Dente in necrosi

Salve,
sono stato in cura presso uno studio dentistico per un molare devitalizzato diversi anni prima che si è però poi infettato di nuovo causandomi forti dolori gengivali.
Il molare in questione è stato devitalizzato e il dente ricostruito con perno e capsula.
La cura è durata 2 mesi, causa chiusura estiva dello studio.
Faccio presente che al termine della devitalizzazione avevo avvertito dei forti dolori gengivali nel quadrante dove era il dente in cura e, dopo aver escluso mali peggiori con una RX, mi è stata prescritta una levigatura che momentaneamente haeliminato i fastidi.
Di ritorno dalle vacanze mi reco dal dentista per prendere l'impronta definitiva per la costruzione della capsula, mi viene quindi rimossa la capsula provvisoria che avevo tenuto per quasi un mese, fatta l'impronta definitiva, e rimontata la capsula.
A distanza di due giorni riavverto lo stesso fastidio gengivale che avevo avvertito un mese prima dopo la devitalizzazione.
La diagnosi è necrosi del premolare adiacente al dente in cura (dente con una otturazione in composito).
Al che ho chiesto ai medici come era stato possibile non accorgersi prima che il dente stava andando in necrosi, visto che nelle molte lastrine che mi avevano fatto al molare in cura, si vedeva anche il premolare per intero e che forse il problema era stato sottovalutato visto che il dolore che avvertivo si pensava fosse dovuto ad un'eccessiva presenza di tartaro gengivale.
Mi è stato risposto che non è possibile individuare un principio di necrosi con una lastra, che spesso la necrosi può essere asintomatica.
I medici si sono difesi dicendo che si è proceduto per gradi, effettuando prima una levigatura senza toccare il dente in modo invasivo.
Quello che mi lascia perplesso è il fatto che non sia stata effettuata neanche una prova di vitalità sul dente ma solo una levigatura del quadrante.
Se si fosse intervenuto in tempo, sarebbe stato possibile salvare il dente?
Ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento danni o quello che mi è stato detto dai dentisti corrisponde a verità?
Grazie in anticipo
[#1]
Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Direi che quello che le hanno detto è corretto: da una lastra si vede solo la rarefazione ossea che si manifesta quando un ascesso si cronicizza in un granuloma che cresce a spese dell'osso; non un ascesso in fase di infiltrazione.
Da quanto racconta direi che anche la levigatura è stata corretta, lei ha passato le vacanze senza disturbi, purtroppo esistono le "concause" per dei dolori.
E' verosimile che nel frattempo la vecchia otturazione si sia infiltrata permettendo a dei germi di arrivare alla polpa > necrosi necessità di trattamento canalare. Non è detto che una prova di vitalità avrebbe detto qualcosa al momento della levigatura...
Capisco l'effetto psicologico della sua sfortuna, ma non ritengo ci siano gli estremi per una richiesta di danni. I professionisti che la corano mi sembrano corretti.
Cordialmente.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per l'esauriente spiegazione.
Quello che mi chiedo è se ci sia stata negligenza nel ritrattare il molare 16, già devitalizzato, infatti in un primo momento il dente è stato aperto per far diminuire la pressione e quindi il dolore, poi non mi è stato chiuso con un'otturazione provvisoria ma con dell'ovatta per impedire che si formasse del gas che andasse poi a ricomprimere la gengiva. A distanza di 2-3 giorni il dente 16 mi è stato ritrattato, ma ricordo che non mi è stata messa una diga e il resto dell'attrezzatura per isolare il dente, cosa che come ho potuto notare è stata fatta ora che mi hanno devitalizzato il dente 15. Il ritrattamento del 16 è stato fatto in 2 sedute a distanza di una settimana luna dall'altra.
L'aver trattato il dente 16 in questo modo, cioè senza diga e senza isolarlo dai denti vicini che avevano degli intarsi, non può aver dato modo ai batteri presenti di andare ad infiltrare il dente vicino, cioè il 15?
Grazie
[#3]
Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Dunque,la diga di gomma è un ottimo ausilio, molto elegante, ma non sempre indispensabile. Serve soprattutto ad isolare il dente in cura per evitare che germi vi si possano infiltrare. La bocca è il posto più "sudicio" che esista: chiunque di noi, con una corretta igiene, facesse uno sputo su una "capsula di petri" (vassoietto di vetro con coperchio contenente terreno di coltura) ed in un'altra mettesse un po' di materiale prelevato dai solchi gengivali, le giuro si dovrebbe spaventere. Non ha idea della quantità e varietà di germi ci portiamo dietro, almeno il 50% di noi ha in bocca anche il meningococco, quello che determina la meningite. Nonostante la nostra "ospitalità" non i ammaliamo di continuo perchè nella saliva ci sono enzimi ed antiorpi che mantengono un equilibrio e ci proteggono.
Il suo 15 si è infettato a prescindere dai germi presenti nel 16... si sarebbe ammalato anche se nessuno avesse fatto nulla al suo vicino.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Nuovo aggiornamento:
Mi sono dovuto recare questa mattina presso lo studio dentistico per un controllo d'urgenza poiché la gengiva sopra il 16 presentava un edema con essudato purulento. Mi viene fatta una lastra da cui è apparso che il cono usato per chiudere il canale della radice più vicina al dente 15 è fuoriuscita di alcuni mm provocando un'infezione.
Ora ho un nuovo appuntamento mercoledì prossimo per intervenire chirurgicamente.
Ora mi chiedo: poiché il canale dove è presente il cono che è fuoriuscito dalla sede del canale stesso è proprio quello più vicino al dente 15, non può essere che la necrosi del dente 15 sia stata provocata da tutto ciò?
Grazie
[#5]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
"non mi è stato chiuso con un'otturazione provvisoria ma con dell'ovatta"

"ricordo che non mi è stata messa una diga e il resto dell'attrezzatura per isolare il dente"

"Quello che mi chiedo è se ci sia stata negligenza nel ritrattare il molare 16"

SI, senza ombra di dubbio.
1)
per aver lasciato il dente aperto.
2)
per non aver isolato il campo con la diga di gomma, presidio INDISPENSABILE per l'esecuzione di una presazione dignitosa.







"L'aver trattato il dente 16 in questo modo, cioè senza diga e senza isolarlo dai denti vicini che avevano degli intarsi, non può aver dato modo ai batteri presenti di andare ad infiltrare il dente vicino, cioè il 15?"

No. Nel modo più assoluto.





"poiché il canale dove è presente il cono che è fuoriuscito dalla sede del canale stesso è proprio quello più vicino al dente 15, non può essere che la necrosi del dente 15 sia stata provocata da tutto ciò?"

No. Nel modo più assoluto.
Sempre ammesso che la necrosi del 15 ci sia effettivamente, e che tutto non sia stato provocato dal maldestro intervento sul 16.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#6]
dopo
Utente
Utente
Dottor Formentelli,
Sinceramente non capisco la sua risposta, prima afferma che l'aver trattato il dente 16 senza diga e le normali precauzioni non può aver (nel modo più assoluto) provocato infiltrazioni al dente 15 o la sua necrosi e poi conclude dicendo che la necrosi sul 15, ammesso che la necrosi ci sia effettivamente può essere stata provocata dal maldestro intervento sul 16.
Come devo comportarmi con lo studio dentistico?
Grazie
[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
"conclude dicendo che la necrosi sul 15, ammesso che la necrosi ci sia effettivamente può essere stata provocata dal maldestro intervento sul 16. "

No.
Mi sono evidentemente spiegato male.
Il maldestro tentativo NON PUO' aver provocato la necrosi del 15.

"il cono che è fuoriuscito dalla sede del canale "
QUESTO, oltre ai batteri penetrati nel canale dalle manovre "lascia aperto" e "non isolare il campo" può da solo giustificare la sua problematica.
Il 15, on-line, non posso sapere cos'abbia.

Come comportarsi con lo studio dentistico non posso dirglielo, ma lei ha in mano abbastanza elementi per prendere le sue decisioni.

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