Dolore alla gola persistente e sensazione di nodo

Gentili dottori, vi scrivo per un problema che persiste da quasi un mese. Dopo Natale ho avuto un forte mal di gola con decimi di febbre, ho sentito il mio dottore telefonicamente (in quanto in ferie) e dopo aver assunto antibiotici il problema è rientrato. Dopo 7 giorni circa il mal di gola torna nuovamente, questa volta con un brusco calo della voce. Il dottore mi prescrive così aerosol con Prontinal e Fluimucil antibiotico, ad oggi il dolore persiste ed è talmente forte che arriva talvolta fino alle orecchie, se fino a qualche giorno fa si localizzava a sinistra ora è invece localizzato alla tonsilla destra. Ho dolore in particolare all'atto della deglutizione. Non ho febbre, nè tosse, non fumo, già diversi anni fa ho avuto mononucleosi e citomegalovirus. Oggi sono tornata dal dottore anche perchè oltre al dolore ho la sensazione di aver un nodo in gola come se stessi per soffocare, tant'è che lo stesso dottore mi ha fatto prendere una compressa di Bentelan e ha alleviato di poco tale sgradevole sensazione. Aggiungo inoltre che il dottore mi ha prescritto un tampone faringeo generico per streptococco che è risultato negativo. La nuova cura del mio dottore è la seguente: 2 scatole di Proxedox 200mg+Algix (una compressa al giorno per cinque giorni). Mi devo preoccupare? Secondo voi è necessario che approfondisca il problema? Potrebbe trattarsi di un problema alla tiroide? Anni fa, dopo il parto ho avuto una tiroidite che dopo un anno è rientrata da sola senza l'uso di farmaci ma non mi ha dato mai dolore. Non so che pensare, in attesa di un vostro riscontro vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
Non mi dice che antibiotici ha assunto al primo episodio.
Io non l'ho vista, quindi prenda con le pinze tutto quello che scrivo.
Dai sintomi riferiti sembra che lei sia affetta da una flogosi intensa di tutto l'anello linfatico di Waldeyer con infiammazione anche della epiglottide, da cui la sensazione di soffocamento.
In genere queste forme rispondono molto bene ai fluorochinoloni di III generazione, attivi sull'Hemophilus Influenzae, o ai macrolidi come la claritromicina.
Il suo medico le ha prescritto la cefpodoxima proxetil, che è una cefalosporina con una emivita che richiede DUE somministrazioni giornaliere e non una, inutile e dannosa perchè seleziona ceppi resistenti.
In quanto all'antinfiammatorio: un banale Ketoprofene sarebbe stato forse più efficace e maneggevole.
Spero che lei stia meglio. Mi faccia sapere....
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore la ringrazio per la risposta. Proprio ieri ho finito di assumere gli antibiotici e attualmente il mal di gola è passato, tuttavia all'atto della fonazione avverto sempre un leggerissimo fastidio come di pressione in gola. Secondo lei c'è un legame con la tiroide e dunque consiglia un approfondimento in tal senso o il mio problema è di tutt'altra natura?
Le rinnovo la mia gratitudine per la disponibilità
Cordiali saluti
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Sig.ra,
sono contento che il suo organismo abbia superato l'infiammazione da infezione virale. Malgrado la somministrazione scorretta dell'antibiotico.

Credo che i postumi li porterà ancora per qualche tempo.
Se persitano oltre le due settimane consulti un ORL.
A meno che Ella non abbia un gozzo importante, che si vede, o un grosso gozzo indovato nel mediastino, che non si sarebbe appalesato in concomitanza con la sindrome influenzale, credo che la tiroide c'entri nulla.
Piuttosto se l'ORL dovesse diagnosticarLe una laringite posteriore dovrà valutare se esiste un reflusso Gastro - Esofageo.

Quindi mi faccia sapere l'evoluzione del disturbo, se vuole.
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
Gent. mo dottore, mi scusi se la disturbo ulteriormente ma vorrei aggiornarla sulla mia situazione. Esattamente due settimane fa torna di nuovo il mal di gola, con febbre fino a 40, vomito e rari episodi di diarrea. Il mio medico mi ha prescritto di nuovo il terzo ciclo di antibiotici (Levoxacin) e la febbre è andata via. Dopo una settimana dall'ultima somministrazione degli antibiotici la febbre è tornata di nuovo ma direi che ad oggi si tratta di febbricola; la mattina ho 37.2-37.3, la sera sale fino a 37.6-37.7. Il naso è completamente chiuso pur non avendo il raffreddore, tra l'altro se chino il capo ho un forte bruciore nel naso e sento degli odori strani. Continuo ad avere tosse con forte raucedine (senza mal di gola), quando tossisco ho delle fitte alla fronte allucinanti. Tra l'altro ho frequenti mal di testa, ho perso quasi 5 kg in due settimane e ieri sera ho avuto anche un episodio di vomito. Sono tornata dal medico curante e mi ha prescritto 12 punture di Unasyn, una confezione via aerosol di Pulmiste e due compresse al dì di cortisone per una settimana. Inoltre devo fare la tac ai seni paranasali, secondo lui è una forte sinusite. Io non so più che pensare, a livello fisico sono distrutta, a stento mi reggo in piedi per la debolezza. Ho preso una prenotazione da un otorino come lei stesso mi suggerì però devo attendere alcune settimane. Non so che pensare: è sinusite o si tratta di malattie gravi, quali tumori o leucemie. Quello che mi spaventa maggiormente è la febbricola. Lei che idea si è fatto? Secondo lei devo fare le punture di Unasyn o attendo la visita dell'otorino? La ringrazio e le chiedo scusa.
Cordialmente
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
dalla sintolmatologia che descrive e che io apprendo via web, sembra che si tratti di una sinusopatia.
Lasci da parte leucemie et similia.
La sua debolezza è legata alla forma virale che ha avuto non al Levoxacin che ha assunto.

L'Unasyn, che è una Amoxicillina protetta, potrebbe essere utile purchè somministrata a dosi e per tempi opportuni: 1gr ogni 12 ore per 10 gg consecutivi. Una opzione alternativa potrebbe essere la Piperacillina+Tazobactam 2g+250mg assai efficace nelle sinusopatite, sempre per via IM ogni 12 ore per 10gg cosecutivi. Ne parli col curante.
Sicuramente la febbricola passerà dopo due o tre giorni di terapia, che non va interrotta a pena di ricadute e cronicizzazioni.

La TC dei seni paranasali è il gold standard per la valutazione delle sinusopatie e le consiglio di eseguirla dopo la terapia antibiotica per poi recarsi a visita dall'otorino con le lastre.

Mi tenga informato.

Cordiali saluti.

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Utente
Utente
Gent. mo dottore le rinnovo la mia gratitudine, ho iniziato la terapia di Unasyn e intanto le riporto l'esito della Tac:
"Opacamento pressoché completo dei seni mascellari, sostenuto da tessuto con densità delle parti molli, a carattere flogistico. In entrambi il tessuto affiora al meato nasale medio attraverso il forame antromeatale, maggiormente a dx. Opacamento parziale dell'etmoide e pressoché completo del seno sfenoidale, maggiormente sul versante dx. Minimo ispessimento mucoso al seno frontale sinistro. Deviazione sin convessa del setto nasale."
Non vorrei approfittare troppo della sua disponibilità ma potrebbe spiegarmi che significa? quando ho ritirato il referto mi hanno solo detto che si tratta di una sinusopatia abbastanza importante ma non ho ben compreso, da profana, quanto scritto effettivamente sul referto.
La ringrazio e la saluto cordialmente
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signora,
le confermo che ha tutti i seni paranasali congesti e pieni di secrezioni.

Il che è coerente con la sua sintomatologia clinica.

Le avevo consigliato di valutare con il curante una associazione di Piperacillina/Tazobactam 2gr/250mg ogni 12 h per via IM per ALMENO 10 giorni, visto il quadro TC e soprattutto quello clinico.

L'aerosol in questa fase non le serve a nulla, perchè l'intasamento è tale che non penetrerebbe nelle cavità paranasali.

Il cortisone è un'arma a doppio taglio: toglie l'infiammazione ma si può rendere responsabile di recidive o cronicizzazioni.
Preferisca degli antiinfiammatori non steroidei (Ibuprofene - Ketoprofene - Naprossene....).
Anche un mucolitico a base di Acetilcisteina o Carbocisteina potrebbe aiutarla a fluidificare le secrezioni.

Come vede non ha nè leucemie nè linfomi nè altre patologie tumorali..

Solo una sinusite CHE VA BEN CURATA.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Le rinnovo la mia gratitudine dottore e le faccio i complimenti non solo per la disponibilità e per la cordialità dimostratemi ma anche per la professionalità che la contraddistingue.
Cordialmente
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Utente
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Gent. mo dottore, le scrivo per comunicarle che ho subito l'intervento di FESS più di 10 giorni fa. Il recupero procede bene. Ne approfitto per un parere, nella fase pre-intervento ho assunto cortisone (BENTELAN) via orale per circa tre settimane (prima 2 mg, poi 1 mg). Nella fase post-intervento mi hanno somministrato 10 punture di ROCHEFIN e di BENTELAN (1,5 mg) questa volta non per bocca ma per via muscolare. Ho interrotto il cortisone da 4 giorni in maniera brusca. Sto mettendo solo una pomata cortisonica nel naso per evitare la formazione di croste. Le ho scritto questo perchè stanotte nel sonno sono stata svegliata da crampi e fitte fortissime agli arti inferiori, dalle ginocchia fino ai piedi. Così mi sono alzata per prendere una compressa di Algix e mentre cercavo di raggiungere il bagno avevo la sensazione di non controllare l'uso delle gambe, come fossero di legno, tant'è che nel tragitto si piegavano spesso in maniera involontaria. Dopo aver assunto la compressa il dolore si è calmato e ho ripreso sonno. In mattinata le fitte sono tornate e ho sempre la sensazione di non riuscire a controllare pienamente le gambe, ho chiamato il mio dottore che mi ha prescritto altro cortisone: secondo lui la sensazione alle gambe è dovuta alla brusca interruzione del farmaco. Devo prendere per 5 giorni Bentelan da un 1 gr e per i 5 giorni consecutivi devo alternare l'uso fino a ridurre completamente l'assunzione. Lei che ne pensa? Sinceramente sono molto preoccupata, già di mio sono un soggetto ansioso, non vorrei si trattasse di un campanello d'allarme per malattie serie quali sla o distrofia. Parlo in questo modo perchè un'amica di famiglia che ha una di queste patologie mi ha sempre raccontato che l'esordio del male è stato improvviso e tutto è iniziato con una perdita di controllo nell'uso degli arti inferiori. Le chiedo scusa ma la ritengo un professionista validissimo e dato che conosce la mia situazione clinica degli ultimi tempi mi piacerebbe avere anche il suo parere. Mi consiglia una Tac o una risonanza alla testa? Cordiali saluti e infinita gratitudine
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signora,
a volte mi chiedo come si possa prescrivere una dose cumulativa totale di 15 mg di Betametasone e poi sospenderla bruscamente, dopo 10 giorni.
E' già tanto che la soppressione farmaco indotta dell'asse ipotalamo - ipofisi - surrene non le abbia provocato problemi più seri.
Le terapie steroidee vanno sempre interrotte gradualmente per consentire al predetto asse di ristabilirsi nella sua funzionalità.

Inoltre tenga presente che i cortisonici favoriscono la deplezione di potassio e quelli che lei descrive mi paiono proprio disturbi muscolari da deplezione potassica: crampi notturni e debolezza muscolare.
Se il medico curante è d'accordo può assumere un integratore di potassio e magnesio ai pasti mentre procede, dopo la "resipiscenza" dell'otorino, alla graduale riduzione della terapia steroidea.
Non è affetta da nessuna patologia muscolare o del motoneurone a nessun livello: solo da una cattiva gestione della terapia post operatoria.
Se il Curante è d'accordo può già iniziare con il Polase (che è un OTC e si compra in farmacia senza ricetta) e poi farmi sapere come prodedono le cose.

Cari saluti.

[#11]
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Utente
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Le rinnovo la mia gratitudine, davvero gentilissimo e molto competente. Cordiali saluti
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Utente
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Gent.mo dottore torno di nuovo a disturbarla data la sua disponibilità. A più di un mese dall'intervento le cose sembravano andare bene, compresa l'interruzione del cortisone che all'inizio mi aveva arrecato diversi problemi. Tuttavia la settimana scorsa torna di nuovo il mal di gola (per il quale l'avevo interpellata la prima volta), per la precisione due bollicine bianche dolorosissime simili a delle afte accanto alla tonsilla destra, così data l'inefficacia di Aftamed decido di farmi medicare la zona da mia madre con delle pennellature di tintura di iodio (rimedio consigliatomi anni e anni fa ormai dal mio defunto dottore). Non l'avessi mai fatto, dolori e bruciori assurdi. Ad oggi mi ritrovo di nuovo con un mal di gola allucinante come prima dell'intervento di Fess, non riesco a deglutire. Le tonsille sono intatte, la zona interessata dal dolore è sempre in gola ma appena vicino alla tonsilla destra: tra l'altro ora accanto alle afte è comparsa una patina bianco latte che non so cosa sia (si tratta di pus o è dovuto alla medicazione casalinga con tintura di iodio o ancora potrebbe essere leucoplachia??). Non ho febbre per fortuna. Il mio medico di famiglia crede sia un'infiammazione batterica o virale e mi ha prescritto Oki spray, Bentelan 1 mg (uno al dì per tre giorni), Zitromax e Berocca in compresse. Guardi sono molto frustrata, l'otorino che mi ha operata riteneva la sinusite la causa dei continui mal di gola ma non so più che pensare. Tornerò da lui per una visita di controllo a giugno, chiaramente leggendo su internet da profana faccio i pensieri più assurdi e mi chiedo: potrebbe essere un tumore alla gola? Ho trent'anni, non ho mai fumato e bevo in rari casi. Lei che ne pensa e cosa mi consiglia? La ringrazio nuovamente. Sono mortificata per averla disturbata di nuovo ma credevo di risolvere dopo l'intervento di Fess, sono davvero provata. Cordiali e sinceri saluti

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