Pulpite in allattamento

Gent.mi Dottori,

avendo il fine settimana davanti dove è tutto chiuso chiedo gentilmente consiglio su come superare il fine settimana.

Prima di rimanere incinta avevo una brutta carie dolorosa ad un molare che è stata tolta per poi devitalizzare il dente perchè non c'era altro rimedio (dicevano), ma subito dopo, una volta incinta e per tutta la gravidanza e post parto fino a 7 mesi dopo di allattamento al seno ho rimandato per paura di far male alla bimba e non privarla dei benefici del latte materno, sopportando silenziosamente il mal di denti come consigliato anche dalla mia peediatra, morale della favola niente devitalizzazione.

Nelle ultime 2 settimane ho avuto un herpes labiale e coincidenza subito dopo una specie di stomatite, sembrano 2 brufoli sotto il labbro in corrispondenza dell'herpes, così si è "infiammato" il cavo orale (gergo da profana) tanto da accentuarmi il dolore al famoso molare ( forse altra coincidenza).

Tachipirina, oki, acqua e sale, camomilla niente e' servito è stata una notte d'inferno il dolore aumentava pulsava, bruciava comprimeva. Ho resistito fino a questa mattina presentandomi dal dentista il quale mi dice che avevo una pulpite in atto, mi ha aperto i canali e tamponato pulito con medicazione per far passare il dolore per poi nei giorni successivi procedere alla devitalizzazione.

Dopo un primo beneficio (dolore mai cessato ma diminuito) dall'intervento adesso mi è ritornato il dolore, non come quello della notte ma abbastanza forte, non pulsa ma tira, brucia e comprime ancora e tende ad aumentare e sento un pò di cattivo odore non continuo ma a tratti in bocca non so da cosa dipenda. Ho comunque sospeso l'allattamento temporaneamente per via dell'anestesia (codeina verde credo) che mi hanno fatto.

La mia domanda è questa, il dolore in loco che sta anche aumentando è normale in quanto sono ancora infiammata oppure potrebbe esserci qualcosa che non va ? E' passeggero ?

Cosa dovrei prendere per calmare il dolore? oki? o altro. Devo resistere? se mi sdraio mi fa più male.

Qualcuno può darmi un suggerimento per arrivare a lunedì ?
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Bel suggerimento le ha dato la sua pediatra!
Voglio vedere se le parti fossero state invertite cosa avrebbe fatto.

CONTINUI PURE l'allattamento senza problemi: a quest'ora TUTTA l'anestesia che aveva in corpo è stata metabolizzata.

Inoltre, pur essendo vero che l'anestetico possa passare nel latte materno, è veramente poco.

Tenga conto invece che i batteri presenti nel dente (il cattivo odore...), se vanno in circolo, quelli passano nel latte.
E così le tossine prodotte dai batteri.

Non c'è nulla che lei da sola possa fare fino a lunedì, se non andare da un dentista aperto di domenica.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente,
una possibile soluzione, per ovviare al pericolo, che rimane comunque potenziale (cioè a basso rischio), è quello tirare il latte della successiva poppata, in sostanza saltarla. In questo modo può curare il dente che rimane una necessità per lei, senza influenzare l'allattamento.
Ovviamnete il latte dovrà essere tirato prima e dato col biberon per evitare il salto pasto.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

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Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente, pur essendo l'anestetico locale teratogeno(passa nel latte materno), non crea nessun problema al bambino. Potrebbe rifiutare la poppata solo perchè l'anestetico è amaro. I rimedi li hanno già espressi i colleghi precedentemente, si rechi quanto prima dal suo odontoiatra di fiducia che le prescriverà quanto necessario per eliminare la sua sintomatologia. Un consiglio: prima di rivolgersi alla pediatra per un problema odontoiatrico (la collega stessa avrebbe dovuto inviarla dal collega odontoiatra) si rivolga al suo dentista di fiducia, le eviterà sicuramente di sopportare dolori e problemi che si possono sicuramente alleviare e dirimere con opportune cure in tutta sicurezza. Cordialmente.

Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

anzitutto vorrei ringraziarvi tutti di cuore per il Vostro celere riscontro e la vostra sensibilità.

ieri (sabato):

Per quanto riguarda il dente non ho avuto ancora bisogno di prendere niente.
Dopo cena, quasi in tarda serata il dolore si era decisamente calmato permettendomi di fare sono tranquilli, anche il "cattivo odore" era sparito.

Oggi (Domenica):

Mi sono svegliata senza dolore, ho bevuto acqua a temp. ambiente e niente dolore, non ci ho ancora masticato sopra per paura che si staccasse la medicazione ( e per paura di sentire dolore), il cattivo odore mi è sembrato di risentirlo per un'attimo dopo che gli ho strofinato la lingua sopra (forse è il sapore della medicazione !?).
A metà mattinata non avevo dolore ma la percezione di un fastidio in sordina.

Nel pomeriggio (senza dolore) mi siedo appoggiando il gomito sul ginocchio e la mano a pugno sotto il mento all'improvviso mi si risveglia un dolore molto forte che non se ne vuole andare, a tratti sembra calmarsi ma poi ritorna con forza, mi sono rilavata i denti e ho fatto sciacqui con acqua e sale nella speranza che si calmi da solo, ma non vedo miglioramenti.

Il dolore assomiglia a quello di un dente cariato, MOOOLTO CARIATO, perchè fa più male, ma non pulsa, tira e brucia come quando hai le gengive infiammate e a volte comprime.
La cosa più fastidiosa è che il dolore va così in profondità che mi prende anche l'osso dello zigomo che si trova sopra il dente ( scusate non so come si chiama ) o almeno questo è il riflesso che avverto.

Non so che fare, di trovare un dentista di Domenica è praticamente impossibile non ho trovato nessuno e il famoso appuntamento per iniziare la devitalizzazione me lo hanno dato per il 04 febbraio 2015 e mi hanno detto che se ho un po di dolore posso prendere un antidolorifico, secondo voi è corretto ?

Spero che il dolore cessi quanto prima perchè mi sta davvero spossando, considerando che sono stanca perchè faccio ancora le notti con la bimba.

Ma è normale avere dolore prima dell'inizio della devitalizzazione, è una conseguenza della pulpite e me lo devo tenere fino alla fine della devitalizzazione ?

oppure c'è qualcosa che non va ?
[#5]
Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
La pulpite è un infiammazione e come tale causa dolore, purtroppo finchè non si esegue un trattamento odontoiatrico atto ad eliminare la polpa (devitalizzazione) il dolore non cesserà. Alcuni farmaci possono attenuare il dolore, riducendo i sintomi che provoca l'infiammazione, ma a causa del regolamento interno non ci è possibile prescrivere farmaci, le consiglio di farsi visitare da un altro collega il quale potrà prescriverle il farmaco più appropriato al suo caso clinico. Cordialità.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Mirco Di Biase,

ho atteso con ansia una risposta anche se ne avrei preferito una più piacevole.

Paradossalmente e sopratutto TEORICAMENTE se non ho capito male dovrei farmi 17 giorni circa di "ibuprofene" fino alla data dell'appuntamento per fare un piacere al fegato e rischiare di perdere il latte a forza di togliermelo. Mica posso allattare con tutto quell'antidolorifico/antinfiammatorio !?
( ipotesi esemplificativa ma non esaustiva per riassumere il suo concetto ! )

Beh è meglio che mi danno un'appuntamento più ravvicinato o ahimè dovrò cambiare dentista al più presto o sbaglio?

Durante l'attesa ho continuato a sopportare il dolore + bruciore e pochi minuti fa ho spruzzato un po iodoson gola action sulle arcate "causticando" un po le gengive regalandomi un po di sollievo dal bruciore. il che mi fa localizzare meglio il dolore, cioè sembra un dolore come se avessi i denti stretti, come se portassi un'apparecchio, come se digrignassi non so se mi spiego, mentre il dolore al molare pulpitico si è alleviato (per ora).

Lei cosa ne pensa ?
[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
O fa capire al suo dentista l'urgenza, o cerchi un dentista che la riceva in giornata.
E nel frattempo allatti pure.
E' l'opzione terapeutica preferibile fra gli antiinfiammatori, perché il passaggio nel latte materno è molto limitato.
Inoltre è un farmaco molto sicuro e adatto all'uso pediatrico, per cui quel molto poco che passa non fa assolutamente nulla.
[#8]
Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente, non avendola mai visitata da ciò che mi descrive e nell' impossibilita di poter eseguire diagnosi a distanza le consiglio di non attendere l'appuntamento per 17 giorni, si rivolga come gia consigliato ad altro collega odontoiatra, che potrà intervenire più rapidamente. Direi che è la miglior soluzione. Sicuramente non può assumere l'antiinfiammatorio che le hanno prescritto per tutto questo tempo, potrebbe causarle gastrite nella minore delle ipotesi. Per cui è necessarrio un intervento da esguirsi in tempi più brevi. Saluti.
[#9]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Gentile utente ha ricevuto già tante risposte dai colleghi sull'importanza della terapia del dolore dentale. Un aspetto mi pare si sia sottovalutato (forse) anche dal pediatra. Mamma e neonato hanno un legame che è davvero molto stretto, quindi il dolore produce ansia e stress che vengono trasmessi al neonato sia come "empatia" sia come mediatori del dolore che potrebbero passare (credo) attraverso il latte materno.


Le scrivo per ricordarLe una cosa che probabilmente sa già, SOTTO I DODICI ANNI NON SI DEVE PRENDERE ASPIRINA E FARMACI SIMILI.


Tra 15 giorni di dolore e tachipirina (farmaco comunque da limitare il più possibile) e un'anestesia scelga la terapia odontoiatrica. Il dolore tra l'altro è dovuto ad infiammazione e i batteri responsabili (es. streptococchi) potrebbero passare dal latte al neonato.
Morale non esiste un farmaco che non abbia controindicazioni.
Quando si deve prendere un farmaco va fatto sotto consiglio medico.
Un approccio attendista è sconsigliato.
Faccia tranquillamente la Sua anestesia E' IL MALE MINORE.

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi Dottori,

sono pienamente d'accordo con i vostri suggerimenti e vi ringrazio di cuore per aver preso in seria considerazione anche l'allattamento oltre al problema odontoiatrico, fino ad ora non lo ha fatto quasi nessuno.
Proprio per questo ho scelto ieri di tenermi il fastidio perchè poi il dolore forte non si è più ripresentato, evitando così ogni tipo di farmaco non prescritto ( a questo punto avrei stretto i denti, per così dire, comunque anche in presenza di dolore, perchè mia figlia viene prima di ogni cosa, nel limite della ragionevolezza e della sopportazione).

Questa mattina come prima cosa mi sono recata dal mio dentista facendo presente quanto accaduto dal nostro ultimo incontro ed ho fatto in modo da farmi dare un'appuntamento ravvicinato,cioè domani per iniziare la cura deinitivamente.

Vi ringrazio ancora infinitamente per il tempo dedicatomi e per il prezioso servizio che offrite a noi utenti.

[#11]
Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente onde evitare incomprensioni riguardanti il commento in cui scrivo che gli anestetici sono teratogeni (passano nel latte materno), vorrei precisare che solo alcuni anestetici sono teratogeni ( farmaco che può causare alterazioni dell' embrione). La maggior parte degli anestetici usati in odontoiatria passa anche nel latte materno, ma a seguito del loro metabolismo epatico (nel fegato) o legato alle proteine plasmatiche ( nel sangue) viene completamente inattivato. Pertanto il suo uso in allattamento è sicuro. Mi scuso se ho creato incomprensioni, mi pareva doveroso essere più preciso. Cordialmente
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