T.r.a.p fleboterapia: efficacia nel tempo?

Salve a tutti, la mia é un inchiesta sulla terapia chiamata FLEBOTERAPIA RIGENERATIVA TRIDIMENSIONALE AMBULATORIALE ( T.R.A.P ) ideata e proposta dal medico Sergio Capurro.
Sempre più soggetti che soffrono di disturbi e anomalie vascolari decidono di andare incontro a questo trattamento piuttosto che ricorrere alla metodica canonica, ovvero scleroterapia e chirurgia ablativa.
La domanda che propongo é rivolta a tutti gli specialisti e a tutti i pazienti sottoposti alla TRAP:
Visto che tale trattamento viene applicato su pazienti da piu di 5 anni, vorrei tanto sapere QUALI SONO GLI EFFETTI NEL TEMPO, quali i risultati riportati AL GIORNO D'OGGI: ovvero in quale grado si é estinta la dilatazione delle vene e la presenza di teleangectasie? Con quale grado si sono estinti i sintomi di gonfiore, stanchezza e fastidio ( es.formicolio)?
Sul web si possono trovare moltissime informazioni e discussioni in merito alla TRAP, ma cio che non si trova è l efficacia della terapia a distanza di anni ed é questo un punto su cui intendo focalizzare questo consulto. Il problema per chi presenta anomalie vascolari é il progressivo peggioramento nel tempo, per cui: I RISULTATI OTTENUTI SONO SOGGETTI A DETERIORAMENTO? IN QUALE MISURA?
ringrazio vivamente tutti coloro che vorranno dire la propria e che vorrano condividere le loro esperienze.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la metodica di cui parla non rientra tra quelle validate e raccomandate dalle Società scientifiche e le linee guida del settore.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore PISCITELLI, la sua risposta non mi da alcun aiuto: SAPPIAMO BENE che la metodica non é stata accettata dall American College of Phlebology (per ben due volte), ma penso che questo interessi poco alle persone che hanno uno spirito critico o che almeno vogliono concedersi il beneficio del dubbio.
INOLTRE, quali sarebbero i LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA? Mi faccia sapere perché sono curioso, le faccio notare che non ho richiesto un consulto su una situazione patologica riferita a un soggetto preciso che presenta determinati sintomi.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
la struttura del servizio che offriamo fa riferimento esclusivamente a richieste di consulto su specifici quesiti clinici.
Non è consentito per altro l'intervento di altri Utenti nella discussione.
Non esistono casistiche attendibili sulla metodica in oggetto anche perché l'ideatore si sottrae a qualunque confronto nei nostri congressi.
Mi sembra d'altra parte di capire che Lei sia già in possesso di notizie in tal senso.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
mi sono sbagliato in effetti: credevo ci fosse la possibilità anche per gli utenti iscritti di intervenire.
Inoltre mi scuso se la mia richiesta evade completamente le aree di pertinenza di questo servizio, dato il fatto che quello da me proposto non è un consulto su specifici quesiti clinici. In ogni caso ritengo sia importante parlare di questo argomento ed avere un confronto con lei: le INFORMAZIONI di cui dispongo sono quelle informazioni che mi vengono da un esperienza da paziente e quelle che sono ricavabili su internet. E per l appunto su internet ci sono moltissime pubblicazioni, interventi e forum ad opera dall ideatore della metodica. In un forum da lui creato (link rimosso dallo staff) interviene in risposta alle opposizioni avanzate dalla American College of Phlebology.
ecco, quello che é scritto qui non suggerisce l immagine di un personaggio che si sottrae al confronto, bensi il contrario.
Questo é cio che mi appare dalle informazioni che ho fino adesso: proprio per questo cerco di stabilire un confronto su vari livelli, muovendomi sul web, per ricavare un quadro più ampio possibile.
Sono fortemente interessato a quello che dice Lei dottore e la pregherei, se non le crea disturbo, di approfondire questo fatto secondo il quale (nominativo rimosso dallo staff) si sarebbe sottratto al confronto col mondo dei flebologi e angiologi.
In ogni caso la ringrazio sinceramente per l attenzione.

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Dr. Pietrino Forfori Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 166 3 2
gentile utente
a conferma di quanto espresso dal dr Piscitelli vorrei solo aggiungere:
- la medicina basata sulle evidenze (EBM) , condivisa dalla comunita scientifica a tutela dell'utente , impone criteri ben precisi di studio e verifica delle terapie, tecniche metodiche .
- gli studi scientifici per essere validati devono essere pubblicabili su riviste ufficiali secondo criteri condivisi
- le opinioni di gruppi di utenti , non verificate da studi scientifici, rimangono tali.
- chi propone terapie tecniche o metodiche innovative ha l'onere oltre che il dovere di produrre studi scientifici validati
- se cio non è avvenuto e non avviene credo che nessuno, se non il diretto interessato , sia in grado di porvi rimedio

Dr. Pietrino Forfori