Assenza di un metodo di studio e scarsa attenzione in classe dovute da cattive abitudini

Salve,
sono un ragazzo di 19 anni, è quest'anno ho iniziato l'università alla facoltà di ingegneria.
(scusate se ho messo la domanda nella sezione sbagliata ma e la mia prima volta)

Io, sin ora, nella mia cariera scolastica non ho mai sviluppato una capacità di organizzazione decente o un metodo di studio (anzi posso dire che mi sono quasi sempre limitato a dare solo un occhiata ai testi scolastici in via delle verifiche).
In breve, nella mi cariera scolastica, sin dalle elementari mi bastava stare attento quei pochi minuti in classe, e con un po di intuito le cose le capivo velocemente, e questo mi faceva rimanere con "la testa tra le nuvole" la maggiorparte del tempo(visto che i concetti spesso venivano ripetuti).
Alle medie, uguale, andavo sempre per intuito e pochi minuti di attenzione.
Alle superiori, ascoltavo quei pochi minuti per apprendere(visto che spesso le lezioni le trovavo ripetitive), e il resto del tempo ero distratto, la differenza è che il mio rendimento aumentava a seconda del livello di interesse che avevo per l'argomento trattato nella materia.
Praticamente ho superato i 5 anni senza mai studiare, andando d'intuito e ascoltando quei pochi minuti i prof o i compagni interrogati, per esempio: in matematica nella teoria e nelle interrogazioni orali, i concetti li sapevo, ma non riuscivo a fare dei discorsi fluidi e spesso mi impappinavo prendendo il minimo indispensabile, mentre nella pratica spesso riuscivo anche ad eccellere.
Per gli esami non sono riuscito a studiare, e non so spiegarmi nemmeno il motivo, l'unica cosa che suscitava il mio interesse era la tesina, perché potevo scegliere io gli argomenti che più mi piacevano, infatti proprio mentre sviluppavo la tesina ho deciso di fare l'università, poiché e come se si fosse risvegliato qualcosa in me che pensavo essere svanita da tanto, ogni punto della tesina sembrava una sfida in più da superare motivandomi sempre di più ad andare avanti.
Infatti nelle prove scritte, a parte le materie che ritenevo più interessanti, ho preso il minimo indispensabile, ma al orale ho preso il massimo. Superando l'esame con 85.

Adesso ho due grossi problemi:
1- In aula spesso tendo a distrarmi, dovuta dalle vecchie abitudini, ma visto qui gli argomenti non vengono ripetuti, e un disastro, e non so come rimediare.
2- A casa tendo sempre a procrastinare tutto, non so come iniziare a studiare, non ho un metodo di studio, e le volte che ho provato, passavo da un argomento all'altro a seconda del mio interesse (cambio spesso interessi anche nell'arco di una giornata).
Anche il secondo punto, penso sia dovuto dalle mie abitudini, che ho sviluppato in precedenza. Per esempio spesso guardo serie TV o film, e nel frattempo leggo anche notizie, e cose varie sempre a seconda del mio interesse.

Vorrei solo sapere da dove iniziare.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Dal modificare queste abitudini, se Le creano un problema del genere.
Ha provato a fare un piano e seguirlo?
Ha cercato di organizzarsi per studiare con qualcuno?
Fare una scaletta degli esami da sostenere?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
1- Ho già provato a fare un piano settimanale, ma non riesco a rispettarlo. Perché a volte vado fuori contesto, perché cerco di approfondire argomenti che in realtà non sono nel corso, ma che a me interessano, e questo mi fa perdere parecchio tempo.
Il problema è che non me ne accorgo neanche del tempo che perdo.

2- Non ho ancora provato a studiare in compagnia. Ho paura di risultare irritante perché spesso faccio troppe domande, anche fuori contesto, e poi non credo che riuscirei ad incontrarmi spesso con i miei compagni.

3- La scaletta degli esami da sostenere lo fatta la settimana scorsa.
Ho i primi appelli tra un mese, il corso più difficile lo messo alla fine, il più facile in mezzo, e quello di media difficoltà per primo, a circa una settimana e mezzo uno dall'altro.
[#3]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

Potrebbe prendere in considerazione l'aiuto di un collega, che possa "lavorare" con lei sulla "motivazione allo studio"... capire, quindi, oltre all'interesse per le discipline anche i meccanismi inconsci che sottendono questo disagio, che da sempre alberga in lei.

Non ci ha mai pensato?


Siamo in ascolto, nel frattempo...


Un caro saluto
[#4]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Caro ragazzo,
Il suo problema sembra essere soprattutto di un interesse selettivo e focalizzato su alcuni argomenti, da cui discende un impegno e, quindi, un profitto più' che discreto. Insomma, la sua motivazione in certi campi, unita alle sue capacità cognitive e mnemoniche di buon livello, porta con se' anche il coinvolgimento, lo studio e il risultato. Tutto questo sarebbe ottimo se lei facesse solo ed esclusivamente quello che le piace, ma, a livello universitario, le cose si fanno complicate. Primo, perché tra le tante materie ve ne Sono alcune che risultano ostiche, ma purtroppo sono obbligatorie, secondo perché tutte le discipline richiedono approfondimenti e non solo una comprensione superficiale. A complicare le cose, poi, la scelta universitaria che ha fatto presuppone un metodo di studio rigoroso e capillare ma soprattutto sistematico. Quindi, appare evidente che il metodo fin qui utilizzato, e che pure andava bene, non e' più adeguato e va modificato. Ora, lei ha le idee piuttosto chiare su come organizzare il suo tempo e i suoi esami, quindi non le rimane che seguire il metodo che ha scelto. Allora, dove e' il problema? Lei ha già' la soluzione, non le resta che applicarla. O vi è' qualche altra cosa per cui dubita?

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile Dr.ssa Albano,
Non ho ancora preso in considerazione di farmi aiutare da un vostro collega, ma ci potrei pensare. E magari provo a rivolgermi allo sportello di ascolto psicologico della facoltà.

Gentile Dr.ssa Scolamacchia,
il problema è che spesso gli approfondimenti che faccio non servono per superare gli esami, e mi fanno perdere tempo, e mi accorgo di andare fuori contesto solo molto dopo.
[#6]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bene,

provi a fare questo passaggio e ci tenga informati, se le fa piacere.


Un grosso in bocca al lupo.
[#7]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Provo a spiegarmi meglio: quando parlo di approfondimenti, mi riferisco a uno studio rigoroso, sistematico e puntuale di tutti gli argomenti, non solo di quelli che la interessano. Per studio rigoroso, sistematico e puntuale intendo: regolarità nel tempo e nell'impegno attivo per la preparazione ( es. Tutti i giorni, tot ore), ricorso a mappe concettuali, diagrammi e schemi che riassumano e fissino i concetti appresi, ripetizione ad alta voce degli argomenti, revisione ciclica di quanto studiato, calendarizzazione dello studio ecc. Questi sono solo alcuni dei suggerimenti e delle tecniche che funzionano per ottenere buoni risultati. Ovviamente, e mi sembra quasi inutile dirlo, presuppongono motivazione e volontà, senza le quali qualsiasi tecnica e strategia non funziona. Inoltre, presuppongono anche una chiarezza degli obiettivi che si vogliono conseguire a breve, medio e lungo termine. Per darle una mia esperienza personale: nel corso dei miei studi, mi sono imbattuta in diverse difficoltà e in materie che non mi piacevano affatto o per le quali non mi sentivo proprio portata e, confesso, a volte ho sentito la voglia di mollare. Quello che, però, mi ha sempre ricondotto allo studio e' stato che io volevo, con tutte le mie forze, conseguire il risultato finale perché nel complesso quello studio mi piaceva molto, quindi mi costringevo a impegnarmi anche in ciò che non mi piaceva, anzi, le dirò che cominciavo proprio da quello che trovavo ostico per poi gratificarmi con lo studio 'piacevole'. Ovvio, non sto dicendo che quello che funziona per molti, debba funzionare anche per lei. E' solo un suggerimento e da qui, on line, non possiamo fare molto di più.
Cordialmente.