Parere generico su una situazione di tumore allo stomaco

Sono un ragazzo di 34 anni e sto vivendo una situazione particolarmente delicata. Da qualche tempo frequentavo una ragazza con la quale stavo molto bene. Stavamo costruendo molto e in fretta ma purtroppo lo scorso dicembre il suo ex marito subisce l'asportazione completa dello stomaco a causa di un tumore. Da quel momento lei si è staccata da me ed è tornata a vivere con lui per assisterlo. Successivamente si è riavvicinata ma non riesco a darle il sostegno che vorrei e lei è decisamente molto chiusa. Dopo 6 mesi di chemioterapia (adiuvante credo) il tumore non è regredito. Cosa significa esattamente? So che dovrà fare una tac ed una gastroscopia a metà agosto e probabilmente ripetere la chemio. Cosa significa anche questo? Vi sono possibilità che ritorni a stare bene?

Grazie in anticipo.

Gian Luca Beruto
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Gian Luca,

comprendo benissimo le implicazioni del caso e ti sono vicino. Allora, se vi era residuo di malattia, si parla di chemioterapia della fase avanzata e difficilmente si può ottenere una guarigione completa. Se invece di tratta di chemioterapia adiuvante è possibile che non si abbia la recidiva di malattia. Purtroppo un parere più mirato richiederebbe notizie più precise.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
la ringrazio molto per la disponibilità. E' davvero una situazione complicata e triste poichè questa malattia ci ha separati e difficilmente potremo, io e questa ragazza, tornare a stare come stavamo tempo fa. Giustamente lei non mi vuole in questo "tunnel" ed io mi sento impotente e frustrato. Capisco perfettamente il bisogno di lei di assisterlo poichè il suo ex marito, di 48 anni, non ha nè fratelli nè sorelle ed una mamma molto anziana.

Tuttavia, se dopo tutta questa chemio il tumore non è regredito vuol dire che dopo l'asportazione dell'organo vi era residuo di malattia? L'eventuale ripetizione della chemio è da intendere come un segnale positivo o negativo? E soprattutto io come devo comportarmi? Non riesco, non voglio e non mi sento di distaccarmi da tutto questo come invece vorrebbe lei.

Grazie in anticipo
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico,

quando si tenta la radicalizzazione chirurgica di un tumore, comunque vi è sempre la possibilità che resti nell'organismo quella che è denominata malattia minima residua. Tali cellule che permangono possono essere eradicate con una chemioterapia adiuvante (vedi articolo in minforma). Può accadere però, purtroppo, che le cellule residue siano resistenti ai farmaci che vengono impiegati e quindi la malattia continui a crescere. Nel caso delle neoplasie gastriche, poi, già di per se le cellule sono piuttosto resistenti ai trattamenti. Una chemioterapia successiva a quella che si sceglie in prima ipotesi è comunque un ripiego teoricamente meno efficace. Quindi difficilmente si può pensare di portare a guarigione una malattia con queste caratteristiche. Come aiutarti per il versante psicologico? Attendere... forse è l'unica soluzione... con discrezione... il tempo darà ragione... purtroppo o in un senso o nell'altro...

un caro saluto, credimi, ti sono vicino.

Carlo
[#4]
dopo
Utente
Utente
Caro Dottore,
la ringrazio davvero per le spiegazioni. A quanto ho capito, quindi, in questo caso la malattia minima residua ha continuato a crescere nonostante i 6 mesi di chemioterapia. La gastroscopia e tac serviranno quindi a stabilirne la dimensione ed individuarne la posizione? So che il tumore in questione è stato diagnosticato relativamente tardi, è questo un ulteriore elemento negativo che si aggiunge alla già difficile situazione e che ha portato alla gastrectomia totale? La successiva chemioterapia sarà quindi somministrata di sicuro oppure ne verrà valutata la necessità in base all'esito degli esami?
Tuttavia mi pare di capire che le possibilità di guarigione sono davvero esigue. In questo caso vi è una certa prevedibilità nei tempi oppure questa malattia è completamente imprevedibile nel suo decorso? Inoltre la giovabe età del paziente è un ulteriore elemento sfavorevole?

Mi perdoni le tante domande ma sono 8 mesi che cerco di districarmi in questa davvero difficile situazione e non nascondo di essere spaventato per varie ragioni. In particolare per i sensi d colpa che attanagliano questa ragazza e che le hanno impedito di vivere questa situazione con distacco. Ma allo stesso tempo capisco che davanti a simili malattie si aprono degli interrogativi senza risposta.

Grazie ancora.
[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico,

è esattamente così: la malattia talvolta risulta arrestata nella crescita in modo scarsamente efficace. La restadiazione a mezzo degli esami stumentali servirà a stabilire le sedi e la dimensione della malattia. Con malattia residua è d'obbligo un nuovo trattamento chemioterapico. Il decorso è imprevedibile nella durata e dipende anche molto dalla sensibilità alle cure che verranno poste in essere. La giovane età non conta avendo le cellule tumorali una cinetica differente. La ragazza non deve avere sensi di colpa: si tratta di malattie subdole, difficilmente diagnosticabili in fase molto precoce.

Un salutone

Carlo
[#6]
dopo
Utente
Utente
Carissimo dottore,
la rinrazio di cuore per la sua disponibilità e le informazioni che mi ha dato. E' davvero una situazione molto complicata.

Un caro saluto.

Gian Luca
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