Mio padre soffre di sbalzi di pressione

Come da titolo, mio padre sessantenne soffre di sbalzi di pressioni dovuti a un malfunzionamento della tiroide che da diversi anni gli è stata atrofizzata (credo si dica così). MA quando ancora non sapeva di soffrire di sbalzi di pressione questi gli sono costati un paio di ictus (uno nel '98 e uno nel 2008), dai quali fortunatamente si è ripreso bene.
Ora controlla la pressione con la pasticca, ma ogni tanto capita che, specie ai cambi di stagione (quando cioé bisogna variare la dose di pasticca), abbia degli sbalzi di pressione che comunque ha imparato a gestire.
Inoltre, un paio d'anni fa gli è stato diagnosticata una bronchite cronica e un principio d'enfisema (è stato un forte fumatore), problematiche che tiene sotto controllo bene con aerosol al bisogno e il vaccino contro l'influenza.
Pensa che un uomo in queste condizioni possa comunque sperare di avere un'aspettativa di vita decente? Chiaramente so che non avete la sfera di cristallo, ma vorrei sapere se al giorno d'oggi è possibile vivere ABBASTANZA a lungo in casi come questo.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Cara signora se viene effettuata una terapia adeguata, modificando sostanzialmente i fattori di rischio cardiovascolare, le aspettative di vita sono sicuramente buone...occorre capire sela terapia che suo padre assume per il controllo della PA sia adeguata o meno e questo può esser fatto eseguendo un Holter pressorio delle 24 h durante la stagione invernale (a riguardo le consiglio la lettura dell'art. https://www.medicitalia.it/minforma/cardiologia/1940-ipertensione-arteriosa-prevenzione-e-diagnosi.html). La tiroide non è responsabile dell'ipertensione di suo padre (l'ipertiroidismo può incrementare i valori, ma francamente da quanto riporta le cause sono differenti). Per gli ictus pregressi è importante escludere che non siano stati di tipo ischemico, poichè in questo caso spesso sono dovuti ad una fibrillazione atriale non avvertita direttamente e allora è necessaria una terapia anticoagulante per la profilassi tromboembolica.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
BUongiorno dottore, la ringrazio infinitamente per la celere risposta!
Purtroppo sì, gli ictus furono di tipo ischemico, e mio padre prende degli anticoagulanti. Insomma, direi che viene seguito piuttosto attentamente sia nei problemi di pressione che in quelli respiratori (comunque PER ORA non ha problemi di respirazione). Quindi a suo parere anche così, con tutte le cautele e i controlli del caso, potrebbe avere ancora un'aspettativa di vita buona? A parte queste brutte paure che prendiamo con gli sbalzi di pressione, ad esempio quando ha la febbre, è un uomo che appare in buona salute, attivissimo a livello lavorativo.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Sicuramente....
cordialità
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dopo
Utente
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Ancora grazie!! Buona serata :)
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