Contagio varicella

Salve, vorrei un chiarimento: il mio fidanzato non sapeva di aver contratto la varicella e quindi siamo stati in intimità. Dopo due giorni andando dal medico scopre che è varicella e non un'allergia, come lui credeva. Io da piccola l'ho contratta, ma ho comunque possibilità di essere stata infettata? Pongo questa domando perché a breve devo fare un'operazione e vorrei stare serena.
Ps: in un adulto, quanto dura in genere la varicella?
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentilissima Utente,
la varicella, sostenuta dalla stesso virus che causa il "Fuoco di S. Antonio" (Herpes Zoster) è una tipica malattia dell'infazia, per la quale è ora disponibile un vaccino a virus vivo attenuato.
Il vaccino non è tra quelli obbligatori; si somministra a 12 mesi; può essere preso in considerazione nell'adulto che sicuramente non ha contratto la varicella da piccolo (si tratta di pochi soggetti, tra cui il suo sfortunato fidanzato; la varicella e il morbillo sono le malattie esantematiche in assoluto più contagiose) tenendo presente che vasti studi hanno dimostrato che, somministrato entro 3 giorni dopo il contagio il vaccino può prevenire o modificare, attenuandola, la sintomatologia clinica e che iniettato entro 5 giorni dal contagio può ancora attenuare l'espressione clinica della malattia.
Nel bambino non vaccinato la varicella decorre in genere in modo "dolce" o paucisintomatico: un paio di giorni di febbre e qualche vescicola sparsa. A meno che non esistano compromissioni immunitarie, per altre malattie o farmaci, in genere si esaurisce rapidamente.
Studi clinici ampi hanno dimostrato invece che contratta in età adulta la Varicella si esprime con maggiore aggressività, dura più a lungo ed è teoricamente gravata da maggiori complicanze.
Dopo la guarigione clinica il Virus della Varicella, che è un virus della famiglia degli Herpes, non scompare mai dall'organismo e si nasconde per riapparire sotto forma di "fuoco di S.Antonio" quando trovi le circostanze favorevoli.
Tuttavia aver "fatto" la varicella esclude al 99,9% che una persona possa rifarla nella vita. L'immunità contro la malattia è infatti permanente.
Tornando al suo caso: se Lei è certa con assolutezza di aver fatto da piccola la Varicella (magari perchè le ha anche lasciato qualche cicatrice indelebile, da grattamento delle crosticine), può stare tranquilla perchè non corre alcun rischio di rifarla. La certezza di aver avuto la malattia nell'infanzia tuttavia deve essere, ripeto, assoluta!
In quanto al suo ragazzo, se la diagnosi di varicella è altrettanto certa, non è immunocompromesso per malattie concomitanti o assunzione di farmaci, in genere la febbre non dura più di una settimana e l'esantema bolloso "a cielo stellato" può essere di intensità variabile.
Il suo medico valuterà con scrupolo le condizioni del suo ragazzo, frequantemente, fino alla guarigione clinica.
Valuterà, anche in base ai dati clinici, se somministare un farmaco specifico, privo di significativa pericolosità, che abbrevia la durata della malattia e riduce l'incidenza di complicanze.
E' tutto nelle mani del medico del Suo ragazzo, sicuramente competente.
Io non posso suggerire via internet nè diagnosi nè terapie per motivi ovvi.
Torno però a ribadirle che lei non può ammalarsi di varicella per la seconda volta!
Quindi stia serena anche per l'intervento chirurgico programmato.
Se ha domande non esiti a chiedere: nelle mie possibilità le risponderò!
Auguri di pronta guarigione al suo ragazzo.
P.S. La contagiosità del suo ragazzo, verso chi non ha avuto la malattia, permarrà fino alla caduta delle croste (circa una settimana).
Saluti.

[#2]
dopo
Utente
Utente
E' stato incredibilmente gentile Dottore, la ringrazio anche per le delucidazioni in merito all'argomento.
Le auguro una buona serata e le porgo i miei più cari saluti .
Un abbraccio
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