Un vostro parere medico

Da circa 3 anni ho problemi di erezione. Non ho nessuna malattia. Sono solo stato operato in passato di varicocele al testicolo sx in radiologia interventistica.
Per i problemi di erezione mi sono recato da un noto andrologo della mia città che mi ha sottoposto ad esami ormonali (nella norma) ecodoppler penieno dinamico che ha evidenziato un buon funzionamento delle arterie ma che nelle conclusioni ha scritto disfunzione veno occlusiva dei corpi cavernosi. In effetti non ho avuto una buona erezione durante l esame. Ho fatto infine il rigiscan plus per 3 notti nelle conclusioni c è scritto "nei limiti di norma" mi ha spiegato che mentre il mio cervello dorme il meccanismo erettile rientra nei limiti della normalità.
A questo punto mi ha prescritto cialis 5mg one day cambiata poi con cialis 10mg a giorni alterni per risultati non ottimali. Con il 10mg io per corca 24 30 ore ho una buona erezione. Lo scopo di tale cura per lui è riabilitativa cioè non prendendola al bisogno dovrebbe rieducare il mio sistema venoso ha utilizzato il termine "ginnastica vascolare".
E inoltre mi ha mandato da una sessuologa. Lui sostiene che le mie viene non si chiudono bene al 100% ma che con il cialis e la sessuologa per la parte ansiosa che si è aggiunta io in futuro io guarirò.

Detto questo prendo cialis da 2 anni e vado dalla sessuologa da un anno. Il miglioramento che posso riferire è che nel prima di andare dalla sessuologa non sempre il cialis funzionava mentre adesso funziona sempre ma attualmente nel momento in cui non prendo il suddetto farmaco io non riesco a raggiungere una buona rigidità e la perdo subito.
La mia preoccupazione che farò presente alla sessuologa è che anche se sono ben seguito io rimarrò schiavo del cialis a vita. Volevo un vostro parere medico.

Grazie
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,

nella maggior parte dei casi la terapia assegnata dall'andrologo associata alla terapia sessuologica risolvono il problema disfunzione erettile nei ragazzi in un'alta percentuale dei casi. Purtroppo quando si vive questo disagio il ricorso al farmaco diventa indispensabile e va visto non come un diventare "schiavo" del farmaco, ma come una cura a lungo termine che serve a ridarle una serenità nell'ambito sessuale. Un pò come si cura l'ipertensione, il diabete o altre malattie, con una terapia assidua allo stesso modo va curato questo disagio sessuale.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Questa alta percentuale a cui lei fa riferimento intende che guariscono e non hanno più bisogno del farmaco?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Nella maggior parte dei casi una volta riacquisita la fiducia ad ottenere e mantenere una valida erezione il problema tende a scomparire gradualmente anche se ogni tanto si ha qualche ricaduta che richiede una re-assunzione sporadica del farmaco. Spesso i pazienti hanno sempre a portata di mano il farmaco creando una sorta di supporto psicologico.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Quindi lei sostiene che con un rigiscan nella norma il problema è solo psicologico e cioè come dice lei "riacquisire la fiducia ad ottenere e mantenere una valida erezione", escludendo pertanto la presenza di un problema veno occlusivo?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Il problema della veno-occlusione può anche essere presente ed essere però indiretto. Cioè se noi analizziamo il meccanismo dell'erezione notiamo che nella fase iniziale si ha un iperafflusso di sangue arterioso che riempie i corpi cavernosi e man mano si riduce il deflusso venoso fino a diventare quasi nullo. Se la rigidità non è sufficiente in un determinato momento perchè lo stimolo erotico non è stato molto efficace è chiaro che il meccanismo veno-occlusivo non è efficace e l'erezione non si automantiene. Quindi in ultima analisi può anche trattarsi non di un'incompetenza venosa ma di una rigidità non proprio sufficiente a chiudere i canali venosi per ridotta compressione degli stessi.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Non ho capito molto l ultima analisi. Lei sostiene che il sangue defluisce non perchè le vene hanno un problema ma perche i problemi ansiosi o lo stimolo causano la fuoriuscita di sangue? Quindinon si ha la chiusura non perche esiste jn problema ma indirettamente a causa di un problema psicologico? Ho capito bene?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Quando all'ecocolordoppler si nota un problema veno-occusivo esso può essere determinato o da una alterazione della struttura venosa o da un problema funzionale ovvero le vene sono integre, ma se la rigidità non è sufficiente i canali venosi non si chiudono a dovere, quest'ultimo caso spesso è associato ad elevati livelli di ansia.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Il rigiscan quindi è l esame che risponde a questo dubbio???quindi con un esito rigiacan nella norma si puo affermare che sia un problema solo ansioso?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Probabilmente si! tenga presente che nella maggior parte dei casi problemi della sfera sessuale sono multifattoriali, ovviamente ciascun fattore influente identificato ha un peso differente nel determinismo.
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