Micropoliangioite ed invalidità civile

Mi è stata diagnosticata una Micropoliangioite. Ho una lieve proteinuria (300). Mi è stato prescritto caridoaspirina. Lo studio LAC, il P-ANCA, sono stati trovati a volte positivi a volte normali. Un paio di anni fa ho avuto una paralisi ai 4 arti, con ricovero in neurologia, nefrologia, seguita da riabilatazione. Mi sono ripreso e sono attualmente asintomatico, ho una vita normale. Ha senso fare una domanda per l'ottenimeto dell'invalidità civile? Che percentuale di invalidità è associata a tele patologia ? Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

la patologia che Lei cita è di tipo sistemico, per cui il grado di invalidità permanente viene valutato in funzione degli organi interessati (più comunemente rene, apparato muscolo-scheletrico, apparato gastro-intestinale, cute ed annessi, sistema nervoso e polmone) e della gravità delle limitazioni funzionali permanenti che può comportare in tali apparati.

Non esiste pertanto in invalidità civile una percentuale che, sic et simpliciter, possa essere associata alla diagnosi di "micropoliangioite", ma la valutazione
può essere effettuata, secondo quanto previsto nel D.M. 5-2-1992, tenendo conto che si tratta di un'infermità non riportata nella Tabella di riferimento, in ragione della natura e gravità, mediante criterio analogico rispetto a quelle tabellate.

In particolare si può notare che la voce tabellare più attinente di riferimento per la "micropoliangioite sistemica" pare essere al Codice 9327 ("Panarterite nodosa senza grave compromissione viscerale: 41-50%"), ove appunto non sussista grave interessamento degli organi bersaglio in precedenza citati.

La domanda di invalidità civile potrebbe essere opportuna, se Le interessa ottenere benefici di tipo non economico, in quanto quelli di tipo ecomomico (assegno e/o pensione) potrebbero essere concessi solo se non vengono superati i tetti di reddito personale e contemporaneamente sussista importante interessamento viscerale.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la dettagliata risposta.
Mi fu riconosciuta una preesistente invalidità civile di 20 anni fa, al 46%, per sindrome di wpw (fibrillazioni atriali), patologia che ho da molto tempo ed è indipendente da quella sopra descritta, venutami successivamente.
Ho quindi già il 46% e si potrebbe aggungere, da quanto ho capito, un ulteriore 41-50% per la sopra descritta seconda patologia. Quando le patologie sono due, si fa la somma o c'è un diverso metodo di calcolo? Se faccio una nuova domanda, dovrei produrre nuovamente anche documentazione inerente la patologia già accertata 20 anni fa, oppure è data per acquisita? Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

se va a controllare la risposta ad un Suo precedente quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/347748-esito-di-una-richiesta-di-riconoscimento-invalidita-civile.html

troverà parte della risposta a quello attuale.

Le valutazioni della Commissione in caso di istanza di aggravamento non comportano una somma della percentuale di invalidità della visita precedente con una ulteriore percentuale derivante dalle ulteriori infermità, bensì viene effettuata una nuova valutazione, considerando tutte le infermità sussistenti al momento della nuova istanza.
Nel Suo caso, trattandosi di infermità che riguardano organi ed apparati funzionalmente distinti tra loro, dapprima si valutano separatamente le singole menomazioni con una valutazione cosiddetta "complessiva", mediante un valore percentuale proporzionale a quello tariffato per la perdita totale anatomo-funzionale dell'organo o dell'apparato.
Nella valutazione complessiva dell'invalidità, non sono considerate le minorazioni inscritte tra lo 0 ed il 10%, purché non concorrenti tra loro o con altre minorazioni comprese nelle fasce superiori.
Quindi, valutata separatamente ciascuna singola menomazione, si procede ad effettuare un calcolo riduzionistico, nella cui somma i valori delle singole infermità sono proporzionalmente e reciprocamente ridotti percentualmente.

Se le infermità preesistenti non sono clinicamente peggiorate, è inoltre opportuno esibire la documentazione sanitaria riguardante i controlli effettuati per tali infermità successivamente al precedente riconoscimento.

Distinti Saluti.