Troppa felicita'....come gestirla?

Gentili Dottori,
Qualche giorno fa finalmente ho trovato il coraggio di chiedere ad una persona che mi interessa se potevo offrigli un caffe'.
Lui ha accettato e ne sono stata contentissima.
Viviamo distanti per cui il contatto e' avvenuto per sms.Il mio problema e' gestire l' euforia che deriva dall' idea di incontrarci, anche solo per due chiacchiere ma credetemi per me questo periodo non e' dei migliori ( dato che sto affrontano un problema di salute) e una boccata di' ossigeno con questa persona rimette in moto tante piacevoli sensazioni.
Ho atteso molto tempo prima di azzardare quest' invito volto a trascorrere un momento di chiacchiere e relax ma anche per sondare se dall' altra parte c' e' un minimo interesse nei miei riguardi.
Il problema e' che avrei imbarazzo a lasciar passare la mia felicita' agli occhi di quest' uomo, non vorrei spaventarlo....come potrei fare per evitare che il cuore mi arrivi in gola, il rossore alle guance e la voce tremula?
Non vorrei arrivare li come una pentola in ebollizione e vorrei capire come posso abbassare la fiamma.
Ringrazio tutti quelli che mi risponderanno.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non vorrei arrivare li come una pentola in ebollizione e vorrei capire come posso abbassare la fiamma.<<
è importante arrivare senza crearsi troppe aspettative e magari senza "fantasticare" troppo. Dovrebbe prendere quel momento per quello che è, un caffè con una persona che le interessa.

Non è tanto la "felicità" a dover essere gestita, quanto le sue risposte emotive.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie Dott. Del Signore, e' proprio così che mi reco a quest' incontro cioè senza aspettative perche' attualmente l mi appaga gia' questa piccola apertura e il resto qualsiasi cosa sara' sia pure una semplice chiacchierata al gusto di caffe' mi andra' piu' che bene.
Come ho gia' scritto attualmente sto affrontando un problema di salute che da un lato mi porta alla preoccupazione ma non mi impedisce di gustarmi le piccole gioie della vita.
Ecco e' come se laddove posso provare piacere questo magari e' amplificato e straborda un po' ....
Mi auguro solo che l' altro non si accorga troppo di quanto sento e di poter gestire io con equilibrio la mie belle emozioni.
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara lettrice,
comprensibile la sua preoccupazione di salute, che ci impedisce di pensare ad una progettualità, in molti momenti della nostra vita, per cui....

Si assapora la voglia, il desiderio di fare, fare...
Avere...
Tutto e subito, proprio perché il tempo sembra ci sfugga di mano.

Questo suo bisogno di "tentare" il caffè, le ha dato un po' di sicurezza e perché no, anche un po' di brio....

Cerchi di non perdersi di vista... Lei deve volersi bene e deve ascoltare i suoi bisogni.

Lasci che le sue emozioni prendano piede, ma con la giusta "misura", perché in questo modo riuscirà a vivresti anche, momento per momento, la gioia della vita.

Un caro saluto.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Dottoressa Albano ha proprio ragione e anche se non ho scritto altro lei ha colto nel segno un aspetto importante che e' proprio quello legato alla salute e alla progettualita'.
Nel complesso pur essendo presente la paura mi sento comunque " aperta" a "sentire" a tutto tondo...forse qualche volta mi perdo di vista si, a tratti lo trovo piacevole poi ero' devo tornare ai conti con la realta'.
La ringrazio per le sue parole e per la gentilezza con cui ha espresso il Suo parere.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Egregi Dottori,
Ancora una volta vi chiedo aiuto per capire alcune cose che mi sfuggono.
come avevo gia' scritto ho invitato una persona a prendere un caffe' assieme e ha accettato.
Qualche giorno fa ho rinnovato l' invito aggiungendo che fosse stato disponibile ci si sarebbe potuti vedere in questa settimana.
Chiaramente il contatto e' passato tramite la messaggistica di whatsapp e ho la certezza che la persona abbia letto ma non ne ho ricevuto risposta.
Ora premetto che non sono stupida e deduco che se uno ha letto e non risponde e' perche' non vuole rispondere.
Capisco che il silenzio piu' assoluto equivale a una negazione ma possibile che nemmeno un " No " o una scusa banale per defilarsi?
Accetto i rifiuti e li comprendo, la maleducazione invece non mi piace e mi lascia amareggiata.
Non sono il tipo di persona che si fa troppe illusioni e dopo comportamenti di questo tipo da una persona di 40 anni non mi resta che metterci sopra una che una grossa pietra.
Vorrei chiedervi pero' e sarei curiosa di sentire il parere anche da parte di medici di sesso maschile, quali oscuri motivi potrebbero esserci dietro la mancanza di buona educazione da parte di un uomo?
Vi ringrazio