Raschiamento unghia alluce

Salve. Un mesetto fa ho subito un intervento all'alluce per unghia incarnita. Mi é stato asportato il granuloma e mi é stata effettuata un'onicectomia laterale con raschiamento della matrice (per non far ricrescere l'unghia nel margine laterale).
Volevo capire: il raschiamento é una tecnica con una percentuale di riuscita alta? Cioé: é possibile che il raschiamento non sia andato a buon fine?
Lo chiedo perché in precedenza ero stato operato col fenolo ma non era riuscito... dunque mi piacerebbe avere una rassicurazione circa la riuscita del raschiamento in quanto é da qualche mese che non posso più camminare adeguatamente. Grazie mille.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
l'unghia incarnita o onicocriptosi è una patologia abbastanza frequente e di non facile trattamento. Microtraumi continui, utilizzo di calzature non idonee, eccessiva sudorazione e taglio scorretto delle unghie sono tra le principali cause. Il trattamento consiste nella rimozione del frammento di unghia all'origine della patologia. Nei casi più complessi si ricorre alla asportazione anche della matrice ungueale per impedire la ricrescita dell'unghia. In alcuni casi si ricorre all'ac. fenolico. In entrambi i casi tuttavia la percentuale di successo non raggiunge mai il 100 % essendo comunque possibile una recidiva. Nel suo caso avendo effettuato entrambe i trattamenti potrebbe avere una maggiore possibilità di successo.
Maggiori delucidazioni però potrà chiederle al collega che l'ha sottoposta all'intervento chirurgico, che, a differenza nostra, conosce perfettamente il suo stato clinico e nei dettagli l'intervento eseguito.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
Salve dottore. Intanto la ringrazio per la risposta. So bene che l'unghia incarnita è una patologia alquanto complessa da trattare e non le nascondo che spesso ho notato in alcuni suoi colleghi una tendenza, anche, a sottovalutarla come patologia. Le posso, però, assicurare che è davvero brutto non poter deambulare in maniera corretta e provare un dolore continuo. Personalmente soffro di tale patologia da quando ero piccolo ed avevo sempre risolto "momentaneamente" rivolgendomi al mio podologo di fiducia. Un annetto fa mi sono convinto ad operarmi definitivamente per eliminare il problema alla radice: asportazione definitiva del margine ungueale del lato mediale di entrambi gli alluci: già perchè, sfortunato per quanto sono, vi ho sempre sofferto in entrambi gli alluci. L'operazione a cui mi sono sottoposto è stata effettuata con acido fenolico, in quanto sapevo delle alte percentuali di riuscita, ma, come può notare lei stesso, la sfortuna mi perseguita e l'intervento non è riuscito ad entrambi gli alluci. Su uno mi è stato rifatto una toccatura di fenolo ed adesso sembra quasi del tutto rimesso a posto; sull'altro abbiamo preferito non intervenire sperando che riscrescendo l'unghia daccapo si sistemasse da sola. Ed invece nulla: ricrescendo si è re-incarnito... Trattamento dal podologo, ma nulla di fare mi si incarnisce comunque. Allora a Dicembre finisco operato di onicectomia laterale definitiva, ma stavolta con raschiamento e non con fenolo. A distanza di poco più di un mese l'alluce è ancora un po' malconcio per via di un ematoma subungueale (dovuto all'operazione) che andrà via piano piano ricrescendo l'unghia. La cosa che mi stranizza è però che ancora non riesco a ben camminare perchè piegando la zona operata provo dolore (non esagerato ma ciò non mi permette di avere una corretta deambulazione). Martedì ho un controllo e lo farò presente ma il medico, già due settimane fa, mi disse che per lui il dito stava procedendo molto bene con la guarigione.
Che sia il raschiamento? Che sia l'ematoma subungueale? Che sia la cicatrice? Non lo so. Scrivevo appunto per capire se c'erano possibilità di recidiva con il raschiamento perchè stavo iniziando a sospettare potesse essere un dolore dovuto all'ennesima ricomparsa dell'unghia... Probabilmente (e me lo auguro) è una mia fissazione dovuta alla fobia di questi piedi che ormai si è instaurata in me dato che è quasi un anno che non ne sono più uscito... A proposito: è normale provare dolore ancora dopo 40 giorni dall'operazione??
Come ad esempio il fatto di temere che adesso possano incarnirsi gli altri margini non operati, con i quali non ho mai sofferto, per via del fatto che adesso hanno solo un lato di appoggio al margine ungueale. Ma probabilmente anche questa è una fobia infondata innescatasi nella mia testa a causa della mia precaria salute dei piedi degli ultimi tempi.
Mi scuso per essermi dilungato, e probabilmente averla annoiata. Spero soltanto di uscirne quanto prima, poter tornare ad esercitare una vita sportiva con qualche partitella di calcetto (a proposito: gli operati di onicectomia laterale con matricectomia definitiva possono tornare all'attività sportiva normalmente?) e ricordare tutto questo mio periodo di vita soltanto come una brutta parentesi...
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
comprendo bene le difficoltà incontrate e la sua più che giustificata insofferenza e timore, tuttavia, non potendola visitare provo a immaginare quello che potrebbe essere all'origine del problema. Infatti secondo me, un ematoma subungueale non è cosa di poco conto così come la cicatrice chirurgica molto probabilmente all'origine dei suoi disturbi. Tuttavia essendo ormai prossimo il controllo penso che nessuno più del collega potrà fornirle maggiori delucidazioni dopo averla visitata.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore. Un'ultima cosa: dalla sua esperienza sa dirmi se chi ha subito una onecectomia laterale con matricectomia definitiva puó ritornare a svolgere una normale vita sportiva?
Grazie.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Direi proprio di si !
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Utente
Utente
Grazie mille.
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Utente
Utente
Salve a tutti. Ritengo utile aggiornare la mia situazione per tutti quelli a cui in futuro può tornare utile tale thread.
Purtroppo il mio timore alla fine si è dimostrato fondato. I fastidi erano dovuti all'unghia che stava ricrescendo internamente e che si indirizzava verso la carne.
Il medico faticava a credere i miei fastidi ma insistendo mi ha rioperato e scoperto che l'unghia si era riallargata e non solo... Ha trovato un granuloma formatosi sottopelle.
Risultato: nuova operazione con annesso raschiamento laterale della matrice.
Adesso sto affrontando il periodo di riabilitazione sperando che stavolta sia l'ultima operazione con le unghia e dunque che il raschiamento sia andato a buon fine.
Mi chiedo: come fa la matrice a rifarsi se aveva subito un raschiamento??