Un mio cambiamento

Buongiorno,
poco più di un mese fa mia madre ha "scoperto" la mia omosessualità. In realtà lo sospettava fin da quando ero bambino e mi ha "costretto" a confessare in una situazione (viaggio in auto) da cui non potevo "scappare". Essendo lei una persona molto credente, mi aspettavo prediche e lunghe discussioni in cui tentava di convincermi a cambiare. E ciò è accaduto, ma solo in una o due occasioni. La mia paura era che lei tenesse tutto dentro e magari finisse con il colpevolizzarsi, soffrendo per nulla. Invece a quanto pare è dell'idea che con la buona volonta si può cambiare ed è speranzosa che un giorno questo possa accadere, il che mi fa soffrire non poco. Molti miei amici mi hanno detto che finchè non mi "tormenta" non posso desiderare di meglio. Forse chiedo troppo, ma vorrei che mia madre mi accettasse incondizionatamente e non che vivesse rassegnata sperando in un mio cambiamento. Chiedo troppo?
E' forse troppo presto per pretendere ciò? Come dovrei comportarmi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Quello che lei chiede non è troppo, ma se mi permettesse una battuta le direi che bisogna stare attenti a fare i conti senza l'oste. Nel senso che sebbene la sua situazione non sia così fuori dall'ordinario, è possibile che sua madre abbia bisogno di un certo tempo prima di farsene una ragione. In questo senso non è lei che chiede troppo, ma sua madre che ha difficoltà a darle ciò che lei vuole.

Da questo punto di vista la cosa migliore che può fare è mantenere un atteggiamento calmo e rilassato, mostrando a sua madre con i suoi comportamenti, senza bisogno di dirlo, che anche l'omosessualità può essere normale.

Dato che sua mamma è molto religiosa, eviti poi di urtarne la sensibilità con provocazioni oppure "sbattendole in faccia" per rivalsa il fatto che lei è omosessuale. Ma credo che questo l'abbia già capito da solo, da persona sensibile quale sembra.

Quindi, riassumendo: dare tempo al tempo e ricondurre sempre tutto nell'ambito della normalità, senza tirar fuori l'argomento per primo. Viva normalmente e vedrà che alla fine anche sua madre potrà accettare la sua sessualità.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Sto cercando di comportarmi in tutta naturalezza, anche quando certi comportamenti lasciano perplessa mia madre.

Mi chiedevo inoltre un'altra cosa. Concordo sul fatto di dare tempo al tempo, ma c'è a mio parere un piccolo "ostacolo": la fede. Mi spiego: mia madre ha fede e continuerà a sperare in un mio cambiamento ("miracoloso" o voluto, andando da uno specialista). Come può da questa situazione praticamente senza uscita arrivare ad accettarmi incondizionatamente?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Riguardo alla sua prima frase, come le dicevo il suggerimento è quello di dar luogo al minor numero possibile di comportamenti che potrebbero lasciare perplessa sua madre.

Per quanto riguarda la fede, direi che non si tratta di un ostacolo, ma semmai di una risorsa. Abbia cura di non fare assolutamente nulla per contrastare le convinzioni religiose di sua madre, ma anzi le assecondi. Proprio perché chi ha fede sa che tutto è possibile, vedrà che alla fine sua madre riuscirà a trovare una giustificazione per la sua omosessualità che rientrerà nei suoi parametri di fede.

Cordiali saluti