Masturbazione precoce

buon giorno, sono la mamma di una bimba molto socievole che tende a scaricare noia (in special modo mentre mangia) "strusciando" le parti intime quando è legata sul seggiolone pappa, sul passeggino o sul carrello della spesa... ha iniziato che aveva poco più di un anno e ora, che non è più legata alle cinghie di sicurezza riesce a farlo ugualmente ondulando il bacino da seduta e tenendosi ben stretta a qualcosa con le mani, con il viso contritto e impegnato, ed è veramente difficile dissuaderla. La pediatra ha consigliato di farle capire che è una cosa sbagliata (come mettersi le dita nel naso) ma con una bimba così piccola è difficile spiegare la differenza tra ciò che si può o non può fare in pubblico; non vorremmo rischiare di sgridarla creandole qualche blocco sessuale. E' una preoccupazione esagerata? Fino ad ora la sua vita sociale era limitata, ma da settembre inizia l'asilo e non so come gestire la cosa. Grazie
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Dr. Stefano Angelini Psicologo 25
Gentile Signora,
non è raro trovare in bambini piccoli l'utilizzo della stimolazione dei genitali quale modalità consolativa. C'è da dire, comunque, che non vi sono evidenze circa l'insorgere di problematiche sessuali di qualsiasi tipo nel corso della crescita.
Ritengo utile riportarle un articolo pubblicato sul sito www.mammaepapa.it che potrà offrirle ulteriori elementi.

cordialmente


La masturbazione è l'auto stimolazione dei genitali a scopo di piacere e di auto consolazione. È soprattutto quest'ultima la causa maggiore, in quanto il bambino che si masturba usa questo sistema per consolarsi nei momenti di stanchezza, solitudine, noia e quando si deve addormentare; la stessa auto consolazione certi bambini piccoli la provano col succhiotto o con movimenti ritmici del capo o con dondolamenti, cioè con gesti ripetuti.

Il maschietto trae piacere dallo sfregamento ritmico del pene; la bambina invece ha due modalità di masturbazione: la prima, più precoce, avviene stringendo ripetutamente le gambe in modo da avvicinare i due lati della vagina, la seconda, più facile da osservare, richiede il toccamento esterno dei genitali o il loro strofinamento contro un oggetto o uno spigolo. Il bambino che si masturba appare tutto preso, poco attento all'ambiente circostante. La frequenza dipende da bambino a bambino: può variare da una volta alla settimana a più volte al giorno. La masturbazione non è provocata da irritazioni della pelle o altro, ma può successivamente causare prurito o arrossamento dei genitali; non causa però alcun danno fisico.

Se il piccolo si masturba occasionalmente, considerate questo come un comportamento normale: spesso inizia a masturbarsi mentre esplora il suo corpo e continua semplicemente perché prova piacere. Altre volte trova nella masturbazione una consolazione in momenti particolari di stanchezza o di privazione di altri sistemi consolatori come il ciuccio. Se il piccolo comincia a masturbarsi, difficilmente smetterà di farlo per proprio conto.

Verso i tre - quattro anni però è quasi sempre in grado di comprendere che il suo comportamento crea disagio e non accettazione da parte degli adulti: quindi si forma a poco a poco da solo il senso del pudore e cerca un luogo appartato, privato per questi atti. Preoccupatevi se invece li ostenta apertamente in pubblico, ma non pensate che il piccolo stia avendo pulsioni erotiche o desideri devianti pericolosi. La masturbazione può causare un senso di colpa nel bambino se voi lo rimproverate.


Che cosa fare se vostro figlio si masturba?

Accettate la situazione senza irrigidirvi su posizioni punitive
L'errore più comune, anche se facilmente comprensibile, è quello di impedire al bambino l'autoerotismo: dovete abituarvi a evitare paternali, punizioni e castighi. Non state a guardare vostro figlio come se facesse qualcosa di cattivo o immorale o pericoloso, non impeditegli in modo violento di masturbarsi: sappiate che questi sistemi sono alla base di possibili inibizioni sessuali successive.

Aumentate le coccole a vostro figlio
I bambini che tendono a isolarsi e a masturbarsi hanno bisogno di qualche coccola in più da parte vostra: prendeteli in braccio, dedicatevi a loro almeno per qualche ora al giorno con affetto, cercate di distrarli, farli parlare e di rendere interessante il tempo che hanno per il gioco.

Cercate di distrarre il bambino che si masturba se lo fa davanti a voi o ad altri
Intervenite appena possibile, distraetelo con un giocattolo, con un'attività: fatelo muovere, dandogli dei compiti per cui debba spostarsi. Se non ci riuscite, convincetelo a mettersi in un posto appartato, non davanti agli altri; tranquillizzatelo sul fatto che non è male quello che fa, ma che è bene che si masturbi non davanti ad altri, nemmeno a mamma o papà.

Non preoccupatevi se il bambino si masturba nei momenti di stanchezza, quando deve addormentarsi
È inutile intervenire quando il bimbo sta già trovando piacere con questo comportamento consolatorio; lasciatelo tranquillo in questi momenti, se è nella sua stanza, senza fare commenti su come è disteso o dove tiene la mani.

Parlate di come comportarsi alle persone che si prendono cura del bambino
Se il bambino è affidato ai nonni o alla baby-sitter, informateli della situazione e pretendete che anche loro si comportino come voi genitori. Se vostro figlio frequenta la scuola materna, chiedete al personale docente se il bambino si masturba anche lì e confrontate il vostro atteggiamento con quello delle insegnanti: anche nell'ambiente scolastico le maestre dovrebbero cercare di distogliere il bambino dai momenti di solitudine e invitarlo a stare con gli altri e a giocare in gruppo. Può essere tollerata la masturbazione al momento del sonnellino pomeridiano.

Valutate attentamente quanto tempo il bambino passa a masturbarsi
È segno di un problema psicologico importante il fatto che si isoli per lunghi periodi dalle attività di gioco dei compagni e non socializzi.

Rivolgetevi al vostro pediatra se:

il bambino continua a masturbarsi davanti ad altri;

cerca di masturbare altri bambini;

vi sembra infelice e particolarmente solitario;

non riuscite a sopportare la situazione;

i consigli forniti non hanno modificato le abitudini del bambino;

avete comunque dei dubbi sul comportamento da tenere.

In tutti questi casi è probabile che risulti necessario un approfondimento con lo psicologo per valutare il comportamento del bambino e la situazione in cui vive.

Dr. Stefano Angelini
Psicologo - Sessuologo, Padova - Venezia Mestre
www.dr-angelini.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua celere e dettaglia risposta. Credo che da oggi inizierò a vivere con più distacco la situazione correggendo gli errori principali che a volte commettiamo come sgridarla (adesso basta, gli altri bimbi non lo fanno, ecc...) o imporle di smettere con rigidità (togliendola dalla posizione nel momento più "impegnato"). Cordialmente
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