Cistiti ricorrenti

Gentili dottori,
Ho un problema di cistiti troppo ricorrenti che non si risolve negli anni. Il problema è aggravato da una mia pesante allergia alla maggior parte degli antibiotici. Anni fa, mentre curavo proprio una cistite, ho avuto uno shock anafilattico da Noroxina. Curavo le cistiti con Bactrim, uno dei pochi antibiotici che posso prendere. Ma l'ultima antibiogramma ha dato un risultato di resistenza al Bactrim, infatti l'ho preso troppe volte. Adesso sono di nuovo con una cistite e non so come curarla. Sono in attesa di una nuova urinocoltura con antibiogramma, ma se risulto di nuovo resistente al Bactrim, non so come fare. E sono preoccupata perchè quattro anni fa da una cistite sono arrivata ad avere una pielonefrite acuta e sono stata malissimo con punti di febbre che arrivavano a 41° e sofferenze molto serie. La mia malattia principale è una conettivite mista in cura con azatioprina, in questo momento in dose di mantenimento in quanto ho una stabilità della malattia. Ho urgente bisogno di un consiglio per quanto riguarda l'ennesima cistite che è risultata oggi dalle analisi effettuate, con una carica batterica altissima, presenza di emoglobina nelle urine e leucociti 203. Non so come fare per curarmi. Grazie per un'eventuale risposta!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signora,
a,lungo termine è certamente più utile individuare cause e fattori predisponenti alla cistite che impegnarsi a far fronte agli episodi acuti. Quasi sempre la vescica non è che la vittimma innocente di situazioni e condizioni che hanno altrovebla loro origine. Ad esempio ci chiediamo:
- quale sia la qualità della sua funzione intestinale;
- quale sia la sua attuale condizione ormonale, ipotizzando una fase di pre-menopausa;
- quanti liquidi sia abituata ad assumere mediamente lungo,la giornata.
Per quanto riguarda l'episodio acuto in atto, il primo provvedimento è certamente quello di bere moltissima acqua (arrivare se possibile ai due litri) per alcuni giorni. Penseremmo all'antibiotico solo in caso di febbre o disturbi esageratamente intensi ed in questo caso bisognerebbe valutare attentamente l'antibiogramma. Tenga comunque presente che quest'ultimo esame non ha valore assoluto, ma solo di tendenza ed ogni decisione va presa in modo ragionato in base alla sua storia. Questo è fondamentalmente il compito del nostro Collega soecialista in urologia che la dovrebbe seguire da presso.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. Piana,
Grazie della Sua esauriente risposta. Per quanto riguarda l'intestino, ho un colon irritabile che a volte mi crea problemi. La mia situazione ormonale non l'ho controllata ultimamente. Dieci anni fa mi hanno asportato l'utero, ma mi hanno lasciato le ovaia. Per i liquidi devo ammettere che bevo poco. Seguirò il suo consiglio di rivolgermi a un urologo per essere seguita con regolarità. La ringrazio ancora della sua risposta che mi è stata davvero utile anche per le Sue spiegazioni per gli antibiotici!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Qualche disturbo intestinale e l'idratazione insufficiente sono già in grado di giustificare ampiamente la comparsa di infezioni recidivanti delle basse vie urinarie. Quindi è indispensabile proma di tutto cercare di corregegre questi fattori a monte. Per l'idratazione è ovviamente molto semplice, per la funzione intestinale un po' meno e bisogna andare per tentativi. Talora è opportuna una valutazione gastro-enterologica.
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Utente
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La ringrazio ancora tanto!
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