental dromos ananse vitamiana e tutto ad alto dosaggio, ma dopo 4 mesi nulla, anzi dolore molto forte verso il glande ed insopportabile dopo l' eiaculazione, infatti restava in torsione ed il glande non raggiunfeva piu' un adeguato grado di rigidita'. cambio di nuovo andrologo che ascoltandomi mi fa fare un doppler dinamico con bassa dose di pge1 diafnostica fibrosi irregolare e diffusa concentrata all' apice e alla base, il pene intanto perdeva diametro e lunghezza, mi prescrive cialis, ginko, tradamix vita e, per 6 mesi ancora risultati o ne dal punto di vista elastico ne dal dolore leggermente inferiore, siamo a ottobre 2013, mi sento male con il cuore e mi ricoverno di urgenza per attacco cardiaco, e ne esco dopo 2 mesi con diagnosi di cardiomiopatia dilatativa, con frazion di eiezione del 35%, scompenso cardico compreso tra 3-4 fascia, ed una terapia molto pesante fatta di diuretici, b-bloccanti, ace inibitori, anticoagulanti. alla dimissione il cardioogo mi vieta l'uso degli inibitori e mi invita a controlli ripetuti per il cuore. nei mesi successivi arrivando ad una f.e del 38% e dato che la situazione peniena peggiorava dal punto di vista funzionale e dimensionale decido di sottoprmi ad un nuovo consulto andrologico che mi propone dopo visita una terapia di 10 sedute di onde d'urto, dicendo che la situazione poteva migliorare.al termine della terapia ed alla ecografia basale di controllo lo specialista trova una grossa fibrocalcificazione apico settale e una fibrocalcificazione nella base, mentre tutta l' asta ha una fibrosi diffusa ed irregolare, rimanendo di stucco. sono molto sconfortato ho il pene deformato con curvatura dorsale di 45 gradi notevole difficolta ' di erezione glande che non e' piu turgido, dolore al termine dell' erezione come se il pene stesse per scoppiare, dolore in prossimita dell' apice e della base, non so piu' davvero che fare, ho 34 anni, no diabete no fumo no alcool, la chirurgia potrebbe risolvere la mia problenatica potrebbe rimuovere queste fibrocalcificazioni che impediscono al pene di espandersi correttamente e farmi recuperare dimensioni e serenita'. ps pprostata ed ormoni nella norma.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
quello che lei descrive è un morbo di Lapeyronie, chee a volte ha andamento progressivo nonostyante si faccia il possibile con terapia medica.
Difatti è codificato che in assenza di miglioramenti con terapia medica o con miglioramenti insufficineti si passi a chirurgia. Nella sua città ci sono ottimi colleghi. Gliene parli.
[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
gentilissimo dottore, prima di tutto la ringrazio per la sua risposta, e credo dati i peggioramenti in corso la situazione sia quella da lei descritta, purtroppo non ho una erezione ottimale anche se concentrandomi riesco ad averla ma è dolorosa, le ripeto è come se il pene scoppiasse edal termine resta in torsione, i flussi sono ottimi le arterie anche, il problema è questa maledetta fibrosi che peggiora nel tempo, in che modo la chirurgia potrebbe aiutare dato che il dolore non scomapre, anzi il pene perde progrssivamente dimensione ed elasticità? sarebbe possibile mgliorare la situazione anche dal punto di vista dimensionale deformativo? ottenendo un organo funzionalmente ed esteticamente accettabile? la ringrazio.
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Possibile sì: ma bisogna vedere dal vivo con esame ecodoppler alla mano. Situazioone antipaticuzza ma risolvibile.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
mi scusi se rispondo ora, ma gli impegni mi hanno impedito di loggarmi, gentile dottore come le ho detto in precedenza la terapia medica ha miseramente fallito e di questo sono molto sfiduciato, detto questo come è possibile rimovere quella fibrocalcificazione apicale che impedisce la turgidità del glande? poi perchè parla di situazione antipaticuzza? è possibile recuperare la circonferenza e la lunghezza originaria? o mi devo rassegnare a viviere cosi ? la chirurgia prevede impianto protesico in casi come il mio ? capisco la necessità di una visita ma se lei potesse rispondere a questi miei ultimi questi mi chiarirebbe tanti dubbi. grazie
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Antipaticuzza poichè mi pare che il chirurgo abbia da lavoricchiare il suo bel giusto. Tutto quanto lei chiede è rispondibile con certezza solo vedendo dal vivo.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto