Caduta IV e V dito delle mani

Buongiorno, da quasi un anno mia moglie di 50 anni presenta saltuariamente al risveglio dopo il riposo notturno, e talvolta anche dopo un brevissimo addormentamento, un fenomeno legato alla mano sinistra ed ora, a distanza di un anno dalla comparsa del disturbo, anche alla mano destra. Precisamente si tratta di questo: nell'atto di chiudere la mano "a pugno" le ultime due dita delle mani (mignolo e anulare) cadono a scatto come se mia moglie non potesse controllarne il movimento per rendendolo graduale/fluido.Il fenomeno sparisce quasi del tutto dopo aver movimentato le mani per qualche minuto (le resta permanentemente però una leggerissima sintomatologia della non fluidità del movimento). Il tutto non comporta né dolore né fastidi di altro genere. Voglio precisare che sono coinvolte principalmente le articolazione che uniscono le prime falangi delle dita indicate al metacarpo e che il fenomeno così descritto le capita per il 90% delle volte quando al risveglio avverte un maggiore gonfiore nelle mani a causa per esempio di ambiente o letto troppo caldi....
Cosa potrebbe essere?
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

l'ipotesi più verosimile è che possa trattarsi del cosiddetto "dito a scatto", una patologia molto frequente che colpisce le pulegge A1, piccoli canalini al cui interno scorrono i due tendini flessori del dito.

Tale ipotesi, ovviamente, deve essere confermata (o meno) dallo specialista nel corso di una visita diretta.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la tempestiva risposta e approfitterei per chiarirmi un po' le idee... Il dito a scatto è quindi una sintomatologia che indica una problematica attribuibile solo a livello della mano oppure potrebbe originarsi per problematiche più a monte come ad esempio l' intrappolamento del nervo ulnare nel tunnel cubitale (causa che avevo preso in considerazione)?
Grazie ancora.
Mario
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
No, non ha nulla a che vedere con le patologie neurologiche.

La patologia è localizzata sul palmo, alla congiunzione con il singolo dito.
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dopo
Utente
Utente
Come si concilia il fatto che il disturbo oggi è bilaterale con quanto da lei asserito e cioè che si tratta di si una patologia legata esclusivamente alla mano colpita e quindi non è attribuibile a problematiche più ampie ad esempio anche di tipo sistemico? E' una mera casualità che entrambe le mani abbiano lo stesso problema? Esprimo i miei dubbi in quanto proprio da un mese mia moglie è stata colpita da episclerite ed è ancora in cura cortisonica. Il medico che l'ha visitata, volendo escludere malattie autoimmuni, le ha prescritto alcune analisi che presto eseguirà. La questione delle mani può quindi associarsi a qualche altra malattia visto anche l'episodio (per il momento unico) dell'episclerite?
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Le patologie locali possono tranquillamente essere bilaterali.

La bilateralità non indica necessariamente che si tratta di malattia sistemica.

Le ricordo che la mia è solo una ipotesi: la diagnosi va fatta clinicamente (cioè con una visita specialistica diretta).
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi tranquillizzato con le sue risposte chiare ed esaustive.
Cordiali saluti
mario
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.