Carcinoma ovarico tac

Buonasera Dottori..Sono in preda alla disperazione causata dalla malattia di mia madre..che la sta uccidendo poco per giorno ma tutti i giorni..Siamo arrivati a che non mangia proprio e quel poco che mangia lo rimette..da ribadire che rimette anche quando ha lo stomaco vuoto..Vi posto qui sotto il risultato dell'ultima Tac con la speranza di avere da voi qualche delucidazione su dove si è diffusa la malattia e quanto le potrebbe rimanere da vivere..
TC TOTAL BODY (TORACE+ADDOME COMP. SENZA E CON MDC
Esame TC eseguito con tecnica spirale multistrato dopo infusione ev di mdc iodato, nelle fasi portale e tardiva dell'enhancement epatico. Non reazioni awerse nel corso ed al termine della procedura. Valutazione a confronto con il precedente esame TC del 24/06/2014. TORACE.All'odierno controllo non si documentano alterazioni tomodensitometriche a carettere espansivo del parenchima polmonare. Cavità pleuriche e pericardiche libere da versamento. Pervie appaiono le vie aeree principali. Non evidenti linfoadenomegalie ilo-mediastiniche; linfonodi con asse corto < 1 cm si documentano in sede paratracheale superiore ed inferiore destra, nella riflessione aorto-polmonare e nell'angolo cardiofrenico destro. Immodificata la formazione nodulare solida intramediastinica, del diametro assiale massimo di 18 mm, localizzata in sede paracardiaca destra (serie 3 ima 171).
Addome-Pelvi:esiti di isteroannessectomia e di omentectonia„All'odierno controllo si conferma sostanzialmente invariato il versamento ascitico pluriconcamerato già precedentemente documentato, con epicentro soprattutto in sede mesogastrica-fianco sinistro,dislocazione verso destra delle anse tenuali, conglobate, nel cui contesto si apprezzano alcuni livelli idro-aerei.Lievemente aumentata la componente fluida saccata in sede preepatica. Il mesentere è retratto e persiste, più evidente rispetto al controllo precedente, l' ispessimento prevalentemente nodulare ed a placche maggiormente evidente nel piccolo omento e del mesocolon trasverso; si conferma inoltre l'ispessimento perigastrico in sede antrale, in parte indissociabile dal margine mediale del lobo epatico sinistro; &temi-Mente si apprezzano anche alcuni impianti lungo il margine mediale del fegato e sulla,suppi9eie .Persiste, immodificato, l'ispessimento diffuso dell'emidiaframma sinistro. Alimentati nelel limensioni i linfonodi del peduncolo epatico; immodificati i restanti linfonodi in sede addomino-pelvica.Fegato diffusamente ipodenso, in rapporto a steatosi epatica di grado severo; invariata la focale ipodensità di circa 7mm dell'VIII segmento epatico, al domo epatico. Non alterazioni morfo-volumetriche nè lesioni focali dei parenchimi splenico e pancreatico; piccola milza accessoria all'ilo splenico. Microlitiasi della colecisti.Vie biliari extraepatiche ai limiti superiori(9 mm); non dilatati le vie biliari intraepatiche e DPP. Pervio l'asse spleno-mesentero-portale.Reni regolari per morfologia e funzione;cisti semplice corticale del
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Cara amica
purtroppo la condizione espressa dalla TAC è suggestiva sia di esiti aderenziali da pregresso intervento chirurgico sia di una probabile carcinosi peritoneale residua o insorta "de novo" a causa della malattia.
Il carcinoma ovarico è uno dei tumori più subdoli proprio per questo; la maggior parte delle diagnosi ancora oggi si pratica al III stadio della malattia, allorquando il tumore è già localmente esteso, pur, a volte, in assenza di neoformazioni ovariche voluminose (a chi Le scrive è capitato un caso di carcinoma ovarico con locale espansione - pelvica ed addominale - a partenza da una tumefazione ovarica praticamente invisibile all'ecografia).
Credo sia opportuna, anzitutto, una idonea terapia del dolore, quale può trovare anche presso l'Hospice del mio Ospedale (che dista pochi Km da Avellino), praticata dai nostri Anestesisti che sono particolarmente versati in queste metodiche, oltre che una consulenza oncologica alla luce dei risultati di questo esame che ha postato, per considerare l'opportunità o meno di una chemioterapia citostatica o di una radioterapia a campi esterni mobili.

Le formulo i miei cari auguri per il Suo caso.
Cordialmente,

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore..Una sola domanda:Cos'è la terapia del dolore?In quali casi si ricorre a questa terapia?In cosa consiste?Visto che abbiamo fatto venire a vedere mamma da un altro oncologo e domani mattina dobbiamo andare in ospedale a mettere il Pic( per iniziare la nutrizione parentale)e questo oncologo mi ha detto che per domani serve una ricetta con scritto terapia del dolore..Si tratta della somministrazione della morfina o di altre droghe?Se è così quanto può sopravvivere?Grazie mille..Buona serata..
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Il trattamento del dolore neoplastico è uno degli obiettivi primari. Eticamente molto importante, la terapia del dolore ha lo scopo di alleviare le sofferenze di questi malati, specie in presenza di metastasi ossee e parenchimali. Si esegue con farmaci di vario genere: antidolorifici periferici, centrali oppioidi e non, diversi a seconda delle circostanze.
Il PIC consiste nell'incannulamento di una vena di calibro maggiore (in genere la succlavia) a partire da una delle vene periferiche del braccio superficiali, seguendo il catetere per via ecografica. Il maggior calibro venoso permette al clinico di somministrare infusioni non isotoniche rispetto al plasma ma anche moderatamente ipertoniche, come per la nutrizione parenterale totale (NPT) che altrimenti, in una vena "qualunque" potrebbero determinare una flebite chimica.
la sopravvivenza non dipende dalla tipologia della terapia, bensì dall'evoluzione della malattia, purtroppo.

Cordialmente, con affetto.
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dopo
Utente
Utente
Dottore stasera abbiamo iniziato a somministrarle delle siringhe di octreotide per evitare che rimette in continuazione a causa dell'occlusione intestinale che ha..Queste contengono oppioidi?È uno degli usi della terapia del dolore?Serve per farle passare gli ultimi giorni della sua vita senza sentire dolori?O per cosa serve?
Mi scuso per tutte queste domande ma sono in preda alla disperazione..
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Colgo nettamente la Sua disperazione, mi creda e, per quanto le può servire, Le sono vicino.
L'Octreotide serve per il trattamento dei disturbi intestinali (specie diarrea, ma anche vomito), in molte condizioni neoplastiche, oltre ad agire quale farmaco per la riduzione del dolore, in quanto interferisce con alcuni recettori del sistema nervoso coinvolti nella genesi della sintomatologia dolorosa (recettori "mi"). E' un analogo della somatostatina che trova spesso posto nelle miscele per i trattamenti neoplastici.
Non conoscendo la strategia terapeutica che è stata impostata per Sua mamma, mi sono limitato, per questo, in un mio 3D precedente, ad indicarle la nostra struttura di Hospice per la terapia del dolore che, per questi malati, specie nelle fasi terminali acquisisce una importanza fndamentale.

Cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore gentilissimo e disponibilissimo!Speriamo bene!!GRAZIE ANCORA!!!
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Gentile ragazza,

mi aggiungo alla vicinanza del Collega e provo, davvero a comprendere la Sua disperazione e il suo dolore, a solo 18 anni...

Ancora bisognosa dell'affetto e della presenza della propria mamma.

Da un punto di vista psicologico, credo sia opportuno farsi "accompagnare" in questo viaggio di accettazione e di consapevolezza, da un professionista della relazione d'aiuto, che può trovare anche presso le strutture pubbliche che l'accolgono.

Soprattutto in Hospice, solitamente, è presente un collega per questo tipo di sostegno ai familiari... questo affinché l'accompagnamento del proprio caro al suo percorso di vita sia dolce e intimo.

Rimango in ascolto del suo dolore.


Un abbraccio affettuoso


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