Difficile controllo pressorio

Gentili Dottori,
Vi scrivo nella speranza che possiate darmi qualche spiegazione in merito. Mia madre 59 anni ipertesa dal 2010 seguiva una terapia fatta da adalat crono da 20 assunto la mattina, devo dire che la pressione si era mantenuta abbastanza bene, intendo 130/80 al mattino max 140 , questo fino allo scorso 10 luglio quando improvvisamente in ufficio avverte mal di testa, nausea, rossore in viso e misurando la pressione scopre di averla oltre 200. Ci richiamo immediatamente in ospedale e dall' ECG non risulta nulla come dagli esami del sangue di routine, la dimettono consigliandole di recarsi da un bravo cardiologo. Nei giorni seguenti prendiamo contatti con un cardiologo che sostituisce la terapia con ramipril da 5 senza nessun risultato fino a dosaggio massimo e con un altro picco di pressione che ci porta al p.s.. A questo punto le consiglia di assumere olpress da 20, la pressione risulta senza controllo così finiamo x la 3° volta in ospedale questa volta il medico di turno dopo lasix poco prima di dimetterla trovando la pressione a 177/127 le somministra 10g di diazepan e la pressione in 1/2 ora scende a 119/85. Da qui la terapia viene incrementata con nobistar mezza alle 14:30 e norvasc da5 la sera con un dosaggio da 1 ad 1 e 1/2 che le causa xò gonfiore ai piedi. Il problema é che non riusciamo ad avere un buon controllo pressorio, accade che dopo pranzo mia madre arriva ad avere pressioni di 70/48 e la sera dover aspettare che la pressione arrivi almeno a 120 per poter assumere la compressa e 1/2 di norvasc. Gli esami eseguiti sono: ECG nella norma e ecocolor doppler dei reni e tiroide pure, abbiamo di recente eseguito doppler dei tronchi sovraaortici con esito di piccola placca fibrolipidica e ecocardio con pareti del cuore leggermente ingrossate e leggere insufficienza mitrale e tricuspide (non presente all'eco del 2010) il cardiologo dice che possiamo festeggiare che non si tratta di niente di grave. Quello che vi chiedo é:
1) se la terapia é corretta
2) Se ci sono degli esami più specifici da effettuare
3) come evitare di arrivare la mattina a pressioni così alte
RingraziandoVi auguro una buona serata.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Caro signore
per via telematica non è possibile modificare terape o fare prescrizioni mediche....posso solo dirle che la terapia di sua madre và sicuramente rivista, ma questo può farlo solo il suo cardiologo di fiducia...inoltre è importante oggettivare le difficoltà di controllo dei valori pressori che riporta con un Holter pressorio delle 24 h. Al riguardo le consiglio la lettura dell'art. https://www.medicitalia.it/minforma/cardiologia/1940-ipertensione-arteriosa-prevenzione-e-diagnosi.html
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio infinitamente per la risposta tempestiva. Quando parlo di difficile controllo pressorio intendo dire, come ad esempio é successo ieri, che al mattino appena alzata riscontra valori pressori di 177/107 79 pulsazioni prende l'olpress da 20 e in 2 ore la pressione scende a 161/110 la riprende dopo 10 minuti ed é scesa a 138/95 mi chiedo é possibile? Poi durante il giorno si mantiene quasi sempre sui 100/110 con un calo pressorio sempre dopo pranzo ( altra cosa che non riesco a spiegare) con pressione di 70/48 74 pulsazioni, quindi piedi alzati ecc ecc e la sera per poter prendere la compressa di norvasc da 5 abbbiamo dovuto aspettare le ore 23 che la pressione risalisse a 117/75. Stamattina appena sveglia 154/104 77 pulsazioni dopo1/4 d' ora e senza terapia 101/64 67 p dopo 3/4 d ora ( svolgendo nel frattempo le solite attività quotidiane la pressione é risale a 130/97 82 p e finalmente può assumere l olpress. Le chiedo cosa ne pensa di tutto questo? Io da figlia sinceramente sono molto scoraggiata, abbiamo chiesto altri due pareri senza ottenere molti risultati nel senso che un primo cardiologo consigliava solo una compressa di norvasc da 5 al giorno presa alle 14 ( cosa non fattibile per mia madre dato che assume il norvasc alle 23:10 e la mattina dopo 7 ore si sveglia con 153/104 a mio avviso non regge tutto il giorno) e l altro ha confermato la terapia del cardiologo con cui siamo in cura però cambiando l olpress con l olprazide e tornando la sera all' adalat crono da 20 che mia madre prendeva prima della prima crisi ma secondo il mio modesto parere da assoluta profana l assunzione del diuretico in questo momento dato i 70 di pressione che subisce mia madre sempre a metà giornata non mi sembra il caso considerando anche le temperature calde del periodo. Riguardo l' holter sono pienamente cosciente della sua attendibilità e già con il cardiologo ne abbiamo parlato solo che vuole aspettare che il norvasc faccia il suo effetto e poi metterlo sicuramente per verificare l efficacia della terapia. Stiamo eseguendo altri esami quali azotemia creatinina k na mg pH ed emocromo completo.
In attesa del suo riscontro La ringrazio per la disponibilità e Le porco distinti saluti.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Capisco....purtroppo da lontano e per via telematica non posso esserle di ulteriore aiuto....aspetti che i farmaci facciano il loro dovere e poi, come consigliato, verifichi l'efficacia o meno della terapia affidandosi ai risultati dell'Holter pressorio (è la media dei valori che ha importanza e non la singola misurazione).
Cordialmente
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La ringrazio infinitamente, capisco perfettamente che senza un quadro clinico preciso e senza conoscere il paziente é impossibile per Lei sbilanciarsi.
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Utente
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Gentile Dottore, torno nuovamente a scriverle riguardo la situazione di mia madre. La terapia attualmente é la seguente: olpress da 20 mg la mattina, nobistar da 5mg 1/2 compressa alle 11:00, norvasc da 5 mg da 1/2 a 1 la sera e cardioaspirina per la placca fibrolipidica a scopo preventivo (cardioaspirina sospesa però dopo i primi 15gg di assunzione perché notavo la comparsa di piccoli edemi da contatto, niente di estremamente preoccupante ma data la fragilità capillare di cui soffriva già mia madre in precedenza, in accordo con il cardiologo é stata sospesa per 5gg per poi passare alla ticlopidina). Detto questo devo dire che con la terapia seguente sembra esserci una certa stabilità anche se, come giustamente Lei mi insegna, la prova del 9 con l' holter non é stata ancora fatta.
La questione adesso verte su un altro quesito. Già dall' inverno scorso, ancor prima delle crisi ipertensive, mia madre lamentava di sentire la pressione bassa subito dopo pranzo, evento che si verificava perlopiù la domenica quindi veniva attribuito ad un pasto più sostanzioso. Con il passare del tempo però il disturbo cominciò a manifestarsi con maggiore frequenza sempre dopo pranzo o dopo cena, aggiungo che mia madre conduce una dieta sana senza grassi. Avevo tralasciato nel consulto precedente questa info, mi sembra però doveroso farlo presente adesso e aggiungo che il cardiologo é a conoscenza del disturbo.
A questo punto Le chiedo cosa posso fare per essere sicura che non si nasconda una patologia importante dietro tutta questa faccenda, per es. oggi dopo pranzo 75/44, quanto devo preoccuparmi, quali ulteriori esami mi consiglierebbe?
RingraziandoLa porgo distinti saluti.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Confermo i consigli che le ho già dato...si tranquillizzi
Saluti
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La ringrazio infinitamente per tutto quello che fa, appena avrò i risultati dell' holter la disturberò nuovamente.
Cordialmente
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Gentilissimi Dottori,
torno a scrivervi nuovamente per i continui problemi che ha mia madre nella gestione dei valori pressori. Dall'ultimo consulto la terapia è stata cambiata con una compressa di dilatrend al mattino, una di libradin il pomeriggio e mezza compressa di dilatrend la sera. Sono stati eseguiti holter pressorio, ecocardiografia e elettrocardiogramma che non hanno evidenziato alcuna patologia, ma nonostante ciò non è cambiato molto. Nell'ultimo periodo continuano ad alternarsi momenti in cui la pressione è stabile e momenti in cui è molto alta o al contrario bassissima. Essendo, a mio modo di vedere, invalidante una pressione difficilmente controllata che è arrivata ad essere anche 75/55, Vi chiedo cosa è giusto fare, quali esami sarebbe opportuno eseguire in aggiunta a quelli già fatti, e cosa fare nei casi di ipotensione, e se è giusto non assumere alcuna terapia quando i valori pressori scendono troppo a rischio di possibili sbalzi. Vi ringrazio sempre per quello che fate per tutti noi e porgo distinti saluti.
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