Dissociazione e confusione

Buonasera, mio padre, 72 anni, è stato operato il 3 gennaio scorso per un infarto intestinale. Dopo 11 giorni in rianimazione è stato svezzato e trasferito in chirurgia. Ad oggi, sabato 17, è ancora in uno stato mentale dissociato, parla molto male, credo a causa dell'intubazione, è agitato e dice cose senza senso. Tuttavia a domanda risponde correttamente, data di nascita, nomi di parenti e conoscenti, luogo di nascita, se sente dolore, ecc...
Durante il giorno appena si addormenta fa dei balzi e apre gli occhi spaventato, dice spesso basta, basta!

Sapeste cortesemente darmi un'indicazione sulla durata di questo stato? C'è il rischio che non torni lucido come prima? Vi premetto che i medici non hanno mai parlato di coma farmaceutico ma di leggera sedazione.
Grazie infinite per la disponibilità.
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Gentile Signora, l'intervento subito da suo padre e i relativi giorni di ricovero in Terapia Intensiva possono giustificare eccome questo stato di confusione mentale che lei descrive. Non è possibile dare una data certa di quando questa cosa si risolverà potrebbe perdurare ancora un po e sicuramente un certo, deciso, miglioramento vi sarà quando suo padre tornerà a casa.
Durante il ricovero in Rianimazione per il periodo in cui suo padre è stato tenuto addormentato e intubato è stato indotto un coma farmacologico a tutti gli effetti. La sedazione è ben altra cosa e da sola non sarebbe stata sufficiente a tenere ben adattato suo padre alle macchine e alle procedure che sono state condotte in Reparto. Quello da lei descritto è una situazione frequente nelle persone di una certa età (forse non il caso di suo padre) ma molto dipende anche dalle condizioni cliniche di base che lei non descrive. Probabilmente l'evento ischemico infartuale è da inquadrare in una più vasta malattia poliangiosclerotica che potrebbe coinvolgere anche i vasi cerebrali e aver dato questo temporaneo stato confusionale come segno di sofferenza cerebrale che speriamo sia solo passeggero. Un buon segno potrebbe essere quello di notare comunque l'affievolirsi dei sintomi descritti col passare dei giorni.
Spero di essere stato esauriente, in caso contrario torni a scriverci.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo della celere risposta. Ieri le condizioni di mio padre sono drammaticamente peggiorate e i medici temono che si sia verificato un nuovo infarto intestinale. A questo punto non e' più possibile tornare in sala operatoria, mio padre e' cardiopatico con una leucemia e mielodisplasia. Da stamattina alle 5 e' sotto morfina, preghiamo solo che non soffra più. Grazie ancora e buon lavoro.
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