Mieloma multiplo

Buongiorno,
Come potrete vedere dalla History, mio padre (ETA' 71) a seguito di un dolore persistente lombo-sacrale è stato diagnosticato un Mieloma Multiplo.
Il quadro clinico gia probabilmente compromesso dalla malattia è stato aggravato dall' utilizzo di FANS e dal diclofenac punture utilizzato per tre settimane.
Questo ha comportato un insufficenza renale ( creatinina a 3.9 ) ed unito ad ulteriori accertamenti, alla diagnosi di Mieloma Multiplo.
Ora la situazione si è stabilizzata visto che è stato reidratato e l 'insufficenza renale è rientrata, ed allo stato attuale mio padre si sente decisamente meglio.
In attesa della cartella clinica avrei 3 quesiti da porvi:
1) L' esame dell' aspirato midollare è stato eseguito dopo aver somministrato del cortisone. Cosa può comportare tale pratica?
2) La strategia di prima linea he vogliono adottare consiste nella somministrazione di Predisnone unito al Bortezumib.
Da profano non ho trovato in letteratura uno schema terapeutico solo con tali 2 farmaci, ma ho visto che gli associano a melphalan o cyclophosphamide o Doxorubicin .. etc.
Ho chiesto all' internista delucidazioni ma mi ha detto che è una terapia standard.(?)
3) gli esami di Mio Padre di Novembre 2013 erano perfetti ( compresi Emocromo con formula - Creatinina e tutti gli esami delle urine)
Possibile che un MM abbia una evoluzione così rapida?
Scusate le lungaggini ma in questo momento di sconforto chiedo lumi a Voi Dottori.
Cordiali Saluti.

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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Rispondo per punti :

1) L'esame è valido , si va a valutare la cellularità.

2) Esistono schemi di trattamento con due farmaci come quelli citati.

3) Su questo punto possiamo dire che non si può quantificare il tempo di evoluzione ; adesso l'importante è la risposta alla terapia; abbia fiducia
[#2]
dopo
Utente
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Buongiorno,
Volevo chierderVi se possibile alcune delucidazioni in merito alla situazione di mio padre affetto da mieloma multiplo 3° Stadio Igg K.
Dopo 3 mesi di terapia, con somministrazione Settimanale con lo schema MPV, e velcade ad assunzione settimanale, hanno deciso di aumentare l'assunzione del velcade a cadenza bisettimanale. Questo per verificare se le proteine di BJ avessero un decremento maggiore.
Questa settimana ha avuto 2 giorni di febbre ma ha comunque effettuato gli esami ematochimici pre-terapia ( aveva fatto uno stop di 20gg voluto dall' ematologo). Ora nella lettera di dimissione, dicono che gli esami ematochimici sono permissivi per reiniziare terapia (puntura di velcade) + Melphalan e predisnone a domicilio, con moderata creatinemia e iponatremia compensata con soluzione di sodio.
Comunque non capisco il perchè del non specificare mai i valori degli esami fuori range nel foglio di dimissione, perchè moderato non è univoco come termine (chiederò informazioni in merito) e se dovessi sentire un secondo parere non ho refertazioni idonee.

Venendo al dunque, ho tre domande da porvi:
- E' conveniente (benefici/rischi) assumere bortezomib bisettimanalmente visto che da quando descritto in letteratura la tossicità è maggiore ma l' efficacia è simile alla somministrazione settimanale?
- Esistono altre terapie da adottare in seconda linea quando questa non sarà più efficace?
- Perchè dopo lo schema MPV è preclusa la possibilità di trapianto autologo o minitrapianto?

Grazie per la pazienza.
Buona giornata.

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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
I nuovi farmaci ( bortezomib ) hanno permesso di modificare in modo significativo la malattia con risposta ai farmaci simili a quelle ottenibili con trapianto che, data l'età del paziente, non è possibile.

Normalmente lo schema MPV prevede 9 cicli , ciascuno di circa 6 settimane e dal primo al quarto la somministrazione è bisettimanale per poi passare dal quinto al nono ad una volta a settimana

La terapia che suo padre sta seguendo è quella più avanzata nel trattamento del mieloma e , quindi, ritengo che sia seguito nel modo corretto.

Credo sia anche importante , però, il dialogo diretto con i medici che segiono suo papà in modo da potere chiedere loro , laddove sussistano dubbi, chiarimenti e spiegazioni in proposito